lunedì 30 Dicembre 2024
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IL PROTAGONISTA #12- Chi è stata la Superstar migliore del mese di luglio?
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Buongiorno a tutti amici e amiche di SpazioWrestling e bentornati nell’editoriale IL PROTAGONISTA, nel quale anche per questo mese andremo ad eleggere la superstar migliore per prestazioni o per evoluzione. In particolare il lottatore che andiamo a premiare oggi non riceve questo onore in base alle eccelse prestazioni tra le corde del ring, bensì per aver riportato attenzione attorno ad una faida mediocre e mai davvero decollata, grazie all’imprevedibilità delle sue azioni e, soprattutto, alle motivazioni che ci sono state presentate per giustificarle.

Il mese di luglio, seguendo la falsa riga dello scorso giugno, non ci ha regalato grandissime perle o sorprese succose, eccezion fatta magari per l’annuncio del primo ppv tutto al femminile che andrà in scena ad ottobre e che prende il nome di Evolution. Per il resto gli show sono stati sì godibili, ma senza grandi apici. A Raw abbiamo visto chi andrà a contrastare Brock Lesnar in quel di SummerSlam (niente sorprese, è ancora una volta Reigns), mentre è stato SmackDown lo show che ci ha dato il prodotto migliore di queste ultime settimane, parlando nel complesso e comunque secondo i miei gusti personalissimi.
E proprio dal roster blu proviene il Protagonista di questo mese: sarà Rusev, con le sue ottime prestazioni in ring nella chance titolata ottenuta? O forse Styles, ancora apice del roster come campione mondiale? O ancora sarà Andrade Almas, nuovo acquisto dello show del martedì che già sta facendo vedere delle grandi cose nel quadrato?

Ebbene no, nessuno di questi, nonostante tutti meritevoli di grande attenzione. Questo mese voglio scioccarvi, esattamente come ha fatto il wrestler di cui andremo a parlare, e per questo mi accingo ad annunciare che il Protagonista per il mese di luglio è: Randy Orton.

https://www.youtube.com/watch?v=ibhuPO9nSmM

Quando ad Extreme Rules Shinsuke Nakamura è riuscito a strappare dalle mani di Jeff Hardy il titolo degli Stati Uniti grazie ad un’astuzia tattica, nessuno poteva aspettarsi che i festeggiamenti del nipponico venissero interrotti tanto bruscamente dall’arrivo di un altro lottatore che nulla aveva a che fare con quel match: Randy Orton spunta dallo stage con la sua solita canzone, sembra uno dei suoi innumerevoli ritorni sempre uguali a se stessi e tutti sono già pronti a vedere un RKO essere recapitata dritta dritta all’indirizzo del povero Nakamura: dopotutto il match a SummerSlam tra i due riscuoterebbe un buon successo.
Ma i piani della vecchia Vipera sono chiaramente diversi da quel che il pubblico e noi tutti potevamo scommettere: attacca brutalmente Jeff Hardy con un low blow plateale quanto devastante, solo dopp aver posato lo sguardo minaccioso anche sul neo campione. Fatto ciò va via senza una parola.

Orton è dunque tornato e veste senza ombra di dubbio i panni dell’heel, quelli che più gli si addicono. Questa volta qualcosa sembra però diverso: il buon Randy sembra esserci stufato della poca attenzione che ormai i fan gli prestano, lui che prima era l’ammazza leggende ora ha compreso di essere l’ultima leggenda vera e propria rimasta in giro per la WWE: niente più Cena, niente più The Rock, tanti cari saluti anche a Triple H, l’unica costante nel corso degli anni è la sua RKO. Nonostante questo non c’è più rispetto per lui, solo alcuni immeritevoli secondo il suo punto di vista vengono osannati dal pubblico.
Per invertire questa tendenza, Randy Orton ha annunciato in un promo da brividi la sua intenzione: distruggere questi falsi dei del wrestling, uno ad uno e senza pietà. E Jeff Hardy è stato solo l’inizio.

Le premesse di questo ritorno sono molto interessanti, sembrano voler costruire qualcosa di diverso, finalmente, attorno al vecchio personaggio di Orton, senza rivoluzionarlo o stravolgerlo interamente, ma aggiungendo un tassello nuovo all’interno del mosaico del suo carattere.
La rabbia che lo contraddistingue ora è una calamita per l’attenzione degli spettatori, che tornano a considerarlo una vera e propria minaccia, pronta a colpire chiunque e dovunque. Le aggressioni ai danni del malcapitato Jeff, davvero poco consone all’attuale canone della WWE in quanto a violenza, servono a rafforzare lo status di Randy agli occhi di tutti, a revitalizzarlo e renderlo credibile per un futuro match a SummerSlam, quasi certamente con vista sul titolo degli Stati Uniti, forse un match a tre.

Il ritorno di Randy, come dicevo anche su, ha ridestato l’attenzione di tutti sul titolo secondario di SmackDown aiutandolo a non sfigurare a confronto della faida tra Seth Rollins e la squadra Ziggler-Drew che sta interessando invece il titolo Intercontinentale. Jeff e Nakamura non erano riusciti in questo proposito, certamente ostacolati dalle precarie condizioni fisiche di Hardy: il non-match di Extreme Rules non può che aver lasciato delusi gli spettatori. L’inserimento di Orton, vedremo se al posto di Jeff o come semplice terzo incomodo, apre molte strade per SummerSlam e rende maggiormente insicure le previsioni su chi uscirà dall’evento di agosto con la cintura alla vita.

Insomma questi erano i motivi per cui la mia scelta, se volete anche controversa, del Protagonista del mese di luglio è ricaduta sulla figura di Randy Orton. Se fossimo stati in un periodo diverso probabilmente non avrei scelto un wrestler rientrante che ancor poco ha fatto in pratica, ma se posso essere sincero con voi questi ultimi due mesi di WWE hanno portato con loro molta noia e pochi spunti interessanti, e per questo un ritorno come quello di Orton costruitone presentato in questa maniera sembra forse più prezioso di quanto sarebbe realmente.

E voi siete d’accordo con questa mia disamina? Chi avreste scelto come Protagonista del mese? Fatemelo sapere con un commento, intanto vi saluto e rinnovo l’appuntamento con voi per il prossimo mese, dopo i risultati dell’evento più atteso dell’estate, SummerSlam!

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