Amiche e amici di SpazioWrestling bentornati in un nuovo appuntamento con la rubrica che mette a confronto punti di vista differenti su uno stesso argomento, il WE THE PEOPLE. La domanda che ci poniamo oggi è: senza i vari Lesnar, Batista, Triple H, The Undertaker, Cena, la WWE potrebbe oggi dare vita a una grande Wrestlemania? Le leggende sono indispensabili per lo Showcase of the Immortals? A discutere le due tesi ci saranno due membri dello staff del sito, Nicola e Francesco.
NICOLA: NON PUO’ ESSERCI UNA WRESTLEMANIA SENZA LEGGENDE
Una Wrestlemania senza gente come Brock Lesnar, Batista, Triple H, Undertaker e John Cena? Beh, io non me la immagino proprio.
Da anni, come ben sappiamo, in ogni edizione di Wrestlemania ci sono delle leggende del passato: lo scorso anno abbiamo avuto il solito Undertaker (che non ha mai saltato un’edizione di The Showcase of Immortal), John Cena tanto per cambiare, Triple H che non è una novità e a sorpresa Kurt Angle; due anni fa assistemmo addirittura allo straordinario ritorno degli Hardy Boyz, per non citare i vari Goldberg, Brock Lesnar e tanti altri; e insomma, inutile star a ricordare quanti perni del passato sono tornati a Wrestlemania. Dunque, già da qui possiamo notare come la WWE faccia fatica a non prendere in considerazione le vecchie glorie e non saremo di certo noi a fargli cambiare idea, ma…
Il mio consiglio, e spero che sia così anche per gran parte del WWE Universe, è quello di creare una Wrestlemania sempre con le leggende del passato. Queste Superstar hanno dato tantissimo e, seppur la vecchiaia si faccia sentire in molti di essi, sono convinto che possono dare altrettanto anche oggi. E poi ragazzi parliamoci chiaro: i vari Cena, Taker, Triple H, Batista, Angle… ti regalano emozioni che nessuno, e dico nessuno, potrà mai darti. Le nominiamo leggende ed è giusto che continuino a rimanere tali. Arriviamo, però, alle motivazioni…
I nomi citati in precedenza esaltano, in qualsiasi occasione, i fan e riescono sempre a riempirti un intero palazzetto, forse anche uno stadio di 60-70 mila spettatori. L’ho detto prima e lo ripeto anche adesso: queste Star ti regalano emozioni uniche che difficilmente un appassionato di Wrestling potrà mai dimenticare. Molti di loro, oltre che a riempire un’arena, possono anche alzare i ratings che nell’ultimo periodo non hanno giocato a favore di Vince McMahon. Restando sempre nel tema delle varie puntate televisive, penso che alcuni siano ancora in grado di mettere su dei promo sensazionali: recentemente l’hanno fatto Batista e Triple H a Raw ufficializzando il loro match a Wrestlemania 35; c’è John Cena che lo scorso anno mi ha sempre emozionato con il microfono in mano quando lanciava le sfide a The Undertaker, ma è riuscito a farlo anche quest’anno nelle due puntate di Raw a cui ha preso parte (sopratutto in occasione del Fatal 4-Way match con Baron Corbin, Drew McIntyre e Finn Balor).
Inutile girare la frittata, le leggende sono leggende e vanno rispettate, sempre! Sono convinto, ancora oggi, che loro possono rubare la scena, sopratutto quando parliamo di Wrestlemania. E penso che faranno la stessa cosa anche quest’anno, dato che i presupposti ci sono tutti!
FRANCESCO: WRESTLEMANIA SENZA LEGGENDE? SAREBBE ORA!
La presenza delle vecchie glorie in segmenti o match di Wrestlemania è una tradizione che ormai può essere superata, se non del tutto almeno in parte. Ovviamente con ciò non voglio mancare di rispetto alle leggende della federazione, ma col roster attuale il loro intervento potrebbe davvero essere superfluo.
Vedere match speciali con Batista, Triple H, The Undertaker, Sting è sicuramente esaltante ed emozionante, ma è come vedere Dragon Ball a 40 anni: ti piace perché scatena in te moltissimi ricordi del passato, ma razionalmente riconosci che non è più il prodotto adatto a te. E così accade con le leggende: magari puoi bagnarti gli occhi sentendo la voce roca di Taker rivolgersi contro l’avversario di turno, oppure gasarti per il promo tra Triple H e Batista, ma quando poi si passerà all’azione, quando saranno sul ring, riuscirai davvero ad accettare che il tempo passa anche per loro e che le prestazioni non sono più quelle di una volta?
Se poi cerchiamo di razionalizzare ancora di più la questione, ma davvero vi piace lo sviluppo di alcune faide tra leggende? Spesso sono match poco costruiti, un po’ illogici, strutturati solo sulla storia e la memoria. Semplice giocare sulla nostalgia.
Questo feticismo dei fan per i tempi andati rende le scelte della federazione improntate verso una riproposizione continua dei soliti personaggi ormai più che stagionati. Perché impegnarsi a costruire nuove storie, nuovi atleti, se per riempire enormi stadi basta riportare indietro per un match la leggenda di turno? Gli spettatori stessi hanno viziato la WWE e l’hanno resa schiava della sua storia e adesso se ne lamentano, dicendo che le storyline sono noiose e prevedibili e che non si punta abbastanza sulle Star attuali.
Eppure il parco lottatori presente attualmente in WWE è sterminato e sicuramente il più talentuoso nella storia della federazione, soprattutto per quanto riguarda il lottato. Molti sono bravissimi anche al microfono, pensiamo a Tommaso Ciampa e Johnny Gargano, oppure un Velveteen Dream o Seth Rollins. Ma quante volte non vediamo valorizzare un personaggio che potrebbe rivelarsi ottimo materiale per le storyline? Shinsuke Nakamura ad esempio, una Superstar capace di infiammare il pubblico già al suo match di debutto contro Samy Zayn, senza davvero una costruzione, stregando però tutti con le sue movenze, il carisma puro che emanava da lui, il bel wrestling. Nel main roster l’hanno completamente stravolto, privato di qualsiasi interesse.
Con i lottatori attuali si potrebbe mettere in piedi uno spettacolo pazzesco a Wrestlemania, dei match che tutti (spero) vorremmo vedere: immagino un Rollins vs Styles, oppure un Daniel Bryan che affronta Samy Zayn, e via con mille altri possibili accoppiamenti grandiosi da vedere se proposti con la giusta narrazione. A quel punto non escluderei di aggiungere alla card un match che preveda l’utilizzo di una leggenda, magari Triple H però, che ha ancora tanti possibili spunti di storyline e non un Undertaker ormai devastato dall’età e di cui ogni match sembra sempre la stessa minestra riscaldata e pure avariata.
Insomma, bisogna che la WWE abbia il coraggio di non essere più dipendente dai miti del passato e di tuffarsi invece nel futuro, che con le giuste attenzioni potrebbe davvero essere florido sotto ogni punto di vista. Ma questo cambiamento deve partire dai fan, da noi spettatori: basta gioire smodatamente se vediamo Batista ricoprire di saliva un microfono per poi far passare nell’anonimato più totale un match di Ricochet. La cosa migliore che si possa fare per far capire alla federazione la voglia di cambiamento, se c’è, è quella di tifare i lottatori di ora.
Per i momenti di nostalgia ci sono i dvd.
E voi, a quale idea vi sentite più vicini? Wrestlemania può essere anche senza leggende oppure no? Fatecelo sapere nei commenti!
Sono Angelo Sorbello, vivo a Genova, sono laureato, ho lavorato per diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale e il Secolo XIX. Ho diverse passioni, tra cui il wrestling in particolare la WWE.