martedì, Aprile 23, 2024
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Il suo personaggio ha aiutato AJ Lee con la sua malattia

L’ex Superstar e Divas champion WWE AJ Lee, assieme a Marty DeRosa ed altre persone, ha parlato di come si convive con una malattia mentale per il Chicago Magazine. Questo fa parte del loro progetto per la settimana per la sensibilizzazione per le malattie mentali.

Di seguito la trascrizione riguardante l’intervista di AJ:

La prima volta che le è stata diagnosticata la malattia mentale: “Era una diagnosi ma allo stesso tempo è stato liberatorio, ricevere considerazione dal mondo. Ricevere una risposta mi ha fatto capire che non c’era nulla di sbagliato in me. Dovevo solo lavorarci su un po’ più duramente.”

Nascondere la malattia: “Avevo paura di dire alle persone che ero bipolare. Non l’ho detto a nessuno fino a quando non ho iniziato con il wrestling. E la cosa ironica è che il mio personaggio in televisione era definito ‘pazzo’. Il mio personaggio doveva essere instabile, fuori di testa. In un certo senso era come se non lo stessi nascondendo affatto. I fan adoravano il mio personaggio proprio per quel motivo. Hanno accolto la sua pazzia. Mi hanno insegnato che quando metti in mostra i tuoi difetti, le persone li sanno accettare, perdonare ed amare.”

Convivere con la “vergogna”: “Ho notato che era vista molto più che come una ‘vergogna’ nella comunità ispanica. Non avevamo molti soldi. Non avevamo molte risorse e quindi non me ne lamentavo e basta.”

Rivelare la malattia mentale: “Prima che uscisse il mio libro, avevo scritto un saggio sul rivelare la bipolarità. Mi è uscito il mio primo capello bianco quel giorno. Ero incredibilmente stressata su come dirlo al mondo. Sono stata supportata, non solo dalle persone su cui potevo contare e che erano fiere di me, ma anche da molte altre persone che si sono sentite meglio dicendomi che anche loro ne soffrivano.”

Usare le parole giuste: “La parola ‘pazza’ viene usata in maniera offensiva e le persone hanno paura ad usarla. Io l’ho usata per scherzo durante la mia vita e le persone si sono offese immediatamente. Vorrei poterle togliere quel potere. Quando prendi qualcosa e lo indossi come una medaglia al valore, non può essere più usata contro di te per ferirti.”

L’importanza delle conversazioni normali: “Se non è successo a te, potrebbe succedere a qualcuno che conosci. Potrebbe essere qualcuno a cui vuoi bene. Dobbiamo istruirci e far sapere alle persone che soffrono che non sono da sole.”

FONTE: DIVA-DIRT.COM

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