Nel wrestling succede spesso che i figli di lottatori più o meno importanti del passato, dai jobber che portano a casa la pagnotta alle leggende che sbancano i botteghini dei palazzetti, vogliono coraggiosamente intraprendere la strada dei genitori.
Perchè dico “coraggiosamente”? La loro strada non dovrebbe essere agevolata dal passato dei padri?
In realtà no: o meglio, è più semplice per un figlio d’arte farsi notare nell’ambiente tanto variegato del wrestling professionistico, ma per farsi apprezzare la strada è relativamente più difficile e lastricata di ostacoli e pregiudizi rispetto a quella che deve percorrere un perfetto sconosciuto che intraprende la stessa carriera. D’altronde togliersi dalle spalle il peso della reputazione del genitore, specie se si tratta di un mito della disciplina, ha sempre un alto coefficiente di difficoltà.
E spesso anche di insuccesso.
Tutto ciò lo sa bene la giovane Ashley Elizabeth Fliehr, figlia della celebre Superstar della WWE, nonchè Hall of Famer per ben due volte, Ric Flair. Nonostante le avversità che le si prospettavano dinanzi, Ashley si è data da fare fin dalla più tenera età, allenandosi senza sosta con l’obbiettivo di imporsi nella scena femminile della federazione di Stamford, suo approdo naturale vista la fama del padre, lottando continuamente per costruirsi un nome che riuscisse allo stesso tempo a rendere giustizia al suo infinito talento e omaggiare il padre come meritava.
Con tali sogni è cresciuta ed è riuscita ad affermarsi la lottatrice che tutti noi oggi conosciamo con il nome di Charlotte Flair, performer di spessore, personaggio intrigante e donna dalle doti eccezionali.
In fondo si sa, certe cose si hanno nel sangue.
INIZIA LA SCALATA
La storia di Charlotte con il wrestling è relativamente recente rispetto a molte altre che abbiamo raccontato tra queste pagine: la firma del contratto con la WWE risale soltanto al maggio del 2012, anno che corrisponderà poi al suo match di debutto qualche mese più tardi, a ottobre. Nonostante ciò il suo match di debutto televisivo lo abbiamo nel luglio del 2013, nel territorio di sviluppo di NXT.
Questo primo match la vede fronteggiare Bayley, sua grande rivale nel futuro: ad affermarsi in quel momento è tuttavia Charlotte, che inizia fin da subito ad invogliare a scommettere sul suo valore.
Ad accompagnarla sul ring, come anche nella vita, in quell’occasione e c’è il padre Ric che, visibilmente emozionato annuncia l’arrivo di sua figlia nel roster giallo.
In seguito Charlotte inizierà a presentarsi sempre più di frequente ai suoi match accompagnata dal padre, che le fa da manager a tutti gli effetti. La ragazza sa benissimo quale è il suo valore e vuole metterlo subito alla prova ai livelli più alti, sfidando direttamente l’allora campionessa di NXT Paige.
Dopo aver lanciato il guanto, Charlotte non ha nemmeno il tempo di sconfiggere Emma che già il giro titolato è cambiato: Paige ha sorpreso tutti i fan del wrestling vincendo inaspettatamente il Divas Championship detenuto nel roster principale da Aj Lee ed è stata dunque privata della cintura del territorio di sviluppo. Il General Manager di NXT, John Bradshaw Layfield si ritrova con in mano un titolo vacante, che decide di riassegnare con un torneo.
La sfida di Charlotte è caduta nel nulla: poco male, l’obbiettivo resta invariato, cresce solo il numero delle concorrenti, numero che la lottatrice auto-eletta geneticamente superiore sbaraglia con incredibile abilità. A cadere ai piedi di Charlotte nel torneo sono Emma, Alexa Bliss e Natalya, spianandosi così la strada al titolo femminile che alla fine riesce a conquistare.
Charlotte difende il titolo sia in occasione di NXT TakeOver: Fatal-4-way che di NXT TakeOver: R Evolution, vincendo rispettivamente contro Bayley e Sasha Banks. Proprio in favore di quest’ultima cederà poi il regno quando a salire sul ring saranno tutte le Four Horsewomen, nell’evento NXT TakeOver: Rival.
https://www.youtube.com/watch?v=h0TRQnWMASk&t=14s
LA RIVOLUZIONE
Finita la sua storia ad NXT, giunge il tempo per Charlotte di approdare nel roster principale e lo fa in grande stile: la sera del 13 luglio 2015 viene introdotta da Stephanie McMahon insieme alle sue ex compagne Sasha Banks e Becky Lynch. L’intento dichiarato dalla figlia del chairman è quello di rivoluzionare la divisione femminile della WWE e a distanza di anni possiamo dire che le aspettative sono state rispettate e superate abbondantemente. Charlotte comunque finisce per allearsi con Paige e Becky, andando a formare un trio che si mette più volte di traverso sulla strada delle Bella Twins, accompagnate a loro volta da Alicia Fox.
Ben presto la figlia di Ric Flair inizia a lastricare di successi la strada che la porta dritta dritta a sfidare l’allora campionessa in carica, Nikki Bella: vince un Triple Threath Match in quel di Battleground, riuscendo ad imporsi sia sulla Banks che su Brie Bella.
Per avere la sua occasione titolata dovrà attendere però il mese di settembre e l’evento Night of Champions: riesce a sconfiggere Nikki Bella e a strapparle di mano il titolo immeritatamente custodito.Così come aveva fattpo ad NXT, ora Charlotte è diventata la regina anche del main roster.
Il successo di Charlotte va stretto alla sua compagna di team Paige, non abituata a farsi rubare così facilmente le luci della ribalta: dopo un primo scontro verbale tra le due, seguito da una rapidissima riconciliazione, l’Anti-diva lascia spazio alla parte più oscura del suo carattere e tradisce le compagne attaccando anche la Flair.
Il match che ci era stato negato ad NXT, vista la rapida promozione di Paige, può finalmente essere messo in scena: più volte Paige tenta l’assalto al titolo femminile, ma viene sempre respinta dalla tenacia di Charlotte, aiutata anche da diversi interventi del padre a sbarazzarsi della lottatrice inglese.
TALE PADRE, TALE FIGLIA
Da quel momento in poi la presenza di Ric Flair a bordo ring nei match della figlia si fa sempre più costante, così come le sue distrazioni che finiscono sempre col favorire ingiustamente la campionessa. In particolare il passaggio di Charlotte nella schiera degli heel è sancito dal modo in cui sconfigge Becky Lynch, tradendo la sua fiducia: oltre alle intromissioni paterne, Charlotte finge un infortunio per ottenere un vantaggio sulla rivale, che alla fine viene sconfitta. Il rapporto tra le due lottatrici si incrina considerevolmente dopo quell’evento.
Grazie anche alle continue scorrettezze, Charlotte riesce a conservare intatto il suo titolo fino a Wrestlemania 32, dove si svolgerà un evento importantissimo per il corso della Women’s Revolution: il Divas Championship viene ufficialmente ritirato e sostituito dal WWE Women’s Championship: la corsa per aggiudicarsi la novella cintura per la prima volta e scrivere dunque di diritto il proprio nome tra le pagine della storia vede impegnate Charlotte, Sasha Banks e Becky Lynch. L’onore ed onere di essere la prima campionessa spetta però alla stessa Charlotte, che afferma in maniera definitiva la sua superiorità su resto del roster femminile.
In seguito alla sua vittoria, nel mese di maggio Charlotte mette in atto il tradimento meno aspettato: senza remore dice a Ric Flair di non avere più bisogno del suo aiuto, che ormai è solo un peso per lei, e caccia di fatto dal ring un padre in lacrime e incredulo.
SCAMBI INCESSANTI
Con la draft lottery Charlotte viene trasferita nel roster di Raw, portando con lei anche il Women’s Championship. Di lì a poco trova la sua sconfitta per mano di Sasha Banks, che riesce ad interrompere il regno di 113 giorni della campionessa. Lo riconquista tuttavia nel mese di agosto durante SummerSlam, laureandosi due volte campionessa.
Era quello l’inizio di una serie di match lunghissima tra le due rivali, che più e più volte si scambiano il titolo: Sasha lo rivince solo 43 giorni dopo l’evento più importante dell’estate, annunciando poi che lo avrebbe messo in palio nuovamente contro Charlotte nel primo Hell in a Cell match femminile della storia, durante l’omonimo ppv. Lo storico incontro finisce col concludersi ancora una volta a favore di Charlotte.
Il 28 novembre Sasha e Charlotte si riaffrontano a Raw con il titolo in palio, ma il match finisce per doppio count out: Mick Foley, GM di Raw, fa ripartire il match con le regole del Falls Count Anywhere e trarne vantaggio è la Boss, che vince ancora una volta match e titolo. Dopo tutti questi scontri serviva un ultimo match con una stipulazione che non avrebbe dato adito a dubbi che la vincitrice sarebbe stata la migliore tra le due: per l’evento Roadblock: End of the Line le due atlete si sfidano in un Iron Woman Match della durata di 30 minuti, vinto poi da Charlotte con il punteggio di 3-2 raggiunto solo fuori tempo limite.
Una volta chiusa questa storica rivalità contro lo Banks, nel mese di febbraio la Flair conclude il suo quarto regno titolato contro Bayley. Entrerà poi nel ring di Wrestlemania 33 per il Fatal 4-Way Match per il titolo femminile difeso da Bayley, che vedrà partecipanti anche la Banks e Nia Jax.
LA REGINA E L’IMPERATRICE
Con il nuovo Shake-Up Charlotte viene trasferita nel roster di SmackDown, dove trova subito la vittoria in un match non titolato contro la campionessa Naomi. In questo nuovo ambiente la figlia di Ric Flair mostra anche una rinnovata attitudine face. Partecipa al Money in the Bank Ladder Match ma non riesce a vincere la valigetta. Non riesce nemmeno a uscire vincitrice dal match a 5 che avrebbe determinato la sfidante di Naomi a SummerSlam, vinto invece da Natalya. In vista di Survivor Series, Charlotte conquista il titolo ora detenuto da Natalya e va ad affrontare la campionessa del roster di Raw, Alexa Bliss, sconfiggendola.
Charlotte riuscirà a mantenere il titolo di SmackDown fino a Wrestlemania 34: la vincitrice della prima Royal Rumble femminile della WWE, Asuka, l’ha scelta come sua sfidante per l’evento più grande e magnifico di tutto lo sport-intrattenimento, in un match che si pronostica epico. Infatti la nipponica non ha mai perso un match singolo da quando è arrivata nella federazione americana e i favori del pronostico sono dalla sua parte, nonostante l’avversaria di grande caratura. Nonostante questo Charlotte decide ancora una volta di dimostrare in maniera cristallina la sua superiorità su tutti e tutto, portando al termine la streak di vittorie della Empress of Tomorrow e mantenendo ancora a cintura alla vita.
Nella puntata successiva di SmackDown, però, le debuttanti Billie Kay e Peyton Royce assaltano la campionessa, permettendo poi l’incasso del contratto contenuto nella valigetta da parte di Carmella, che diviene così campionessa del mondo.
Ora Charlotte è qualificata per il ladder match di Money in the Bank, che andrà in scena la prossima settimana.
Questa era la storia di Charlotte Flair, una storia di assoluto successo, una figlia d’arte che ha saputo mantenere le aspettative sul suo conto sempre elevate, divenendo in breve tempo una delle migliori lottatrici al mondo, nonchè una delle più decorate nella storia della WWE.
Io vi saluto, rinnovo l’appuntamento con The Mirror tra due settimane e fatemi sapere nei commenti se volete la storia di un lottatore o lottatrice in particolare.
Alla prossima!
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Sono Angelo Sorbello, vivo a Genova, sono laureato, ho lavorato per diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale e il Secolo XIX. Ho diverse passioni, tra cui il wrestling in particolare la WWE.
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