“Da un lato è comprensibile, ma in un certo senso mi sembra che sia ingiusto”, ha detto Danielson. “È difficile perché mio suocero è il capo delle relazioni con i talenti lì, è lui che deve chiamarli e dirglielo. Sono stato licenziato dalla WWE due volte, quindi so come vanno queste cose. Può essere anche positivo se sei sotto contratto con la WWE e non sei felice con la compagnia. Tuttavia se ti licenziano solo a causa dei tagli al budget, quando il business comunque sta andando alla grande, non penso che sia giusto. Hanno ingaggiato un sacco di persone quando la AEW è iniziata, per impedir loro di andare alla AEW. Ma poi si sono resi conto ‘oh, forse la AEW non potrebbe comunque assumere tutte queste persone.’ Ora ci sono troppi lottatori che hanno contratti di fascia alta. Se pensano di pagare più di quanto dovrebbero le lasceranno andare. Ma se hai offerto loro un contratto per stare con te per tre anni, e li paghi più del dovuto, la colpa è tua, e devi comunque tener presente che sei ancora un’azienda molto redditizia. Quindi questo è un po’ la mia opinione. Vorrei che non lo facessero, capisci cosa intendo? Ma capisco anche che sono affari. I profitti possono essere la cosa più importante per le aziende, molte volte. Amo Vince McMahon, davvero. Ho imparato tanto da lui. Ma le aziende non sono più persone. Anche le brave persone prendono decisioni che vanno solo a vantaggio dell’azienda, danneggiando quelli che lavorano duramente. Non lo so. È difficile per me mentalmente, ma questo è il tipo di sistema che abbiamo qui negli Stati Uniti”.

Danielson ha anche richiamato l’attenzione su come il wrestling sia sempre stato così, fino all’arrivo della AEW. Danielson ha elogiato Tony Khan per non aver licenziato i propri talenti durante la pandemia, come invece ha fatto la WWE, e ha rivelato che è stato un fattore importante per lui nel decidere di unirsi alla compagnia.

“Tony Khan, penso che abbia lasciato andare solo tre persone da quando è iniziata la pandemia. Altri sono stati lasciati andare quando i loro contratti sono scaduti ed è stato ‘va bene, abbiamo scelto di non riconfermarti’. Ho sempre pensato che fosse ingiusto licenziare ma tutto sommato mi dicevo ‘ah, è così che funziona il wrestling ed è così che funziona il business del wrestling.’ Invece Tony Khan è entrato in questo mondo e non lo fa. E la AEW, dal punto di vista economico, guadagna molto meno della WWE”.

FONTE: WRESTLING INC.COM