mercoledì 25 Dicembre 2024
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Earl Hebner parla di Hall of Fame e Bret Hart
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Earl Hebner, leggendario arbitro sia in WWE che ad Impact Wrestling, è apparso su Two Man Power Trip of Wrestling per discutere diversi argomenti relativi alla disciplina.

Se avrebbe mai pensato che dopo la notte dello Screwjob di Montreal, il mondo del wrestling ne avrebbe parlato anche 20 anni dopo:

“Per niente. Per niente. Però è una di quelle cose, come Hogan e André, che hanno scioccato il mondo. E, credetemi, le persone in Canada mi odiano ancora. Ho parlato con Bret, siamo grandi amici e abbiamo fatto diverse apparizioni insieme. Ci siamo abbracciati e ha abbracciato mio fratello (Dave Hebner), non c’è bisogno che spieghi altro. Non mi va di rientrare nei dettagli, sappiamo tutti come è andata.”

Chi ha veramente “fregato” Bret:

“Quando sono con Bret non tiro fuori la cosa e, onestamente, Vince ha fregato Bret. Non è stato Earl, è stato Vince. Earl ha fatto quello che doveva fare. Era un suo (di Vince) ordine ed è quello che è successo, e penso che molti statunitensi l’abbiano capito, ma molti canadesi non mi perdoneranno, anche se io ci spero. Se date un’occhiata ai miei precedenti, sono sempre stato messo in posizioni scomode durante la mia carriera. Laddove gli altri arbitri non si sarebbero mai proposti, Vince sapeva che io l’avrei fatto, tutto quello che mi ordinava io lo facevo. Non potete dare la colpa a me, la colpa è sua.”

Se sarà mai introdotto nella WWE Hall of Fame e l’essere introdotto nell’Hall of Fame di Impact Wrestling:

“E’ un onore, soprattutto perché molto probabilmente non finirà mai nella Hall of Fame della WWE, abbiamo ancora dei problemi e non mi interessa se sarà così o no, chi mi conosce sa come sono. Se Vince non vuole introdurmi, mi sta bene. Penso di meritarla, ma i problemi che abbiamo sono quello che sono. Se non ne farò mai parte non fa niente, non è un problema, ma le persone sanno ci sono e loro porteranno avanti la leggenda dell’essere un Hebner.”

Il “gemello cattivo” arbitro del match tra Hulk Hogan e André the Giant durante la sua prima sera in WWE:

“Ero nervoso. Si sono inventati questa in tre settimane in Connecticut. Ma è stato bello per me essere il gemello cattivo (e sono ancora cattivo) e se guardi i miei precedenti, puoi dirlo forte che sono cattivo (ride). No, in realtà non è vero, sono una persona tranquilla, ma ha funzionato così bene che mi ha aperto le porte. Non per parlare male della NWA, parlo proprio di vivere in questo business e fare bei soldi. E’ stato tutto silenzioso o, se preferite, una kayfabe ben architettata per così tanto tempo in cui nessuno sapeva niente fino a quando non è successo. E’ stato grandioso. E’ così che dovrebbero fare le cose, ma al giorno d’oggi non è come quando ho iniziato. Per me è stata una grande opportunità, che mi ha reso ciò che sono oggi.”

L’infortunio dopo che Hulk Hogan ha lanciato Earl contro Ted DiBiase, Virgil e André:

“Quando ha iniziato a correre e mi teneva tra le sue mani, mi ripetevo che non è così che doveva andare. Inizialmente avrebbe dovuto camminare vicino le corde e lanciarmi su di loro. Quando mi ha lanciato, non ho beccato nessuno, nemmeno André e ho sbattuto per terra, mi sono rotto la cuffia dei rotatori del braccio destro. Quando ho sbattuto per terra e mi sono rotto il braccio poi sono stato fuori per otto o nove settimane per rimettermi in sesto. Quando sono tornanto ho pensato che questo è stato sicuramente il modo migliore per “fare il botto”, quando ho sbattuto per terra ha fatto un male bestiale.”

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