giovedì, Aprile 25, 2024
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Brand War: Wrestling Matter #1

Benvenuti lettori e lettrici di Spazio Wrestling!
Io sono Matteo Traversa e vi do il benvenuto a questa nuova rubrica, che s’intitola “Brand war: wrestling matter”.
Come intuirete dal titolo, il punto focale della rubrica sarà la parte lottata degli show, senza badare troppo alla storyline.
Perché sì, il wrestling è importante quanto l’intrattenimento e perciò il mio obiettivo è di valutare gli show dal punto di vista della qualità dei match.
Facendo ciò, darò dei voti ed insieme scopriremo il brand che ha fornito il miglior lottato ogni settimana, da qui la prima parte del titolo, ossia ‘brand wars’.
Senza ulteriori indugi, passiamo ad esaminare tutti i match visti a Raw e a Smackdown questa settimana.

RAW

DEAN AMBROSE E THE HARDYS VS THE MIZ, SHEAMUS E CESARO

Riassunto: dopo l’iniziale equilibrio, gli heel prendono il sopravvento su Matt Hardy. Quest’ultimo, passati alcuni minuti di sofferenza, riesce a dare il tag ad Ambrose che ne ha per tutti. Soltanto una scorrettezza di Miz pone fine al suo momentum. Inizia così un lungo periodo di lavoro sul Lunatic fringe, che però alla fine riesce a chiamare in azione Jeff Hardy. La fase finale vede coinvolti tutti gli atleti e si conclude con la combinazione di Twist of fate di Matt e Swanton bomb di Jeff su the Miz.
Durata: circa 10 minuti
Analisi: match abbastanza godibile, dove le cose migliori le fanno vedere gli heel (la ginocchiata al paletto di Sheamus su Ambrose è impressionante) e Miz fa di tutto, principalmente scorrettezze, per condurre il suo team alla vittoria, ma i face danno il meglio sul finale e la spuntano. Buon opener per lo show.
Voto: 7

ELIAS SAMSON VS ZAC EVANS

Riassunto: Samson lavora al braccio, poi, dopo una breve reazione di Evans, prende il controllo e aggredisce furiosamente il suo avversario.
Ottiene la vittoria con la sua mossa finale, la Rolling cutter.
Durata: circa 2 minuti e mezzo.
Analisi: squash match per Samson, che però lo sfrutta abbastanza bene mostrando una buona aggressività. L’incontro non è nulla di che sul lottato, ma serve allo scopo di aumentare lo status del Drifter.
Voto: 3

SAMOA JOE VS FINN BALOR VS BRAY WYATT

Riassunto: prime fasi in cui i wrestler si alterna in uno contro uno sul ring, poi alcuni momenti con tutti e tre insieme. In seguito Wyatt e Joe si alleano contro Balor e lo sottopongono a numerose mosse, spesso quasi in sfida tra loro a chi gli fa più male. Bray rompe l’alleanza colpendo a tradimento Joe, cosi il match torna ad essere un effettivo triple threat e si accende. Nel finale Wyatt mette a segno la Sister Abigail e subito dopo subisce il Coup de Grace da Balor. Purtroppo per Finn, Joe lo getta fuori dal ring e schiena al suo posto Bray.
Durata: circa 17 minuti
Analisi: match gestito veramente bene. Non far alleare gli heel dall’inizio è stata una buona mossa, visti i loro dissidi delle settimane precedenti. Il dominio di Balor lo ha spinti a unirsi contro di lui, ma alla lunga l’alleanza è crollata, come prevedibile. E qui i tre hanno dato grande spettacolo, con ottime interazioni (la slingblade trasformata in belly to belly da Joe è stata grandiosa) e un finale che ci sta, in perfetto stile triple threat.
Voto: 7,5

NOAM DAR (con Alicia fox) vs RICH SWANN (con Sasha Banks)
Riassunto: Dar prende il controllo con un attacco alle spalle e lavora a lungo il braccio sinistro di Swann. Rich reagisce incamerando una rapida serie di mosse e chiude con un volo dalle corde. Fondamentale l’intervento della Banks che impedisce l’intervento della Fox.
Durata: circa 3 minuti
Analisi: se già hai un minutaggio del genere e in più ne spendi due terzi con un lavoro statico al braccio, il risultato non può essere che pessimo. L’accelerata finale di Swann non può bastare e il match è dimenticabile.
Voto: 3,5

TITUS O’NEAL VS KALISTO

Riassunto: Kalisto mette a segno numerose mosse in rapida successione e tenta la Salida del sol, ma viene respinto. Prova allora un victory roll, però Titus lo inchioda a terra e, tenendolo per il costume, lo schiena.
Durata: circa 1 minuto
Analisi: con un minuto, di più non si poteva fare. Kalisto in pratica conduce il match da solo e lo rende godibile con un buon uso del suo repertorio. Titus non fa nulla, ma è meglio così conoscendolo.
Voto: 4

TJP E NEVILLE VS GENTLEMAN JACK GALLAGHER E AUSTIN ARIES

Riassunto: iniziale equilibrio, poi parte il dominio degli heel su Gallagher. L’ingresso di Aries, cambia le sorti dell’incontro. Dopo aver steso gli heel con un suicide dive, evita una mossa aerea di Neville e lo chiude nella Last chancery, costringendolo a cedere.
Durata: circa 9 minuti
Analisi: Gallagher ha uno stile di lotta sempre divertente e Aries è capace di portare una grande energia quando accelera (il suo suicide dive basso è sempre da brividi). Neville in versione bruiser, inoltre più impegnato a provocare Double A che a lottare, e TJP sotto tono.
Buon lottato nel complesso, ma nulla di eccezionale. Sorprendente il finale, con l’inattesa sottomissione su Neville.

Voto: 6,5

ROMAN REIGNS VS SETH ROLLINS:

Riassunto: inizio lento ed equilibrato, finché Reigns non prende il sopravvento colpendo con Rollins con un drive by sull’apron che lo manda a sbattere con le costole contro il paletto. Roman resta in controllo lavorando sulle costole doloranti di Rollins, poi ad un certo punto il match accelera e i due si scambiano numerose mosse e contromosse. Nel finale il king Slayer va vicino alla vittoria con la Phoenix splash, ma il Big Dog la evita e, dopo un rapido scambio, esegue la spear decisiva.
Durata: circa 15 match
Analisi: gran bel match tra i due ex compagni dello Shield. Rollins guida il match e regala i momenti più spettacolari, ma Reigns non sfigura e sta al suo passo. Interessante che Roman non abbia un dominio basato sulla mera forza, bensì sull’acume tattico di lavorare sulle costole infortunate di Rollins.Grandi scambi e reversal, come ad esempio il Superman punch che intercetta il volo di Rollins, quello dopo la powerbomb subita all’angolo e l’interazione conclusiva. Main Event degno di tale nome.
Voto: 8

MEDIA VOTI: 5,5

RIFLESSIONI: due match molto buoni (guarda caso quelli con i partecipanti del venturo fatal five way), due discreti (lo scontro tra sfidanti e campioni e quello tra i cruiserweight) e tre assolutamente pessimi, da qui l’insufficienza.
Peccato, perché Raw ha dimostrato di poter fornire ottimi incontri, ma soltanto dove gli interessa. Se nei restanti match dai 1, 2 e 3 minuti, non li puoi salvare neanche con i migliori performer, figuriamoci con gente come O’neal o dei jobber.
Raw rimandato, però con ottime speranza di poter fare meglio.

Ora passiamo ad occuparci del brand blu, sarà andato meglio o peggio del brand rosso? Vediamo subito!

SMACKDOWN

SHINSUKE NAKAMURA E SAMY ZAYN VS KEVIN OWENS E BARON CORBIN

Riassunto: sostanziale equilibrio tra i due team all’inizio, ma poi con una scorrettezza di Owens gli heel cominciano a lavorare su Zayn. L’underdog from the underground riesce faticosamente a dare il tag a Nakamura e il giapponese va vicino alla vittoria, ma Corbin salva Owens. Poi però c’è una collisione fortuita tra i due, che si mettono a litigare. Il prize Fighter spinge il lone wolf e questi reagisce rifilandogli un pugno. Zayn lo estromette dal ring e Nakamura esegue la kinshasa vincente su Owens.
Durata: circa 10 minuti
Analisi: buona chimica tra i quattro atleti e le cose migliori le mostra Corbin (la ddt rovesciata in powerslam e l’imperiosa spinebuster), in costante miglioramento. Lottato godibile e originale il finale.
Voto: 7,5

BREEZANGO VS THE COLONS

Riassunto: iniziale dominio dei breezango, poi i colons prendono il controllo e a farne le spese lungamente è Fandango. Quando il ballerino riesce a dare il tag a Breeze, travestito da inserviente, che colpisce entrambi i colons e ottiene la vittoria con l’unprettier (dopo che Fandango impedisce a Primo di usare il bastone da lavare per terra).
Durata: circa 5 minuti
Analisi: match con forte componente comedy, come tutti gli ultimi dei breezango, ma comunque guardabile, perché entrambi i team sono buoni sul ring (in particolare Breeze). Visto anche il poco tempo a disposizione, hanno messo su un buon incontro, ma non sufficiente.
Voto: 5

AJ STYLES VS DOLPH ZIGGLER

Riassunto: i due wrestler si alternano nel dominio della contesa, con molte mosse e quasi nessuna presa statica.
Nel finale entrambi vanno vicini alla vittoria, che ottiene Ziggler facendo cadere AJ dalle corde, mentre tentava il Phenomenal forearm, e colpendolo con il superkick.
Durata: circa 11 minuti
Analisi: match davvero molto buono. Tempi morti limitatissimi e che servono a vendere le mosse, ottimi scambi e contromosse e grande equilibrio tra i due.
Da ricordare la ddt al volo di Ziggler su AJ posizionato sulla seconda corda e il tentativo del Fenomenale di eseguire la Styles Clash dopo aver invertito una fame asser di Dolph.
Sono entrambi wrestler talentuosi e si vede, anche se possono fare molto di più.
Il finale con la vittoria astuta, e in parte inattesa, di Ziggler è la ciliegina sulla torta di un ottimo match.
Voto: 8

MEDIA VOTI: 7

RIFLESSIONI: tre match per due ore di show sono pochi, ma, vedendo il lato positivo, la qualità è stata elevata. Meglio così, che tanti match che poi rovinano il livello complessivo del lottato (vedi Raw), però Smackdown, che è la terra del wrestling, mi aspetto entrambe le cose. Smackdown promosso, ma con riserva.

PEGGIOR MATCH DELLA SETTIMANA: Elias Samson vs Zac Evans. Essendo uno squash match, era inevitabile che a livello di wrestling avesse una scarsa qualità.

MIGLIOR MATCH DELLA SETTIMANA: Roman Reigns VS Seth Rollins. C’erano altri due candidati (il triple threat di Raw e il main event si Smackdown), ma ho voluto premiare la grande alchimia mostrata dagli ex Shield e i numerosi scambi tanto avvincenti quanto ben eseguiti.

CONCLUSIONI: Raw propone 7 match contro i 3 di Smackdown, ma la qualità vince sulla quantità. Entrambi gli show possono fare di meglio, ma le puntate sono state godibili e hanno mostrato un grande miglioramento rispetto alla settimana scorsa. La rotta è giusta e, con degli accorgimenti avveduti, può regalarci grandi soddisfazioni.

Con questo siamo giunti alla fine della prima edizione di questa nuova rubrica!
Spero vi siate divertiti a leggerla, quanto io a scriverla.
Siete d’accordo con i miei voti?
O qualcuno non vi convince?
Fatemelo sapere nei commenti, il confronto è ben voluto e incoraggiato!
Intanto vi do appuntamento tra sette giorni con la seconda edizione di “Brand war: wrestling matter”.
Buon wrestling a tutti, alla prossima!

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