Cody Rhodes ha recentemente parlato con 107.7 The Bone a San Francisco, ecco i punti salienti.
Sul lavoro con Joey Ryan e il suo posto nel wrestling:
“Quando Joey Ryan esce, le persone hanno reazioni forti. Lo amano davvero, lo odiano, ma questo è un dono, e questo è qualcosa che vuoi nel wrestling… lo vedo sicuramente come un bene per l’industria. Penso che ci saranno molte gatte da pelare.”
Sulla scena delle indie e il ruolo degli Young Buncks:
“Hanno creato un mondo in cui i ragazzi non hanno bisogno della WWE, o esserne parte…. le sedi potrebbero sembrare piccole, ma sono piene di gente. L’energia è allo stesso livello se non più alto… il livello del talento è al massimo.”
Sui piani che la WWE aveva per lui con la brand split:
“A un certo punto il piano era per me essere Stadust su un brand e Cody Rhodes su un altro. Pensavo fosse una grande idea. Volevo farlo assolutamente! Ognuno ha voluto farlo tranne che per una persona che rimarrà senza nome, ma quella persona è un volto principale della federazione.”
Se ha mai visto JBL fare qualsiasi bullismo:
“Ho conosciuto JBL fin da quando sono arrivato nel 2007…. non ho mai riscontrato questa cosa su John. Il wrestling non è per tutti, però. A volte non è mobbing quando, in realtà, è solo un gioco nervoso…. non ho mai visto personalmente atti di bullismo per tutto il tempo e sono stato li 11 anni e in ogni stanza dello spogliatoio.”
Nato nel 1995, sono un grande fan della WWE dai tempi di Smackdown con Ciccio Valenti. Dopo la morte di Eddie Guerrero, mi sono allontanato dal mondo del pro-wrestling, per poi ritornare sui miei passi nel 2012. Ho ampliato i miei orizzonti, avvicinandomi al mondo della NJPW e del Bullet Club.