giovedì 12 Dicembre 2024
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I 10 migliori momenti di Bobby Heenan
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Il mondo dello sport-spettacolo oggi ha perso una delle sue stelle più brillanti con la morte di Bobby “The Brain” Heenan.

La carriera di Heenan è durata decadi, il celebre manager è stato parte di alcuni dei più importanti momenti della storia del wrestling. Per questo vogliamo proporvi 10 dei suoi migliori momenti, che l’hanno reso uno dei manager e dei commentatori migliori di tutti i tempi:

10. IL DEBUTTO DI LEX LUGER

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Nel 1993 Bobby era già un annunciatore a tempo pieno, ma nonostante ciò era ancora visto come uno dei migliori “fomentatori” del roster e il suo supporto aiutava in men che non si dica a legittimare un nuovo heel.

Durante la costruzione della Royal Rumble del 1993 iniziò a pubblicizzare ed enfatizzare l’arrivo di un nuovo wrestler, chiamato solo “The Narcissist” (il narcisista). Nella notte stessa della Rumble Bobby rivelò al pubblico che questo lottatore era l’ex campione mondiale WCW Lex Luger!

Mentre Luger si metteva in posa di fronte ad alcuni specchi, Heenan elogiò con enfarsi il nuovo heel, scatenando una reazione negativa della folla.

Anche se Luger non rimase un cattivo per molto, gran parte del suo iniziale successo fu merito del suo debutto con Heenan. L’inclinazione di Luger per i grandi debutti non finì lì, infatti fece poi il suo debutto a WCW Nitro durante la Monday Night War. E anche qui Bobby giocò una parte molto importante.

9. HEENAN CONTRO THE ROOSTER

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Agli inizi dell’anno 1989 la Heenan Family era al vertice. Bobby infatti assisteva diversi dei talenti che la WWE aveva da offrire, dal futuro Hall Of Famer Andre The Giant, a Mr. Perfect e Rick Rude, fino a talenti come Haku, The Brooklyn Brawler e Terry Taylor, conosciuto all’epoca come The Red Rooster.

Rooster ad un certo punto iniziò a sentirsi frustato per le attenzioni che Heenan rivolgeva agli altri atleti e per i suoi metodi come manager. Heenan allora schiaffeggiò il suo protetto e ciò portò ad una faida, culminata a Wrestlemania V, in cui i due si affrontarono.

Mentre Taylor non riuscì mai a sfondare, Heenan tirò fuori il meglio di sé in questa faida nel tentativo di far emergere questo nuovo talento. Molti dimenticano che Bobby è stato un wrestler per anni prima di intraprendere la carriera come manager.

8. L’INIZIO DELLA ATTITUDE ERA

Nel 1995 Brian Pillman era nel mezzo di quella che, a chiunque, sembrava una crisi a tutti gli effetti. Il suo atteggiamento era scostante, tanto che arrivò a lasciare la WCW, apparire in ECW, farsi male in un incidente stradale e poi firmare con la WWF.

Uno dei suoi momenti più memorabili, seppur spesso dimenticato, che ha aiutato a creare la leggenda del “The Loose Cannon” (la mina vagante) fu l’incidente avvenuto durante Nitro, in cui Bobby Heenan imprecò mentre Pillman cercava di trattenerlo durante un match.

Bobby poi spiegò che era stato operato da poco al collo e che Pillman si era avvicinato troppo alla zona operata, facendolo di conseguenza sbottare in quel modo.

Certamente è momento bizzarro nella storia di “The Brain”, ma è comunque quello che ha aiutato a modellare il futuro del wrestling. Infatti, nel giro di un anno, Pillman si ritrovò in WWF a dare inizio alla Attitude Era con Stone Cold Steve Austin.

7. HEENAN SVEGLIA IL CAN CHE DORME

Fin dal 1987 Bobby Heenan era stato il manager dell’Ottava Meraviglia del Mondo, Andre The Giant, guidandolo nel suo passaggio tra la schiera dei cattivi e aiutandolo a sconfiggere Hulk Hogan per il titolo mondiale WWF nel 1988. Proprio lui aveva mediato il famoso accordo con cui il gigante aveva venduto il titolo a Ted DiBiase, così come aveva guidato Haku e Andre a vincere i titolo di coppia WWF nel tag team rinominato The Colossal Connection.

A Wrestlemania 6 Andre e Haku lottarono contro i Demolition per i titoli, ma l’esito del match non fu quello che Heenan si aspettava. Andre si trovò tagliato fuori dal match quando rimase intrappolato tra le corde, dando così modo ad Ax e Smash di fare fuori Haku e vincere le  cinture.

Heenan era così furioso che iniziò a dire più volte ad Andre “Sono il fo****o capo”, prima di schiaffeggiarlo.

Andre rispose spendendo a suon di pugni e schiaffi sia Heenan che Haku fuori dal ring. I fan esultarono vedendo finalmente Heenan fare il passo più lungo della gamba, anche sei i “colpi” di Andre non hanno sempre centrato il bersaglio.

Questo momento fa anche parte della lista dei momenti più iconici di Wrestlemania. Purtroppo però Andre non riuscì mai ad avere il periodo da face che meritava per via dei suoi problemi di salute, mentre Bobby passò ad assistere nuovi clienti e al tavolo di commento.

6. IL RITORNO DI RIC FLAIR

Bobby aveva messo da parte la sua carriera da manager nel 1991, eppure c’era un talento che avrebbe potuto riportare sul ring e a cui avrebbe potuto fare da consulente speciale.

I fan scalpitavano per sapere di più mentre Heenan iniziò ad annunciare che Ric Flair, che Bobby chiamava “il vero campione mondiale”, sarebbe arrivato presto in WWF. Quando ciò avvenne, The Brain diventò il suo “consulente”, delegando Mr. Perfect a svolgere il lavoro a bordo ring al posto suo mentre Heenan era al commento.

Questo portò ad uno dei migliori momenti come commentatore per Bobby, cercando di mettere sempre in risalto Flair e urlando “That’s not fair for Flair” (non è corretto nei confronti di Flair) quando le cose non andavano nel verso giusto. Questa frase è ricordata soprattutto alla Royal Rumble del 1992, quando Ric Flair entrò con il numero 3. E riuscì comunque a vincere.

5. UN CAMPIONE INTERCONTINENTALE… BELLISSIMO

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Nel 1989 Bobby Heenan era all’apice del suo potere.

The Ultimate Warrior era campione Intercontinentale e imbattuto da quando aveva distrutto The Honky Tonk Man a Summerslam del 1988. Warrior era il secondo uomo più popolare della compagnia, pur non essere ancora riconosciuto come un lottatore eccezionale. Fu in questo momento che arrivarono Heenan e “Ravishing” Rick Rude.

Heenan e Rude dimostrarono di essere un duo formidabile a Wrestlemania V, quando Rick sfidò Warrior per il titolo. In quello che all’epoca fu lo shock più grande Rude schienò Warrior, grazie all’aiuto di Bobby Heenan che tratteneva The Ultimate Warrior per una gamba senza che l’arbitro se ne accorgesse.

La faida continuò per circa 18 mesi, con l’incontro finale si svolse a Summerslam 1990. Probabilmente questo match e il coinvolgimento di Heenan aiutarono entrambi i wrestler, Warrior e Rude, ad ottenere grandi successi. Nel caso di Rude gli valse il titolo di miglior cattivo dal 1991 al 1994.

4. LA “GAFFE” DI HEENAN

Nel luglio del 1996 la WCW era la federazione più entusiasmante di wrestling, grazie al debutto degli Outsiders che affrontarono Sting, Randy Savage e Lex Luger a Bash at the Beach.

Bobby Heenan era al commento durante quel leggendario match e mentre Hulk Hogan si preparava ad uscire, fu proprio The Brain lui che suggerì che forse sarebbe stato proprio Hogan il misterioso terzo uomo degli Outsiders.

Molti definirono quelli di Bobby un botch, un errore, ma in realtà aveva senso che egli sapesse “cosa sarebbe successo”, visto che era stato manager di Andre The Giant durante il suo scioccante turn. Quello che era sembrato un errore in realtà diede profondità al tradimento di Hogan. Che solo lo spregevole Heenan poteva prevedere.

La NWO dominò la WCW e il wrestling per i quattro anni successivi, ma se Heenan non avesse fatto intendere il coinvolgimento di Hogan, le cose sarebbero andate comunque nel modo in cui le conosciamo?

3. BOBBY VIENE LICENZIATO

Uno dei tratti distintivi della splendida carriera di Bobby era la sua intesa con Gorilla Monsoon. I due era i perni del commento della WWF dal 1990 al dicembre 1993, quando Heenan decise di ridurre i suoi impegni e la WCW gli fece un’offerta che gli permetteva di farlo.

Invece di uscirne con una semplice storia di “abbandono”, Heenan e Gorilla pensarono uno dei migliori segmenti della storia di Raw. L’appena nominato commisioner Monsoon licenziò Heenan davanti le telecamere e lo cacciò dall’arena assieme a tutti i suoi effetti personali.

Entrambi recitarono al meglio e Heenan sembrò sinceramente sconvolto dalla situazione. Nella vita reale i due erano invece migliori amici e si dice che entrambi piansero per almeno un’ora dopo la fine dello show, perché non avrebbero più lavorato insieme.

Quando Gorilla Monsoon passò a miglior vita qualche anno dopo, Bobby insistette per rompere la kayfabe durante WCW Nitro e riconoscere la morte di un “talento rivale” durante la guerra del lunedì sera.

Bobby Heenan e Gorilla Monsoon insieme erano una delle migliori coppie di commentatori che il wrestling abbia mai visto.

2. IL PIPER’S PIT

Il più grande momento come manager di Bobby fu nel 1987, durante il Piper’s Pit rivelò a Hulk Hogan e al mondo il suo nuovo protetto, ovvero il migliore amico di Hogan: Andre The Giant!

Andre era amato dai fan e il tuo turn heel scioccò il mondo del wrestling, il che aiutò a rendere Wrestlemania III uno dei più grandi eventi della storia.

Mentre Andre e Hogan recitarono le loro parti alla perfezione durante il segmento, Heenan rubò del tutto la scena. Mentre gongolava arrogantemente per questo nuovo acquisto, c’era un fondo di verità nelle sue parole, cioè che Hogan aveva affossato molti talenti e che non se ne poteva più.

Questo potrebbe essere visto come il primo esempio di “working shoot”, un promo sceneggiato che sembra quasi reale, in WWF con Heenan che espresse ai fan in maniera velata quello che in molti pensavano nello spogliatoio.

Andre perse a Wrestlemania, ma Heenan fu quello a ridere per ultimo, visto che il gigante si prese il titolo WWF da Hogan poco meno di un anno dopo. Questo rimane comunque uno dei meglio eseguiti turn heel della storia, ed è stato merito di Bobby Heenan che è riuscito a “vendere”, a far passare per reale, la frustrazione di Andre.

1. HALL OF FAME

Negli anni molti talenti sono stati indotti nella Hall of Fame della WWE, ma in pochi sono stati richiesti a gran voce dai fan e hanno fatto dei magnifici discorsi come Bobby Heenan.

Bobby ha dovuto combattere con il cancro dall’ultima volta in cui i fan lo hanno visto, perciò la sua tipica rimbombante voce non c’era più in quel momento, così come parte della sua mascella. La sua sagacia, il suo umorismo e le sue battute sempre pronte però sono rimaste e per oltre 10 minuti Bobby ha sparato battute taglienti al pubblico e li ha fatti ridere.

Il momento più bello però è arrivato alla fine del suo intenso discorso, quando ha ringraziato la sua famiglia e ha fatto notare come quella serata sarebbe stata perfetta, se non fosse stato per l’assenza di Monsoon.

Bobby ha usato i suoi ultimi minuti di fronte al WWE Universe per rivolgere i suoi pensieri al suo migliore amico.

Non ci sarà mai un altro Bobby “The Brain” Heenan.

FONTE: SPORTSKEEDA

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