venerdì 27 Dicembre 2024
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WE ARE NXT #2: A new beginning and old memories
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Cari amici, ritorno questa settimana con la mia rubrica dedicata a quanto accaduto nelle ultime settimane ad NXT. L’ultima puntata del 2017  ha rivelato il nome del number one contender per l’NXT Title, attualmente alla vita di Andrade Cien Almas,  e, di contro, la prima puntata del 2018, è stata dedicata al meglio offerto nel 2017 da questo spettacolare e godibilissimo brand. La mia analisi, dunque, abbraccerà quanto di buono avvenuto nel 2017, analizzando, in maniera un po’ più dettagliata, le ultime novità offerte da NXT prima della chiusura dell’anno appena trascorso. Ovviamente, ci sarà anche il mio consuetudinario CHOSEN ONE per il 2017, scelta davvero difficile, ve lo assicuro.

FEUD E STORYLINE DEL 2017

NXT WORLD CHAMPIONSHIP: L’annata relativa al titolo assoluto di NXT, ha offerto sfide intense, campioni validi, conferme meritate e sorprese davvero imprevedibili. A NXT Takeover San Antonio, ha inizio l’era di Bobby Roode, il Glorious One, ex campione e leggenda della TNA, affronta il due volte campione NXT, il giapponese Shinsuke Nakamura. La sfida è molto combattuta, Nakamura con i suoi potenti kick e Roode con le sue raffinatezze tecniche, che lo rendono tra i più “puliti” nell’esecuzione di una qualsivoglia moves. Il finale del match viene però “ falsato” da un infortunio alla gamba di Nakamura, che non reggendosi in piedi, si ritrova in balia di Roode, che connette con la sua Glorious DDT e conquista il titolo NXT per la prima volta. La rivincita ad NXT Takeover Orlando, con un Nakamura in odore di main roster, vede un incontro sì combattuto fino alla fine, ma l’esito non cambia rispetto alla precedente sfida, Roode riesce ad avere la meglio su Nakamura con la sua final move, stavolta non ci sono alibi per il giapponese che viene sconfitto meritatamente ed in maniera decisamente pulita. Dopo aver difeso il titolo contro Kassius Ohno prima e Roderick Strong poi (negando a quest’ultimo, inizialmente, la chance titolata della vita, poi concessa), anche se in maniera decisamente  scorretta(eseguendo la sua Glorious DDT sullo stage fuori ring, tramortendo Strong, schernendone la moglie tra il pubblico e schienandolo al centro del quadrato), il Glorious One si ritrova un altro avversario ostico da fronteggiare, il rientrante Drew McIntyre, ex Chosen One della WWE, ex Intercontinental Champion, ed ex campione assoluto ad Impact Wrestling. McIntyre, di certo diverso dall’atleta conosciuto precedentemente in WWE, ha sviluppato un personaggio credibile ed uno stile più attinente alla figura di un campione assoluto, decisamente l’esperienza in federazioni non WWE ha giovato al colosso scozzese. Non tarda ad arrivare l’occasione titolata, Drew la ottiene in un episodio di NXT, dove ha la meglio sul membro dei Sanity, l’irlandese Killian Dain, una sfida tra atleti d’oltremanica, che vede McIntyre diventare il primo sfidante per il titolo di Bobby Roode in quel di NXT Takeover Brooklyn III. Come prevedibile, la sfida è molto fisica, Roode cerca di sfruttare gli errori di McIntyre e connette per ben due volte con la sua Glorious DDT, ma il roccioso scozzese resiste, mostrando una stamina invidiabile. McIntyre tenta anch’egli le sue mosse migliori, la sua speciale Future Shock DDT con conseguente e potente shining wizard, ma il campione non molla e scivola fuori ring. McIntyre, con un gesto che ha, data la stazza,dell’incredibile, esegue su Roode una swanton dalla terza corda in corsa, FANTASTICO!!! Drew riporta Roode sul ring e connette con il suo shining wizard e conquista il titolo. Il tempo di poter alzare al cielo la cintura, McIntyre viene aggredito da Kyle O’Reilly e Bobby Fish, ma il colpo decisivo ai danni del neo campione, un superkick, spetta a colui che si proclamerà leader della fazione appena messasi in mostra (dal nome successivamente rivelato di Undisputed Era) Adam Cole. L’impatto dell’Undisputed Era in quel di NXT è mirata, almeno per il momento, a creare scompiglio, fin quando non riveleranno, gradatamente, i loro piani. McIntyre e Adam Cole si sono sfidati, in quel di Houston, in un incontro titolato in un dark show, con un special guest referee, HBK Shawn Michaels (match mostrato durante l’ultimo episodio di NXT), e che ha visto Adam Cole tentare di livellare il campione, connettendo con il suo shining wizard e superkick, senza riuscire però a prevalere, e Drew McIntyre difendersi con le sue tecniche potenti ed efficaci. Michaels, dopo aver cacciato O’Reilly e Fish da bordo ring, per aver tentato di aiutare Adam Cole, subisce l’involontario superkick di quest’ultimo e, dopo un tentativo di schienamento da parte di McIntyre su Cole, viene nuovamente interrotto dal duo O’Reilly – Fish, arriva in suo aiuto lo scozzese, il quale colpisce Fish, mentre HBK connette con la Sweet Chin Music su O’Reilly, frattanto shining wizard di McIntyre su Cole, il campione mantiene il titolo. La sera successiva, in quel di NXT Takeover WAR GAMES, lo scozzese cede al primo sfidante per il titolo, il messicano Andrade Cien Almas (che nelle settimane precedenti sconfisse Roderick Strong, ottenendo l’occasione titolata), subendo una sconfitta netta. L’infortunio  al braccio da parte di McIntyre ha di certo contribuito alla fine del suo breve regno da campione, allontanando la possibilità di una rivincita nel breve raggio. William Regal, data la situazione, organizza un mini torneo per determinare il primo sfidante che ha visto l’epilogo in un fatal four way, di cui farò un mini report nel mio CHOSEN ONE, tra Killian Dain, Lars Sullivan, Aleister Black e Johnny Gargano, ed è stato proprio quest’ultimo ad avere la meglio, schienando, con una corkscrew DDT,  Black, tramortito pochi secondi prima da un vertical knee suplex, denominata Last Shot, da parte di Adam Cole (entrato nel match per vendicarsi dell’eliminazione dalla sfida in corso, subita proprio a causa del lottatore dalle tetre e misteriose origini), conquistando il ruolo di primo sfidante al titolo ed infliggendo ad Aleister Black stesso la sua prima sconfitta in quel di NXT. Il 2018 ci riserverà, dunque, un inizio con il botto, ad NXT Takeover Philadelphia, Gargano tenterà il colpaccio contro il discutibile NXT Champion, Andrade Cien Almas, e Johnny “Wrestling” ha tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa, con uno stile estremo ma tecnico, con il quale affronta ogni match come se fosse l’ultimo, questa è la sua grande forza. Ho scommesso su Gargano per il fatal four way e punto nuovamente su di lui per questa sfida titolata, ma lo farò con riserva, poiché il 2017 ha lasciato gli strascichi di una faida tra Johnny “Wrestling” ed il suo ex compagno di tag team (gli ex campioni di coppia NXT, i DYI), Tommaso Ciampa, infortunatosi nel corso del 2017 e  già pronto ad un immediato rientro. Ciampa, assalì Gargano (eseguendo un crucifix slam su tre tavoli alla base della rampa dello stage d’ingresso n.d.r.) in seguito ad un bellissimo Ladder Match in quel di NXT Chicago, dove lo spettacolare duo dovette cedere alla potenza dei campioni di coppia degli Authors of Pain, mandando in fumo, di fatto, l’occasione di rivincita titolata. Io prevedo due potenziali scenari: Gargano diventa campione NXT, sbriga in breve la pratica Almas, per poi arrivare ad una sfida titolata proprio contro l’ex tag team patner Ciampa, che occuperà parte del 2018, conclusa tale faida, Gargano potrebbe vedersela con due papabili al titolo, il fenomeno Aleister Black o il monster Lars Sullivan, oppure entrambi, in un bellissimo triple threat match, da cui vedrei bene uscir vittorioso il tenebroso Black; secondo scenario, Almas trionfa, grazie all’intervento scorretto nell’incontro da parte di Tommaso Ciampa e ai danni di Gargano, e sarà lui a sostituirsi allo stesso Gargano nello scenario indicatovi precedentemente, lasciando Johnny “Wrestling” in una spettacolare, seppur non titolata, faida contro il suo ex amico-alleato, in entrambe le prospettive, ci sarà da lustrarsi le pupille.

 

NXT TAG TEAM CHAMPIONSHIP: Gli Authors of Pain (Akam e Rezar), guidati dal leggendario manger dei Road Warriors, Paul Ellering, dopo aver trionfato nel 2016, vincendo il Dusty Rhodes Tag Team Classic contro i TM-61, a gennaio 2017, in quel di NXT Takeover San Antonio, distruggono i campioni di coppia dei DYI, Gargano e Ciampa, accaparrandosi con violenza, forza bruta e potenza, gli NXT Tag Team title. Il devastante duo guidato da Ellering, riesce ad avere la meglio anche nella rivincita contro gli ex campioni, in quel di Takeover Chicago, dove stavolta la stipulazione dell’incontro è un ladder match. I voli suicida dei DYI sulle scale, dove prima erano stati posizionati i rispettivi avversari, oppure una double screw spear dall’apron all’interno del ring, attraverso la seconda corda, su Akam, sono stati parte delle spettacolari tecniche messe in campo da Gargano e Ciampa, mentre, dalla parte opposta, gli AoP hanno risposto con le loro tecniche potenti ed efficaci al millimetro, come degli spietati e precisi cecchini, eseguendo la loro powerbomb in stereo, nonché la loro final moves, la Last Chapter, eseguita con successo su Gargano, consegnandogli di fatto la vittoria iridata. Chiusa definitivamente tale rivalità, i campioni di coppia hanno ben difeso le cinture, anche se, a dire il vero, gli unici avversari di rilievo e di peso(nel vero senso materiale del termine), sono stati la new sensation di NXT, gli Heavy Machinery, Otis Dozovic e Tucker Knight. La devastante accoppiata composta da quest’ultimi, sembrava potesse essere l’unica a poter mettere in seria difficoltà gli AoP, in realtà le cose si sono svolte in maniera differente. Gli Authors of Pain, pur in uno scontro fisicamente duro e difficile da gestire, data l’innegabile forza fisica degli avversari, hanno avuto la meglio sugli  Heavy Machinery che, probabilmente, necessitano di esperienza e maturità, prima di sperare in un’ulteriore chance titolata. In estate, i campioni di coppia di NXT trovano, finalmente, un avversario all’altezza delle loro capacità ed aspettative, la fazione degli psicopatici, i Sanity (Eric Young, Alexander Wolfe, Killian Dain e Nikki Cross). Young e Wolfe sono stati i membri dei Sanity che a NXT Takeover Brooklyn III, hanno sconfitto i devastanti AoP, grazie alle loro azioni combinate (scelta ben ponderata poichè, a mio parere, come singoli, non li ritengo lottatori eccessivamente pericolosi o particolarmente ben preparati a fronteggiare due bulldozer come Akam e Rezar, pur essendo Eric Young un ex campione assoluto TNA), tra cui il devastante Belly to Back Suplex/Diving Neckbreaker, che ha regalato vittoria e cinture ai Sanity. La “Freebirds Rule”, inoltre, ha riconosciuto i titoli di coppia anche a favore di Dain che, pur non avendo preso parte alla contesa titolata,  è  membro determinante  e costante dei Sanity, insomma, una freccia in più nella faretra dei tag team champions. I Sanity e gli Authors of Pain si riaffrontano per la rivincita titolata, stavolta in un episodio settimanale di NXT, ma un terzo incomodo, l’Undisputed Era, interrompe il match, dando vita a quello che sarà uno tra i più bei match del 2017 , il WAR GAMES di NXT Takeover Houston, che ha visto contro tre fazioni; i Sanity, con i soli componenti maschili (Young, Wolfe, Dain); Authors of Pain, con il supporto di Roderick Strong, intervenuto in aiuto degli ex campioni, in seguito all’assalto subito dall’ Undisputed Era; e quest’ultima, capitanata da Adam Cole, pronta a dare spettacolo ed a imporsi come unica fazione dominante in quel di NXT. Adam Cole, Roderick Strong e Eric Young iniziano la contesa, gli altri componenti dei team sono chiusi a coppie in delle piccole gabbie, ad estrazione, ogni 5 minuti, verrà aperta una di esse, permettendo ad una fazione di prendere, temporaneamente, il controllo della contesa, quando entreranno tutti i contendenti sarà iniziato, finalmente, il vero WAR GAMES!! Come prevedibile, Young e Strong attaccano in simultanea Cole, reo di aver assalito la fazione di Young prima e Strong dopo (in seguito al rifiuto di quest’ultimo di far parte dell’Undisputed Era). Scocca il cronometro, entrano in sequenza, prima O’Reilly e Fish, poi gli AoP ed infine Wolfe e Dain, now it’s WAR GAAAAMES!!! La contesa diventa sempre più hardcore, all’interno della doppia gabbia d’acciaio vengono portate sedie, tavoli, kendo stick e bidoni della spazzatura. I Sanity sono i più attivi, con Wolfe che stramazza Rezar su di un tavolo aperto su uno dei due  ring, grazie ad un superplex dal paletto, mentre Dain esegue, nonostante la pesante stazza, un fantastico coast to coast su O’Rilley, su cui prima aveva posizionato un bidone d’acciaio, schiacciando lo stesso contro il corpo del componente dell’Undisputed Era, AWESOOOOME!!! Cole sale sulla cima della gabbia, viene raggiunto da Strong, i due si scambiano una serie di colpi, ha la meglio proprio Roderick Strong, che con un superplex lancia Cole dall’alto della gabbia – PLEASE DON’T DIE – sugli altri sette avversari rimasti sul ring, UNBELIEVABLE!!!!! L’epilogo vede Young e Cole unici sopravvissuti, il primo sembra avere la meglio, ma Cole reagisce. Eric Young prende una sedia, ma Adam Cole connette con uno shining wizard, provocando l’impatto della sedia, nelle mani di Young,  sul volto di quest’ultimo, l’Undisputed Era trionfa. La vittoria nei WAR GAMES, permette ad O’Reilly e Fish di ottenere un’opportunità titolata contro i Sanity, rappresentati dal duo Eric Young – Dain. Gli interventi di Adam Cole, neutralizzati da Wolfe e Nikki Cross prima e da Dain poi, hanno dato manforte al duo dell’Undisputed Era che, approfittando della distrazione di Young, lo tramortisce con total elimination, conquistando così le cinture di coppia. Il 2018 appena iniziato cosa ci prospetterà? L’Undisputed Era manterrà i titoli, e buona parte dell’anno li vedrà campioni, nonostante la sfida contro i Sanity e, a mia opinione, anche contro gli Authors of Pain, è ben lontana dal capitolo finale. NXT Takeover Philadelphia, infatti, vedrà proprio i devastanti AoP, vedersela contro O’Reilly  e Fish, con i palio le corone di coppia, anche se avrei preferito un match a tre, includendo i Sanity, che ancora devono reclamare la loro clausola di rivincita. L’Undisputed Era riuscirà, probabilmente in maniera scorretta, a trionfare su Akam e Rezar, ed è forse la prospettiva migliore, vedere la conferma degli attuali NXT tag team champions, per renderli oggetto della rabbiosa voglia di riscatto degli Authors of Pain e dei Sanity. Mi attendo scontri “all’ultimo sangue”, sfide senza quartiere, incontri senza regole, per un epilogo definitivo che si raggiungerà, in un match a stipulazione speciale, in stile WAR GAMES, in uno dei ppv Takeover. A fare da outsider, ci si mettono anche i money makers del ghetto, gli Street Profits, Angelo Dawkins e Montez Ford, che nell’ultimo episodio di NXT del 2017, hanno lanciato la loro sfida ai campioni di coppia dell’Undisputed Era, saranno pronti ad affrontare tale ostacolo o saranno un fuoco di paglia, come lo sono stati prima di loro gli Heavy Machinery? L’aperitivo è stato finora delizioso, attendo adesso le portate principali con l’acquolina in bocca.

NXT WOMEN’S CHAMPIONSHIP: Il 2017 ha consacrato Asuka come dominatrice assoluta della categoria femminile, con i suoi 510 giorni consecutivi da campionessa, record ancora imbattuto, giustificando la sua proverbiale catch phrase “NOBODY IS READY FOR ASUKA!!”. Nel 2017 Asuka ha sconfitto ogni avversaria postale davanti, non cedendo il proprio alloro nè in un match a quattro, con cui ha inaugurato l’annata in quel di NXT Takeover San Antonio, contro Billie Kay, Peyton Royce e Nikky Cross, ne in incontri a tre, dove ha sconfitto, a Takeover Chicago, le due agguerritissime Ruby Riot e Nikky Cross, o in one a one match, dove proprio contro Cross, in una puntata settimanale di NXT, ha avuto la meglio in un inedito Last Woman Standing Match, dove fu memorabile il superplex eseguito da Asuka dall’alto di una scala sopra il tavolo dei commentatori, sacrificando il suo corpo insieme a quello della malcapitata componente dei Sanity. Come già accennato nella precedente rubrica, l’unica avversaria che ha rischiato di far vacillare il trono della spietata atleta giapponese, è stata la figlia della Luna, Ember Moon, che in ben due occasioni ha tentato di strappare il titolo ad Asuka. La prima volta, a Takeover Orlando, dove la NXT Women’s Champion vinse grazie ad una scorrettezza, sfruttando l’arbitro della contesa per far precipitare la Moon dal paletto, favorendo la propria vittoria, garantendosi il titolo, e cagionando l’infortunio della propria avversaria, che per qualche mese rimase fuori dai giochi. Ember Moon ritorna in tempo per la propria rivincita a Takeover Brooklyn III, ma stavolta non ci sono trucchi o inganni, Asuka vince e lo fa in maniera pulita, facendo cedere la Moon con la sua proverbiale, e senza via d’uscita, Asuka Lock. Purtroppo, stavolta è la giapponese ad infortunarsi ad una clavicola, e la degenza che la terrà ferma per sei-otto settimane, non le permetterà di difendere il titolo nell’arco dei proverbiali 30 giorni, Asuka è così costretta a rendere vacante il titolo e, nelle settimane successive, viene convocata nel main roster di RAW, rinunciando, definitivamente, ad una riconquista dell’NXT Women’s Title, ma, di contro, lasciando NXT e la categoria femminile del brand da imbattuta e con un record tuttora straordinario, 510 giorni consecutivi come campionessa femminile. “Ritiratasi” Asuka da NXT, il titolo femminile viene conteso ad NXT Takeover WAR GAMES, in un fatal four way, che vede affrontarsi Ember Moon, Nikki Cross, Peyton Royce e la vincitrice del Mae Young Classic, Kairi Sane. L’incontro non è stato emozionante, anche se godibile, Kairi Sane, la più giovane delle quattro contendenti, ha fatto del proprio meglio per cercare di conquistare il titolo, la piratessa ha connesso con le sue tecniche migliori, e dopo aver eseguito una Alabama Slam sulla Royce e tentato il suo spettacolare elbow smash dal paletto, è stata intercettata da Ember Moon, che ha successivamente eseguito la sua spettacolare final move, l’Eclipse, per stendere al tappeto Nikki Cross, conquistando l’agognato alloro. La vittoria di Ember Moon, che ha confermato il suo status di campionessa femminile sconfiggendo, nell’ultima puntata di NXT per il 2017, la “MMA fighter” Sonya Deville, è stata a mio parere meritata, magari non regalando la stessa emozione che avrebbe avuto una vittoria strappata ai danni di Asuka, ma l’atleta afro-americana era l’unica con i requisiti giusti per sostituire la giapponese al timone della categoria femminile ad NXT. All’orizzonte si profilano alcune sfide interessanti per la neo campionessa, prima su tutte quella contro Shayna Baszler ad NXT Takeover Philadelphia. L’atleta proveniente dalle arti marziali miste, seconda classificata nel torneo indetto dalla WWE, il Mae Young Classic, vinto da Kairi Sane, ha attaccato proprio quest’ultima  alle spalle mentre era uscita nello stage , dopo il match titolato tra la Moon e Deville, al fine di sfidare la campionessa femminile. Per quanto aggressiva la Baszler possa apparire, non la ritengo, al momento, in grado di strappare la cintura ad Ember Moon, in quanto ancora troppo acerba e carica più di rabbia che di reale talento per mettere in difficoltà l’attuale campionessa NXT. Più credibile è proprio Kari Sane, che dimostra il pedigree di una veterana ed uno stile innovativo nella realizzazione di tecniche classiche, oltre ad essere una “dura a morire”, le manca solo un personaggio che ben accompagni queste sue proverbiali doti ed avremo una potenziale e futura campionessa femminile, e non mi riferisco esclusivamente al roster di NXT. La mia prospettiva per il 2018, vede Ember Moon campionessa per quasi tutta l’annata, con match a cinque stelle proprio contro la Sane, per poi trovarsi di fronte una sua nemica- alleata, la psicopatica Nikki Cross, che con il suo stile rabbioso ed imprevedibile, potrebbe essere avversaria di nota per la campionessa.

ALTRI FEUD: il 2017 è stato avaro di feud non titolati e per quanto riguarda il WWE United Kingdom Championship, ha visto sporadici, seppur eccezionali, incontri con in palio la cintura, e qui vi invito a leggere la mia prima rubrica WE ARE NXT, dove troverete, nella sezione “altri feud”, mini report sugli incontri sostenuti dal Bruiserweight, Pete Dunne, l’attuale campione WWE U.K. , contro Johnny Gargano e l’ex campione, primo detentore del titolo assoluto WWE del Regno Unito, Tyler Bate. Titolo britannico a parte, ed analizzando meglio il 2017, ho trovato nella rivalità tra Aleister Black, tetro e letale combattente dalle abilità marziali evidenti, e Velveteen Dream, ambiguo ma tecnicamente valido lottatore, in stile Ravishing Rick Rude, l’unica faida non titolata che destasse il mio interesse.  Black, ex talento della Pro Wrestling Guerrilla, ha attirato l’attenzione del pubblico di NXT  con il suo stile efficace e spettacolare, concludendo i suoi matches con il suo calcio rotante ad ascia sul volto del malcapitato avversario, la denominata Black Mass. Velveteen Dream, forse “affascinato” dal dominio che Black ha ottenuto in quel di NXT, ha cercato di attirare l’attenzione del tetro atleta olandese, intervenendo a conclusione degli incontri da lui sostenuti e vinti, attaccando gli avversari appena sconfitti da Black, tramite il suo proverbiale e personale elbow smash dal paletto, la Purple Rainmaker. La poca considerazione di Aleister verso Velveteen Dream, ha costretto quest’ultimo a tentare di attaccare a tradimento proprio Black, durante la sua spettacolare e “draculesca” entrata sul ring, ripetendo ad alta voce “ SAY MY NAME!!!”, lasciando intendere la necessità di attenzione da parte di Dream nei confronti di Aleister Black. L’incontro sul ring è inevitabile, ed in quel di NXT Takeover WAR GAMES, i due avversari tirano fuori un incontro davvero pregevole, Black con i suoi calci e ginocchiate, degno del miglior Jean Claude Van Damme, nonché con il suo fantastico springboard Asai moonsault in corsa, Velveteen Dream con il suo stile da raffinato flyer. Il match è stato sempre pendente leggermente dalla parte di Black, nonostante Dream abbia connesso con le sue tecniche migliori, l’atleta olandese ha steso il suo avversario con il suo proverbiale Black Mass, vincendo la contesa. A fine incontro, quasi a sbeffeggiare Velveteen Dream, Black degna verbalmente l’atleta afro-americano, pronunciando il suo nome. La speranza è che questa rivalità possa proseguire anche nel 2018, con lo stesso appeal che tale storyline è riuscita a creare nel 2017, soprattutto dopo il finale del match appena descritto e, ovviamente, in seguito alla prima sconfitta di Black , che renderà interessante, e probabilmente meno scontato, il prossimo ed eventuale scontro tra i due.

MY CHOSEN ONE: Concludiamo con il mio CHOSEN ONE per il 2017, di cui consiglio, come sempre, la visione. Tante sono state le sfide straordinarie regalateci quest’anno da NXT, in contrasto con la mediocrità qualitativa degli incontri offerti dai main roster. Come vi ho già annunciato, l’incontro da me prescelto è proprio l’ultimo di rilievo svoltosi ad NXT, mi riferisco al fatal four way per determinare il number one contender per l’NXT Title alla vita di Andrade Cien Almas. Gargano, Sullivan, Dain e Aleister Black, si sono contesi la grande opportunità in un match straordinario. Inizialmente la sfida ha visto allearsi i due pesi più leggeri, Gargano e Black, al fine di liberarsi di Dain prima e del monster Sullivan poi. Il match si svolge nella pedana dello stage, il duo Johnny “Wrestling” – Black tenta di mettere fuorigioco Sullivan nei pressi del tavolo dei commentatori, il monster si libera di Black e tenta una powerbomb su Gargano sul tavolo dei commentatori, ma quest’ultimo si aggrappa all’impalcatura di  acciaio che sovrasta il tavolo, e si libera della presa di Sullivan con un calcio, seguito a ruota da un kick ad uncino di Black, che stende Sullivan sul tavolo di commento, d’improvviso, dalla zona di ingresso dello stage, Dain si lancia per un lungo e potentissimo splash su Sullivan, connettendo sullo stesso e distruggendo il tavolo dei commentatori, FANTASCIENTIFICO!!!!! Con Sullivan e Dain fuori gioco, Gargano e Black si contendono la chance titolata. I due si alternano in una serie di botta e risposta delle loro tecniche migliori, ma è Gargano che connette con la sua presa di sottomissione, la Gargano Escape, Dain interviene con una senton  ed interrompe la presa. Il possente irlandese carica Black sul paletto per un superplex, ma l’olandese si libera e scivola, nel tentativo di una powerbomb su Dain, che poi esegue in combinata con Gargano, sbattendo violentemente al tappeto il componente dei Sanity, grande prova di forza!!! Frattanto Sullivan si riprende e rientra nel ring, facendo piazza pulita, ma anche Dain ritorna in gioco ed inizia una vera e propria rissa tra i due, interrotta da Black che si libera di Dain con i suoi martial kicks e connette con il suo springboard Asai moonsault in corsa su Sullivan. Nella fase di preparazione della sua final move, la Black Mass, Black viene interrotto da O’Reilly e Fish prima, riuscendo a stendere entrambi in pochi secondi, e da Adam Cole dopo, il quale esegue il suo personale vertical knee suplex, la Last Shot, su Black, tramortendolo e vendicandosi per l’eliminazione subita nel match di qualificazione da parte dell’atleta olandese. Gargano connette con un suicide dive su Cole, stendendolo al tappeto e portando Black, privo di sensi, all’interno del quadrato. Johnny “Wrestling” spinge Sullivan sui gradoni d’acciaio, al fine di eliminarlo dalla contesa, poi si libera anche di Dain, che cerca di eseguire su di lui, dallo stage, una powerbomb, ma Gargano lo lancia contro Sullivan grazie ad una Hurricanrana. Gargano sale sull’apron, si dà lo slancio tramite le corde ed esegue la sua SPRINGBOARD DDT SU BLACK!!! Johnny Gargano è il nuovo number one contender, mette fine all’imbattibilità di Alesteir Black  e si candida all’alloro iridato alla vita del messicano Andrade Cien Almas! Chiusura con i fuochi d’artificio per il 2017!!!

Un saluto cari amici, ed alla prossima, con le novità del 2018 targate NXT!!!

 

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