Il debutto di Sting in AEW è uno dei momenti più sorprendenti di questo 2020 (se la gioca col ritorno di Edge a parer mio), ma ancora in molti si chiedono il perché di questa decisione. Lo Stinger ha 61 anni e ha subito un infortunio gravissimo nel match contro Seth Rollins, a “Night of Champions 2015”. Perché rimettersi in gioco ancora?
Una risposta cerca di darcela Booker T, che conosce molto bene l’icona e potrebbe averci preso! Nel suo podcast, Booker, ha detto che Sting fa le cose nella sua maniera e che era impossibile un finale di carriera in un momento così brutto per il “Vigilante” (Night of Champions 2015). In AEW si vorrà rimettere in gioco e metterà fine alla sua carriera nel modo in cui vorrà. Ecco le parole di Booker:
“Lui è sempre stato unico. Non volle venire in WWE e non c’era modo di convincerlo. Aveva le sue idee. Quando arrivò in WWE sembrava che dovesse combattere per un paio di anni e poi ritirarsi nel migliore dei modi. Sting non può dare fine alla sua carriera dopo quell’incontro con Seth. In AEW cercherà di fare le cose alla sua maniera come sempre e, forse, avrà il suo lieto fine.”
Tutti ne parlano, tutti cercano di azzeccare i motivi di questo debutto in AEW. Nessuno è nella testa di Sting e solo il futuro saprà rivelarci cosa frulla nella mente dello Stinger!
FONTE: RINGSIDE NEWS
Sono appassionato di wrestling da diversi anni. Inoltre sono appassionato anche di calcio, tennis, musica e di giornalismo sportivo. Da giugno 2020, scrivo per Spazio Wrestling come news reporter.