Sono passati quasi 12 anni dalla prematura scomparsa di Eddie Guerrero, a soli 38 anni di età.
Nato il 9 ottobre del 1967, oggi avrebbe compiuto 50 anni, e a ricordarcelo è proprio sua moglie Vickie su Twitter:
https://twitter.com/VickieGuerrero/status/917326116867723265
“Tanti auguri Eddie Guerrero! Ti amo e mi manchi ogni giorno!”
Nato in Texas, in una famiglia fortemente legata al mondo del wrestling (suo padre Gory, gli zii materni Enrique, Mario e Sergio Llanes, e i suoi fratelli, Hector, Chavo e Mando erano lottatori), il giovane Eddie prende anche lui quella strada. Eddie lotta dapprima in Messico e in Giappone prima di approdare nelle maggiori federazioni professionistiche degli Stati Uniti.
Tra ECW, WCW e WWE Eddie inizia a farsi un nome e ad entrare nel cuore dei fan grazie alla sua esuberanza e ai suoi modi di fare semplici, spontanei e originali, nonché alle sue capacità atletiche. Dotato di tecnica, forza e agilità, Eddie era unico nel suo genere. Dà vita, nei suoi 18 anni di carriera, a faide e momenti indimenticabili per ogni appassionato, lasciando inevitabilmente un grosso vuoto al momento della sua morte.
Rey Mysterio, Chavo Guerrero, Brock Lesnar, gli MNM, Kurt Angle, Chris Benoit… sono solo alcuni dei tanti nomi legati indissolubilmente all’eredità di Guerrero. Loro e tanti altri insieme a lui hanno scritto nuove pagine della storia della WWE e hanno consacrato la leggenda del Latino Heat. E aiutato alla creazione del celebre motto e stile di vita “I lie, I cheat, I steal“. Ne sapeva una più del diavolo. Quando pensavi di poterlo fregare, lui ti aveva già fregato.
Eddie era un leader, il carisma fatto persona. Ma era anche un essere umano come tutti, con i suoi pregi e difetti, con i suoi errori e le sue debolezze. Ma soprattutto Eddie viveva per il wrestling. E noi vivevamo di lui, soprattutto nel periodo d’oro di SmackDown in Italia sulla televisione in chiaro. Periodo in cui Eddie era uno dei più tifati e interessanti personaggi.
Chissà quanti altri traguardi avrebbe raggiunto oggi se fosse ancora vivo, quanti nuovi modi avrebbe trovato per fregare l’arbitro e i suoi avversari, quanto ci avrebbe fatto fischiare e applaudire. D’altronde le sue vittorie parlavano per lui: campione WWE, quattro volte campione di coppia, campione degli Stati Uniti, due volte campione Intercontinentale e due volte campione Europeo. Per non parlare dei titoli vinti al di fuori da della federazione di Stamford,
Non abbiamo una risposta a queste domande, ai tanti “ma” e ai tanti “se”, quello che sappiamo per certo è che non ci sarà mai nessun altro come lui.
Ovunque tu sia, tanti auguri, Eddie!
Sono un amante del wrestling da sempre. È una delle mie passioni preferite. Lunedì, mercoledì, venerdì e domenica mi diverto a guardare Raw, NXT, Smackdown e i vari PPV. Scrivo per Spazio Wrestling da più di un anno e mi occupo della sezione news/report e le varie rubriche AEW/NXT Predictions e The Debate.