Salve a tutti amici e amiche di Spazio Wrestling, oggi ho il piacere di fare qualche domanda a Roberto Indiano. Roberto per anni ha riempito i palazzetti italiani con la sua NWE, e inoltre è riuscito a portare sul ring dopo 12 anni il grande Ultimate Warrior.
Ciao Roberto grazie per averci concesso questa intervista, come e quando hai deciso di entrare nel wrestling Business?
Mi sembra fosse il 2001. Conoscevo Sergio Noel e mi chiese di fargli da manager o comunque aiutarlo a sviluppare il business del wrestling. Li conobbi questo business.
Segui ancora il wrestling? Cosa pensi del prodotto offerto al momento della WWE?
Sinceramente sono anni che non seguo più il wrestling e non sono aggiornato sul prodotto WWE.
Qual’è il tuo ricordo più bello legato alla NWE?
La NWE è stata la mia casa, la mia famiglia per quasi 10 anni. Sono tantissimi i ricordi ed i bei momenti passati con persone straordinarie ed amici che ancora oggi sento o collaboratori con la quale continuiamo a realizzare progetti.
Da un punto di vista professionale il nostro apice è stato sicuramente riportare Warrior sul ring dopo 12 anni, quello che poi è stato purtroppo anche il suo ultimo incontro.
Quanto ti manca lavorare nel mondo del wrestling?
Moltissimo. Sento spesso Vampiro ma anche Ultimo Dragon, mi scrivono ancora oggi tanti wrestlers e questo mi crea molta nostalgia.
Pensi che ci sarà mai un altro grande boom del wrestling in italia?
E’ decisamente cambiato il mercato televisivo, ormai le tv generaliste non esitono più e le tematizzate non hanno il grande pubblico che poteva avere Italia Uno. Le nuove stars arrivano dal web, dai talent shows e non so quanto il wrestling possa trarre vantaggio da queste nuove forme mediatiche. La WWE va molto bene in Italia, ogni anno riesce a garantirsi un numero minimo di spettacoli e questo credo che definisca una stabilizzazione del wrestling nel nostro Paese, moderata ma radicata.
Forse un boom lo si potrebbe avere con un prodotto completamente differente, tipo la lucha libre, con la giusta programmazione e un buon piano licensing.
Cosa ti aspetti in futuro dalla WWE e dal wrestling in generale?
Come dicevo non seguo più il wrestling televisivo, sono in contatto con diversi addetti ai lavori e mi pare di capire che ormai lo stallo italiano sia in realtà mondiale. Sono finiti i tempi del boom, del grande successo esplosivo ora c’è una maturità ponderata verso questo sport-entertainment in US come in Messico. la Triple A ha raggiunto un’ottima continuità e regolarità, in Giappone non c’è crescita ma nemmeno calo d’interesse, in US la WWE è un punto di riferimento per ogni nuova generazione.
Come sempre ringrazio a nome di tutto lo staff di Spazio Wrestling, chi ha dato modo che questa intervista andasse online, quindi in questo caso Roberto per la sua grande disponibilità, e vi do appuntamento molto presto con una nuova e interessante intervista, sempre e solo su www.spaziowrestling.it
Direttore Editoriale di Spazio Wrestling e Tuttowrestling. Da anni nel mondo del wrestling web, con diversi ruoli ricoperti. Nella vita di tutti i giorni, sono responsabile dell’ufficio stampa di OPN ITALIA LAVORO e praticante giornalista presso l’emittente televisiva TELEMIA.