Eric Bishoff recentemente si è unito a Lilian Garcia di AfterBuzz TV, dove ha parlato di suo padre paralizzato, di quando la WWE lo chiamo, del segmento più divertente che ha mai fatto nella WCW e WWE, del perchè non voleva che suo figlio lottasse, dei suoi più grandi contributi alla WWE, di come il bullismo sia stato parte della sua vita e ha concluso con le sue interazioni con Rosey.
Sulla sua ultima interazione con Rosey:
“L’ultima volta che ho visto Matt era circa, penso, un un anno e mezzo fa, quando lui e io eravamo su una piccola insegna – abbiamo fatto un apparizione insieme – da qualche parte sulla costa orientale e eravamo insieme in una macchina. Era la prima volta che l’ho visto dopo molto tempo, probabilmente cinque o sette anni. Non abbiamo parlato di wrestling o delle nostre esperienze in WWE anche se erano tutte buone e positive. Abbiamo parlato appena della famiglia e del cibo perchè entrambi amiamo la cucina e penso che questo sia per me ciò che ricorderò, anche se è vero che era nella WWE, era una superstar, proviene da una lungo lignaggio di talenti fenomenali nel nostro settore, ma il ragazzo era soprattutto uno di famiglia che amava il tempo libero, trascorrere del tempo con i familiari, cucinare e godersi la vita.”
Eric rivela il segmento più divertente che abbia mai fatto in WCW e WWE:
“Senza dubbio il segmento di scena più divertente che abbia mai fatto in tutti i miei anni, sia in WCW sia in WWE, è stata la cerimonia di Chuck e Billy che ha coinvolto anche Rosey e Jamal.”
Eric racconta dei suoi più grandi contributi al wrestling:
“Il contributo complessivo che mi piace pensare è stato quello di cambiare il modo in cui si lavora nel wrestling. La gente non guarderebbe le tre ore del Monday Night Raw, se non fosse stato per quello che ho fatto quando ero in WCW. Non ci sarebbero tante cose se non fosse per alcune cose che ho fatto in WCW che ha creato la necessità di quel tipo di contenuti. Ci sono tanti che non guarderebbero i Cruiserweights adesso su 205 Live, se non fosse stato per quello che ho portato in TV negli anni ’90 e credo che ci siano stati molti contributi che ho fatto indirettamente alla WWE, per la quale ancora oggi alcuni di essi portano molto successo.”
Eric rivela perchè abbandonò il primo tentatino di portarlo in WWE:
“Avevano chiamato circa un anno prima e la gente non conosce questo fatto. Mi hanno chiamato circa un anno prima rispetto a quando Vince mi chiamò nel 2002. Nel 2001 ero a Wyoming nell’estate e ricevetti una chiamata da JR e lui non era molto eccitato a chiamarmi e mi ha detto: “Ehi vuoi entrare e lavorare in un programma?” E io dissi: “Che tipo di programma?” E disse: “Beh, ci stiamo lavorando sopra” e io dissi: “Beh sicuro, quando vuoi che inizio?” “Devi essere qui lunedì”. Era venerdì e io avevo a casa 25 o 30 persone – era il 4 luglio- amici e parenti che erano venuti dal tutto il paese per una riunione di famiglia e io pensai che non solo sarei andato a Monday Night Raw per partecipare a qualcosa di cui non ero realmente sicuro di cosa fosse, ma in più non era giusto che si sapesse, così ho rifiutato cortesemente e quando l’ho fatto, ho pensato che non mi avrebbero mai più richiamato.”
Come Vince McMahon ha convinto Eric ad unirsi alla WWE:
“Siamo arrivati al telefono e la prima cosa che mi ha detto fondamentalmente è che gli sarebbe piaciuto pensare che se la situazione fosse andata diversamente e fossi stato io in cima, allora anche io mi sarei avvicinato per proporre un’opportunità per tornare indietro……. quale graziosa,elegante, classica e umile cosa da dire.”
Cosa chiese Vince McMahon quando l’ha chiamato:
“L’unica cosa che mi ha fatto chiedere è se c’era qualcosa che non avrei fatto. Io dissi che non sarei voluto andare in Connecticut, eccetto che ero il suo ragazzo e questo è quello che credevo volesse sapere. Non volevo introdurre alcuna stipulazione e non sono arrivato con un elenco di cose che avrei o non avrei voluto.”
Perchè Eric non voleva che suo figlio combattesse:
“Non volevo che lui entrasse nel wrestling professionale….Ho provato a parlargli perchè sapevo che l’attività stava diventando sempre più difficile, c’erano sempre meno opportunità e c’è davvero una sola società in cui lavorare che è la WWE e purtroppo per mio figlio, avendo il mio cognome, porta con sè una certa quantità di bagaglio e una certa quantità di opportunità. Soprattutto se uno è la seconda generazione di una personalità di wrestling, anche se io non sono un lottatore, ma il mio nome è li.”
Eric rivela che suo padre era paralizzato:
“Lui non riusciva a vestirsi, mamma doveva vestirlo e non poteva neanche pulirsi i denti, ma se andava lì, funzionava in modo perfetto, conosceva l’ambiente molto competitivo ed era molto bravo in quello che faceva. Lui ha lavorato sempre in dirigenza fino a che non è morto a settant’anni.”
Come influenzò sulla famiglia la paralisi del padre:
“Per il mio papà, che era cosi limitato, non poteva fare cose fisiche, lui prima usciva a caccia o andava a pescare: era un tipo tonico e io di certo non potrei fare nessuna di quelle cose. In più lui era castrato e questo ha creato un sacco di ferite e di risentimento dentro di lui e purtroppo questo si è manifestato su mia madre, su di me, su mio fratello e sulla mia sorella. Tutti finimmo per riceverne quando eravamo giovani.”
Eric parla di ciò che accadeva quando non era in grado di fare ciò di cui suo padre aveva bisogno:
“Non l’ho mai detto a nessuno, ma mio padre ha voluto malamente fare alcune cose e le ha volute fare attraverso di me e talvolta a un certo punto ero troppo giovane e incapace di farlo….. quello che mi chiedeva di fare e la frustrazione di non riuscirci, era molto dannoso per me.”
Eric parla degli errori che ha fatto:
“Alcune persone hanno, soprattutto nell’industria, una percezione di me e pensano di sapere come penso e come reagirò. Sono andato in molte organizzazioni di wrestling, di cui non voglio nominare nomi o gruppi di persone, le quali mi hanno chiesto cosa dovrebbero fare sulla base del mio successo perchè ho avuto un certo successo. La prima cosa che dico loro è che dovrebbero guardare a me come un consulente o come un produttore esecutivo non a causa dei successi che ho avuto, ma a causa degli errori che ho commesso. Ho imparato che sono molto più prezioso per la profondità dei miei fallimenti e degli errori che dei miei successi.”
Eric dice che adesso non è finanziariamente indipendente:
“Ad essere sincero adesso non sono finanziariamente indipendente, non ho la capacità di prendermi cura dei miei figli come vorrei in modo che non dovrebbero mai preoccuparsi da un punto di vista finanziario. Non ho ancora raggiunto quel livello di successo e questo è il mio obiettivo. Sono felice di guidare un pick-up Ford del 1995 perchè non ho più bisogno di certe cose e poi per ora il mio successo è ciò che significa essere completamente indipendente.”
Eric ha anche parlato di episodi di bullismo da bambino e di come pose fine a tutto questo. Insieme a sua moglie adesso sta scrivendo un film.