mercoledì 20 Novembre 2024
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ESCLUSIVA SW: La card di WrestleMania 37 è degna della storia dello show numero 1 al mondo?
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Tra poco più di una settimana saremo tutti pronti ad assistere a Wrestlemania 37, evento che in questo anno maledetto ricopre ancor più importanza, poiché avrà la presenza del pubblico live a supportare i nostri atleti preferiti. La WWE non può permettersi di sprecare un’occasione tanto memorabile e cercherà di stupire tutti noi fan con due serate di grande wrestling.
La card è quasi del tutto delineata e possiamo quindi discutere dei match che la federazione ha deciso di proporci per WrestleMania. Lo faremo in compagnia di Francesco D’Agostino, sostenitore della bontà della card, e Bjork Rajta, critico moderato dei match in programma per le due serate.

FRANCESCO D’AGOSTINO: “INGREDIENTI GIUSTI PER UN’OTTIMA WRESTLEMANIA”

A pochi giorni di distanza da Wrestlemania 37, sappiamo ormai quasi tutti i match che vedremo nel corso delle due notti più attese da ogni amante del wrestling. Rispetto alla card che è stata annunciata, potrebbero essere aggiunti solo un paio di match ancora, tra i quali l’incontro valevole per le cinture di coppia della divisione femminile. Soffermiamoci, però, ad analizzare i match sicuri, che caratterizzeranno questa trentasettesima iterazione di Mania. Si leggono molte critiche sulla costruzione e l’importanza di questo programma di incontri, definito scialbo, privo di mordente e non all’altezza di un evento importante come Wrestlemania. Ma è davvero così? Io sono fermamente convinto che ci siano sul tavolo tutti gli ingredienti adatti a costruire una Wrestlemania con i fiocchi, ma ancora non ce ne rendiamo conto.

In prima battuta, il Main Event della seconda serata, ma sostanzialmente anche dell’intera Wrestlemania 37, promette di essere un incontro di altissimo livello. Probabilmente se qualche anno fa ci avessero detto che avremmo assistito a un match tra Roman Reigns, Daniel Bryan ed Edge, ci saremmo solo fatti delle matte risate. Ora tutto questo è realtà.
Roman arriva al match di Mania nel miglior stato della sua carriera: ha un personaggio credibile che riesce ad interpretare alla grande, è pericoloso e meschino e fa da perfetto contraltare ai suoi due avversari. Edge incarna lo spirito epico dell’eroe sconfitto, costretto all’esilio, che però riesce a tornare in forze e cerca il suo riscatto. Su questa base si innesta l’elemento Daniel Bryan, che non perde il vizio di inserirsi all’ultimo respiro nel Main Event di Wrestlemania, dopo la sua magnifica cavalcata al titolo massimo nella storica trentesima edizione.
Ognuno di questi personaggi ha qualcosa da raccontare, uno scopo da raggiungere, e la vittoria di chiunque in questo match offrirebbe al pubblico un emozione diversa. Bellissimo ed emozionante anche il fatto che tutti e tre gli uomini coinvolti abbiano dovuto affrontare gravi problemi di salute nella loro carriera, ma si sono poi sempre ripresi e ora sono lì pronti a combattere sul ring l’ennesima battaglia.
Così, il primo ingrediente è servito: Daniel Bryan vs Roman Reigns vs Edge è il match di cartello che, da solo, vende l’evento.

Wrestlemania farà da palcoscenico a quello che probabilmente sarà il capitolo conclusivo della faida tra Randy Orton e “The Fiend” Bray Wyatt. Ormai i due continuano questa lotta, soprattutto psicologica, da mesi e ce ne hanno fatte vedere di tutti i colori, con Orton che è arrivato addirittura a dare fuoco al mostro. Mostro che, come da tradizione dei migliori film horror, risorge dalle fiamme e continua a dare la caccia alla sua preda.
Non sappiamo ancora se questo sarà un match a stipulazione speciale o meno, anche se in molti sperano di vedere un firefly fun house match sullo stampo di quello dell’anno scorso con protagonisti Wyatt e John Cena. I presupposti ci sarebbero tutti, ma la WWE e Bray potrebbero anche decidere di sorprenderci ancora una volta tutti , proponendo qualcosa di innovativo e fuori dagli schemi. Comunque sia, lo spettacolo è assicurato e il match di Mania sarà la ciliegina su una torta composta da strati e strati di narrazione ben fatta.
Un altro ingrediente si unisce allora alla nostra ricetta: il match dalla narrazione intrattenente e capace di stimolare la curiosità del pubblico, anche generalista.

A questo punto, solo altri due fattori sono necessari affinché si possa dire che la card di Wrestlemania sia all’altezza e completa.
Il primo è la presenza di un match capace di attirare le folle, tenendo incollato allo schermo anche il ragazzo o la ragazza non abituati a vedere il prodotto, ma che vedono Wrestlemania attratti da un personaggio famoso. Questo ruolo, quest’anno, è ricoperto da Bad Bunny. Non bisogna sottovalutare il richiamo che il cantante è in grado di generare: stiamo pur sempre parlando di una star che conta 46 milioni di ascoltatori mensili e le cui canzoni sono spesso in vetta alle classifiche mondiali.  Il suo avversario, The Miz, è inoltre uno dei pochi in grado di far fare bella figura al cantante, grazie soprattutto alle sue doti recitative in ring.

Ultimo ingrediente: un contorno di match interessanti e, possibilmente, avvincenti.
Anche questo è presente nella card di Wrestlemania 37: Samy Zayn affronterà Kevin Owens e, seppur non ci sia stata una grande costruzione alle spalle, i due sanno offrire ottimi spettacoli e sono quasi sempre garanzia di qualità. Stesso discorso vale per Asuka e Rhea Rypley. Per chi avesse dubbi sulla debuttante nel main roster: guardate il match dello scorso anno contro Charlotte. Aggiungiamoci poi la contesa interessantissima tra un Cesaro in piena aria di push, forse all’ultima occasione in carriera per poter innalzare il suo status, contro Seth Rollins nella sua decadente gimmick da messia/leader discutibile.

Insomma, la card che ci si presenta ad oggi è ricca e interessante.
Non si avverte la mancanza di leggende, tra l’altro questa critica è abbastanza infondata essendoci Edge nel main event.
Certo, sarà strano forse abituarsi alla mancanza di Undertaker, sempre presente a Wrestlemania negli ultimi decenni.
Certo, il fatto che Triple H non abbia un match potrebbe scioccare qualcuno che adorava vederlo all’opera una volta l’anno proprio durante la serata di Mania.
CERTO, qualcuno potrebbe anche sentire la mancanza di part timer come Goldberg o di icone come John Cena.
Ma, guardando in faccia alla realtà, forse stiamo vivendo il tanto desiderato ricambio generazionale che è logico attendersi. Se vedo la maggior parte dei partecipanti a questa Wrestlemania, vedo una folla di wrestler cresciuti nel vivaio della federazione, NXT, arrivati ormai ai vertici anche del roster principale. Vedo tanta qualità, soprattutto di tecnica sul quadrato.
Vedo, in fondo, quelle che in un futuro nemmeno troppo remoto noi chiameremo leggende, ma che ora siamo ancora troppo ottusi per riconoscere come tali.

BJORK RAJTA: “MANCANO GLI UOMINI COPERTINA”

Siamo ormai in pieno periodo della febbre da Wrestlemania. Solitamente si guardano i vecchi classici e ci si carica in vista del più grande show dell’anno.
Per un fan di wrestling, Wrestlemania è uguale al natale. Natale è sempre bello vero? E se questa volta al posto di un maglione e un bel telefonino nuovo, riceveste due maglioni fatti da vostra nonna? Non sarebbe di certo un bell’inizio di natale. Magari poi recuperate col pranzo e la tombolata, ma non si prospetta una bella giornata. Tutto ciò per dirvi che Wrestlemania quest’anno potrebbe rischiare di essere il maglione della nonna.
La card è ancora in aggiornamento ma siamo molto vicini allo show e sono pochi i match da definire. I match di cartello ci sono già e molti altri sono stati annunciati. Wrestlemania 37 coincide con il ritorno dei fan dal vivo e ben 25.000 persone (a serata) saranno al Raymond James Stadium di Tampa Bay per questa edizione. Diversamente dagli altri anni però è tutto molto più strano. Non vi sembra che alcuni match abbiano avuto costruzioni affrettate? Non vi sembra che alcune rivalità potenzialmente iconiche ci abbiano annoiato parecchio?

Personalmente credo si potesse fare molto di più.
Attorno alle cinture femminili la costruzione è stata pari a zero. Sasha e Bianca iniziano ad attaccarsi solo a 3 settimane da Wrestlemania, Asuka non si fa vedere per settimane e al suo rientro la debuttante Rhea Ripley si prende un match titolato per Wrestlemania con zero costruzione. Sarò impaziente perché mancano ancora due settimane ma non credo che con due segmenti possano rendere interessante il tutto. Saranno entrambi dei match spettacolari però nel wrestling le storie contano molto e qui oltre alla classica narrazione della “campionessa contro #1 contender” non c’è nulla. Le cinture di coppia femminili invece stanno toccando livelli mai visti prima. Cambiano di qua e di là, il più delle volte le sfidanti non sono nemmeno un tag team e come se non bastasse nemmeno le campionesse si stanno simpatiche. Abbiamo già un 24/7 title, non ne serve un altro.

Guardando ai match per i titoli mondiali maschili la situazione cambia.
Ci sono, da una parte, grossi nomi e una grande costruzione e ,dall’altra, c’è solo la costruzione. Qui arriva il secondo problema di questa Wrestlemania. I nomi. Roman Reigns ormai è un nome grosso, Bryan anche e, ovviamente, lo è anche Edge. Ciò che hanno costruito è semplicemente perfetto.
A Raw abbiamo Bobby Lashley e Drew McIntyre. Storyline molto interessante e fatta di ben tre cambi di titolo solo due mesi prima di Wrestlemania. Parliamoci chiaro. Bobby è campione per la prima volta ed è campione da veramente poco. Per me non è ancora un nome grosso e per McIntyre stessa cosa. È da un anno nel giro del Main Event, ma deve ancora passare un po’ di tempo intorno a questa scena per attirare l’interesse che avrebbe suscitato un John Cena a Wrestlemania 21. I fan che guardano ogni settimana magari sono contenti di vedere questo incontro (nonostante sia stato fatto nemmeno un anno fa a Backlash…) ma sappiamo bene che il Grandaddy Of Them All deve attirare il grande pubblico e se il main event della prima serata è questo, credo che il pubblico non verrà attirato nello stesso modo con il quale, invece, si catapulterebbe davanti alla TV nel caso di un match di Lesnar, Cena o Triple H.
Potreste controbattere: “Nel 2021 servono ancora loro? Non si possono utilizzare le superstar che si fanno il mazzo tutto l’anno?”. Ovviamente, ma è proprio per colpa della WWE che in molti fanno fatica a costruirsi e quindi ad avere il nome grosso da poter trascinare il grande pubblico. Se ogni volta si fanno tornare Lesnar o Goldberg e gli si consegna la cintura mondiale, avremo bisogno di loro anche ad 80 anni. Per quanto si possa odiare questo procedimento, avete idea di quanta polvere viene tirata su con un ritorno di Goldberg? La card di quest’anno è debole. La gestione di AJ Styles a cui viene dato un match contro il New Day con Omos come compagno di coppia, altri match non titolati campati per aria nelle ultime settimane e nessun grande match. Il grande pubblico potrebbe davvero attirarlo solo Bad Bunny.

Non dimentichiamoci Orton.
Il Legend Killer rappresenterà proprio le leggende nell’anno di carenza di queste. Potremmo avere degli incontri spettacolari, non lo metto in dubbio, ma manca davvero la gente da poster (difatti nel poster ci è finito Bad Bunny) e questo succede perché non si ha più voglia di costruire la gente da poster. “e allora che fai, non guardi Wrestlemania?”. La guarderò come guarderò le due serate di NXT, come ho visto in live tutti i PPV fino ad ora e come ho fatto anche per i PPV della All Elite. Amo questo sport e questa disciplina e molto difficilmente mi perdo uno show, però la card di quest’anno promette soltanto un buon evento e Wrestlemania non è un buon evento. Wrestlemania è l’evento dell’anno. Me lo godrò comunque e spero di venire smentito. Fatemi sapere la vostra.

 

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