Nel mondo della WWE si hanno poche sicurezze, per fortuna possiamo però sempre affidarci ad una regola che nel corso degli anni non ha deluso (quasi) mai le aspettative: quando il gioco si fa duro, Vince McMahon inizia a giocare!
E in questi ultimi mesi i giochi per la federazione del buon Vince sono stati durissimi: sia Raw che SmackDown hanno fatto registrare gli ascolti più bassi della loro storia; molte superstars si sono lamentate della loro gestione ai limiti dell’imbarazzo, ultimo della lista Andrade Cien Almas.
Nemmeno le storyline hanno salvato gli show dal naufragare in un mare di banalità e scelte dubbie, tanto da spingere anche gli estimatori più accaniti del prodotto WWE a storcere il naso più e più volte. Proprio il mal contento generale del pubblico, sia nei palazzetti sia su internet, è arrivato alle orecchie dei vertici della federazione, che ormai si credevano sorde. E così, quando è stata annunciata la presenza di Vince McMahon in persona durante la scorsa puntata di Raw, i fan di wrestling si sono immediatamente gettati in ipotesi più o meno fantasiose: dal ritiro di Vince come presidente in carica alla promozione di NXT come effettivo terzo roster, al pari degli altri due, se ne sono dette di tutti i colori.
Alla fine lunedì è arrivato e ha svelato a tutti l’annuncio che tanto ha fatto speculare, che oggi analizzerò insieme a voi: la WWE vuole cambiare rotta e mette al timone della sua nave i propri fan, ascoltando le loro lamentele e soprattutto offrendo un prodotto nuovo che vedrà come protagonisti i beniamini del pubblico.
Insomma diamo il benvenuto al populismo made in Stamford!
Ma questa rivoluzione sarà vera o è tutta una grande bufala?
Voglio confessarmi subito, apertamente: io ero tra quelli che speravano in un ritiro di Vince. Ecco fatto, l’ho detto!
La prospettiva di vedere un nuovo vertice nella federazione, più libertà creativa per HHH e per il suo team di scrittori, aria fresca insomma, mi allettava e non poco. Sapevo che le possibilità erano scarse, ma ci ho comunque sperato e con me molti altri. Se vogliamo però possiamo comunque interpretare quanto accaduto come una sorta di passaggio morale delle consegne, anche se ancora in modo parziale: Vince McMahon che chiama sul ring i suoi figli e Triple H, dicendo che da ora si sarebbero occupati tutti insieme degli show e liquidando di fatto i GM di Raw e SmackDown. In tutto il siparietto una cosa mi ha stupito parecchio, anche se sicuramente sarà un’inezia di poco conto: Triple H da quando è salito sul ring ha rubato la scena a tutti gli altri e anche quando Vince McMahon ha preso la decisione di dare una seconda opportunità a Baron Corbin, a dichiararlo al pubblico è stato HHH e non il presidente stesso. Da qui a dire che ci sarà davvero un equilibrio nella gestione tra i quattro, il passo mi sembra comunque troppo lungo.
Avendolo citato, lasciate che spieghi il mio punto di vista sul trattamento riservato a Baron Corbin.
L’ormai ex GM di Raw durante il suo mandato ha interpretato bene il ruolo del capo corrotto che pensa solo al suo tornaconto personale, ma a lungo andare è risultato essere una versione un po’ mal riuscita della vecchia Authority. La mossa della federazione è stata quella di scaricare su Corbin, in pubblica piazza, tutte o quasi le colpe della pessima gestione di Raw negli ultimi mesi, andando poi a destituirlo dal suo incarico. A molti spettatori la cosa non è andata giù, perché sembra troppo semplice incolpare il lottatore, che ovviamente reali colpe non ha, per il fallimento che è stato quest’ultimo periodo. Però voglio invitarvi a riflettere sul fatto che questa è stata la scelta GIUSTA, nessuno poteva aspettarsi che Vince facesse un mea culpa generale dinanzi a milioni di persone; serviva dunque un capro espiatorio che ci mettesse la faccia, come si suol dire, e nessuno poteva essere sacrificato sull’altare del People’s Power meglio di Corbin e il personaggio che rappresenta.
Quello compiuto dalla WWE nella puntata di Raw è stato comunque un passo importante,oltre che un’eclatante ammissione di colpe. Perché se all’apparenza tutto è stato addossato su Baron, i fan più attenti non possono non essere sorpresi dall’annuncio fatto. Abbiamo assistito a uno dei rari casi in cui la federazione fa un passo indietro rispetto al proprio operato, lo critica e si lascia criticare. Il fatto che Vince McMahon stesso abbia elencato i problemi che affliggono lo show rosso, sulla falsa riga di quanto già detto in un promo fatto da Seth Rollins pochi giorni prima (che ha avuto un certo gusto di CM Punk) fa chiaramente intendere che i dirigenti della WWE sanno bene quali sono gli errori che sono stati commessi e che ascoltano davvero il pubblico, sia nelle arene che su internet. E
questa volta vogliono rimediare.Ma se il pubblico già evidenziava questi problemi, perché dobbiamo essere felici se Vince li ha solo ripetuti dinanzi a tutti? Semplice, perché se una figura di tale levatura si espone così tanto in seguito non può più deludere le aspettative che ha creato. Il presidente ha detto che ci saranno nuovi match, nuove facce, nuove opportunità: se questo non viene rispettato la WWE verrà criticata tre volte più aspramente di quanto sia accaduto fin ora, proprio per il fatto di essersi presa tali responsabilità. Io personalmente sono molto soddisfatto da questo passo avanti.
Quindi, questa millantata rivoluzione avverrà oppure ci troviamo di fronte a una bufala? La WWE vuole davvero impegnarsi per risollevare il prodotto scadente oppure l’annuncio è stato solo un modo per riconquistare un po’ di benevolenza dei fan e cercare per ora di schivare il problema?
Alla luce di quanto detto e per l’idea che mi sono fatto dell’evento, credo che questa volta la federazione non può deluderci e non lo farà: ho la netta sensazione che il 2019 sarà un anno da ricordare per il wrestling. Certo è ancora presto per esporsi così, ma i primi segni di miglioramento e di buone intenzioni ci sono stati, soprattutto a SmackDown più che a Raw. In molti in effetti si sono lamentati, imputando scarsi cambiamenti nella puntata di Raw che invece aspettavano esplosiva, ma a queste persone vorrei dire che si sbagliano, che non potevano aspettarsi radicali cambiamenti già in questo periodo, soprattutto perché siamo in tempo di festa e notoriamente la WWE non imbastisce grandi eventi prima della partenza effettiva della Road to Wrestlemania. Il tempo per cambiare c’è e non vorrei che la fretta portasse cattivi consigli ai vertici. Anche perché trasformare questa “rivoluzione” del popolo in un’anarchia dove le storyline sono ridotte all’osso e gli atleti si affermano solo in base a quanto successo riscuotono presso il pubblico è purtroppo molto semplice se il processo è diretto male.
Io voglio rinnovare la mia fiducia verso la WWE, che molteplici volte ha dimostrato che quando si impegna può tirare fuori dal cilindro storie ed eventi davvero memorabili.
In chiusura voglio però muovere una piccola critica a come è stato formulato questo annuncio.
Vince ha detto che nel roster principale avremmo visto facce nuove: ora, già i nomi che sono stati annunciati per compiere il salto da NXT a Raw/SmackDown non sono delle eccellenze, uniche aggiunte interessanti sono quelle di Nikki Cross e EC3 mentre i vari Aleister Black, Gargano, Ciampa, Ricochet sono stati lasciati indietro per non svuotare il roster oro senza grandi nomi; ma l’errore vero è stato già annunciare quali sarebbero stati i wrestler promossi! Non ci siamo WWE! Lasciaci almeno la curiosità di scoprire quali sarebbero state le nuove facce che ci ha promesso. Oppure avevi troppa paura della delusione dei fan e della reazione fredda nei loro confronti?
Questo era il mio punto di vista sull’annuncio fatto dalla famiglia McMahon e sulle prospettive sul prossimo futuro in casa WWE. Fatemi sapere la vostra nei commenti. Vi auguro delle buone feste e un buon inizio d’anno!
Sono Angelo Sorbello, vivo a Genova, sono laureato, ho lavorato per diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale e il Secolo XIX. Ho diverse passioni, tra cui il wrestling in particolare la WWE.
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