La Superstar della WWE ed ex fighter della Mma, ci porta dietro le quinte di un match di wrestling: “Buono o cattivo, porto sempre me stesso sul ring. Serve collaborazione tra noi, specie per la sicurezza”
“Sono stato un fighter di arti marziali miste e l’ho adorato, ma l’emozione, l’intrattenimento e gli stimoli che ti dà la WWE sono unici”. È il racconto sul wrestling di Bobby Lashley, un atleta capace di vincere 14 incontri nelle arti marziali miste, perdendone soltanto due e ora tornato nel mondo dell’intrattenimento, grazie al quale era diventato famoso alla fine dello scorso decennio.
“E quando arrivai ero acclamato come un ‘face’, un buono. Ero la novità: adesso sono un ‘heel’, un cattivo. Ma io porto il mio personaggio sul ring, sempre e comunque, al di là delle differenze di caratterizzazione”. Già, il buono e il cattivo, i ruoli che rappresentano l’essenza del wrestling. In questo momento Bobby è nella storyline amorosa con Lana, moglie nello show (e anche nella vita reale) del bulgaro Rusev. “Quanto mi manca Lana…”, dice Lashley scherzando e rimanendo in “keyfabe”, la linea di comportamento che i personaggi devono mantenere in qualsiasi momento.
Ultimamente il calendario delle Superstars WWE è pieno di impegni, Arabia Saudita, Usa, Europa: “Ed è questo il bello – continua Lashley -. Magari non siamo tutti amici fra di noi, ma nutriamo rispetto reciproco fra colleghi. Non abbiamo il tempo di visitare i luoghi dove andiamo e spesso di preparare con l’avversario i match”. Già, perché ogni incontro è un’esibizione di coppia, dove è fondamentale il ruolo di chi esegue le mosse, ma ancora di più di chi le subisce. “Lavoriamo sempre per aumentare la nostra sicurezza e quella del nostro avversario. E’ fondamentale la collaborazione per mettere in scena un buon incontro”.
FONTE: gazzetta.it
Fondatore di Spaziowrestling, dove gestisco la parte editoriale e social del sito.