Buongiorno a tutti i lettori di Spazio Wrestling. Qualche tempo fa mi è tornato in mano “Io e il wrestling italiano”, libro che scrissi nel 2015 per ricordare i miei trascorsi nello sport-entertainment tricolore. Pieno di nostalgia per quei tempi ormai andati mi sono ri-immerso nella lettura, notando quanto la mia memoria si fosse ormai indebolita – al punto da farmi quasi leggere in terza persona buona parte degli aneddoti narrati.
Da un lato sono ho pensato di aver fatto bene a fissare i miei ricordi su carta, ma da un altro mi sono reso conto di quante altre memorie, nel giro di qualche anno, si sarebbero inesorabilmente cancellate. Certo, la vita va avanti, e le nuove informazioni vanno sempre a sovrascrivere quelle precedenti, ma c’era un altro periodo della mia vita che avrei voluto “preservare”: quello della mia infanzia.
Sono nato nel 1983, e più passano gli anni e più mi rendo conto di quanto “diversa” e “speciale” fosse stata la nostra giovinezza, soprattutto se rapportata a quella dei ragazzi di oggi. Noi non avevamo internet: non sapevamo ma immaginavamo; non avevamo i social ma dovevamo attendere una settimana prima di leggere nuove storie di Topolino; non avevamo Youtube ma ci accontentavamo di ciò che passava Bim Bum Bam.
Un universo di pile stilo e libretti di istruzioni, che se narrato alla generazione seguente ci costerebbe la stessa occhiata che rivolgevo a mio nonno quando mi parlava dei giochi della sua infanzia fatti di spaghi, stracci e bastoni di legno.
Ho preso il bloc-notes, ho iniziato a “salvare” quanti più ricordi mi tornassero in mente e il risultato è stato questo – “Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam”, un libro diviso in 24 capitoli dedicati ad altrettanti fenomeni pop degli anni ’80 e ’90: dai LEGO ai telefilm di Kiss me Licia, dai Gig Tiger ai Power Rangers, tra aneddoti e convinzioni infantili sulle quali nessuno avrebbe mai fatto luce. E nella carrellata trova posto anche il wrestling di Dan Peterson con i suoi personaggi, i suoi misteri e
le sue leggende metropolitane: da Hogan-Slaughter di Wrestlemania VII alla scoperta della WCW.
“Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam” è un po’ il prequel di “Io e il wrestling Italiano”: non un’opera nozionistica o enciclopedica ma una sorta di diario, scritto nel medesimo stile, che mi accompagna dall’asilo alle superiori. A fare da cornice, la Venezia viva e popolosa di quei tempi con le sue scuole, i suoi personaggi, i suoi negozi di giocattoli ormai dimenticati.
Il libro è in uscita a fine gennaio – sia in cartaceo che in ebook – con la preziosa collaborazione di Alessandro “DocManhattan” Apreda che ne ha curato la prefazione.
(Alessandro Apreda con Becky Lynch – immagine da ign.com)
Se volete dare uno sguardo ai dettagli vi invito a visitare la pagina ufficiale dove troverete i primi 4 capitoli da scaricare e leggere in anteprima.
Nella speranza di risvegliare tanti bei ricordi ai lettori più “stagionati” e di incuriosire le nuove generazioni verso quell’affascinante mondo pre-digitale che appare già così remoto.
Nino Baldan
Un diario che ti fa sentire immediatamente a casa anche se non sei cresciuto a Venezia;
perché gli elementi di fondo, l’esperienza comune, il substrato di emozioni sono sempre quelli, a tutte le latitudini.
– Alessandro “DocManhattan” Apreda
Redazione SpazioWrestling.it
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