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THE DEBATE: Hell In A Cell 2019

Salve amici di Spazio Wrestling e ben ritrovati con un nuovo numero del The Debate. Oggi io e un membro del nostro sito, Marco Tonsino, analizzeremo l’ultimo PPV targato WWE, Hell In A Cell. Senza perderci in chiacchiere, cominciamo subito:

TOP MATCH: (Nicola)

Il match iniziale di Hell In A Cell, che ha visto Becky Lynch e Sasha Banks affrontarsi all’interno della cella infernale, è stato senza ombra di dubbio l’incontro migliore della serata. Le due ci avevano deliziato già a Clash Of Champions lo scorso mese (non dimentichiamoci anche di cosa fecero qualche anno fa ad NXT) e questa notte, probabilmente, sono riuscite a fare anche meglio. Sasha e Becky hanno dimostrato di avere un’ottima alchimia fra loro, ma non solo: nel corso del match ci hanno regalato una serie di spot davvero belli, utilizzando tutti i vari oggetti presenti all’interno della gabbia. Solitamente in questi tipi di incontri, seppur belli, ci sono alcuni momenti morti, ma The Man e The Boss non si sono concesse un attimo di pausa. Che dire, complimenti a tutte e due. Piccolo appunto sulla vittoria di Becky: non era meglio dare il titolo a Sasha e spostare la Lynch a Smackdown, d’altronde ha inaugurato il debutto dello show blu su FOX. O mi sbaglio? Una sottigliezza da segnalare, ma ciò non toglie affatto l’ottimo lavoro svolto da entrambe le ragazze.

TOP MATCH: (Marco)

Becky Lynch vs Sasha Banks. L’incontro della serata senza se e senza ma. Hanno dato tutto, preso colpi durissimi e rischi a non finire. Il match è rimasto sempre in bilico fino alla fine, senza mai avere la sensazione di sapere chi avrebbe vinto. Nelle stipulazioni speciali le donne a differenza degli uomini non possono permettersi il lusso di sbagliare e di tirare il freno a mano, per poi deludere. Sasha e Becky partono, continuano e finiscono col botto. Hanno dimostrato di avere le pa*** più di 20 uomini sommati insieme. In questi match così intensi nessuno/a dovrebbe mai uscirne sconfitta.

FLOP MATCH: (Nicola)

Attendevo impaziente il Main Event di Hell In A Cell, ma avrei fatto meglio a non crearmi grandissime aspettative. La WWE si è tirata un enorme macigno addosso proponendo un finale confusionario in occasione dell’Hell In A Cell match fra Seth Rollins e Bray Wyatt. I fan presenti all’arena hanno umiliato la federazione, intonando dei cori piuttosto spiacevoli, uno fra tutti in riferimento alla AEW. Facciamo, però, chiarezza partendo dalle cose positive: le entrate di entrambi gli atleti, l’atmosfera in cui si è disputato l’incontro (una sorta di luce rossa sul ring, come se ci trovassimo in un film horror) e il lottato lo ritengo in parte abbastanza sufficiente. Il resto possiamo definirlo spazzatura, mi spiego: innanzitutto questo nuovo personaggio di Bray Wyatt non occorreva mandarlo per il titolo universale così presto, poi che fai? Nonostante il gran tifo del pubblico, il match termina in squalifica o che altro si sono inventati, poco importa. Come detto in precedenza, la WWE si è fatta del male da sola. Da questo match hanno distrutto un botto di cose: la credibilità di Bray Wyatt, la credibilità del Curb Stomp, la credibilità del Pedigree, la credibilità di Seth Rollins e il senso dell’Hell In A Cell match. Che altro possiamo aggiungere. Sono allibito, non per il lottato, ma per le scelte prese dal Team Booking.

FLOP MATCH: (Marco)

Diversi match non mi hanno particolarmente colpito. Ali vs Orton, una noia totale nonostante Ali ci metta l’anima, mentre Orton addormenta come spesso accade la contesa. Il tag team femminile noioso oltre misura da parte di atlete, che generalmente infiammano le platee. The O.C. vs The Viking Raiders e Braun Strowman che senso aveva? Far vedere che Braun sa tirare i pugni come un pugile con lo sfondo sui schermi della sfida di Crown Jewel? E’ un PPV, non uno spot di uno show settimanale.
Chad Gable vs King Corbin un minimo di senso lo aveva, ma a differenza della finale del King of the Ring non è decollato, nonostante l’impegno di entrambi; Gable grandioso epico sul ring e Corbin uno dei pochi veri heel rimasti.  Insomma 4 incontri, tutti da show settimanale mediocre.

TOP MOMENTS: (Nicola)

1) L’abbraccio tra Roman Reigns e Daniel Bryan, al termine del loro incontro, è stato uno dei pochi momenti belli della serata. Il loro match è stato gestito davvero bene, così come d’altronde la storyline dell’ultimo periodo. Bravi anche Erick Rowan e Luke Harper. Tornando all’abbraccio tra Roman e Daniel, siamo sicuri che sia finita qui? Io non credo proprio. Le prossime settimane si prospettano molto interessanti, sotto questo punto di vista.

2) Finalmente Asuka e Kairi Sane hanno vinto i Women’s Tag Team Championship. Le due atlete nipponiche meritano questo e altro: sul ring sono bravissime e con l’aiuto di Paige potrebbero fare molto di più, ovviamente se utilizzate a dovere. Sono davvero contento per la loro vittoria.

3) A livello di stage la WWE si è davvero perfezionata alla grande. Dopo Raw e Smackdown, anche lo stage di Hell In A Cell non ha sfigurato, anzi posso dirvi che mi è piaciuto tantissimo. Belli anche i pyros, all’inizio dello show e durante le entrate delle Superstar.

TOP MOMENTS: (Marco)

1) L’abbraccio finale tra Roman e Daniel Bryan. Il predestinato Roman e The Underdog Daniel uniti in un abbraccio, dopo un bel match duro e combattutissimo contro Rowan e Harper (bravissimi), piu’ forti della leucemia di Roman dei problemi di salute di Daniel che lo costrinsero a ritrarsi. Si può definire epico questo momento. Un esempio per chiunque si arrende davanti alle difficoltà, un esempio per chiunque insegue i suoi sogni contro ogni avversità. Le loro disavventure hanno commosso tutto l’universo WWE, il loro abbraccio finale vale più di mille discorsi.

FLOP MOMENTS: (Nicola)

1) Mi sono sfogato in precedenza, quindi ritengo sia inutile parlarne nuovamente. Comunque, mi riferisco all’andazzo e alle scelte prese dalla WWE nel corso del Main Event, che ha visto Seth Rollins mantenere per KO tecnico lo Universal Championship ai danni di Bray Wyatt. Delusione totale.

2) 2-3 ore prima dell’inizio di Hell In A Cell, la card presentava soltanto 4 match. Tuttavia, la WWE ha deciso di riempire la programmazione dello show con degli incontri che, a mio modo di vedere, rappresentavano una classica puntata di Raw o Smackdown. Tutto questo può anche starci, ma un minimo di logica la pretendo: perché lasciare fuori Shinsuke Nakamura e il titolo intercontinentale, i Revival e i titoli di coppia di Smackdown, Robert Roode & Dolph Ziggler e i titoli di coppia di Raw, Aleister Black, Buddy Murphy, Samoa Joe, Drew McIntyre (ripresosi dall’infortunio), Cedric Alexander, Ricochet e tanti altri?  Saremo ripetitivi, ma la storia però non cambia mai.

FLOP MOMENTS: (Marco)

1) Un Main Event che definire senza senso è un offesa all’educazione perché per una schifezza simile dovrebbero pagarci per guardarla e non essere noi a  pagare per stare davanti allo schermo. Alla fine il pubblico ha ragione ,inneggiava la AEW e cantava “ridateci i soldi indietro”. Seth Rollins sul ring e’ immenso, da sempre il 101% di se stesso ma chi ha scritto il match dovrebbe andare in Antartide a vendere i gelati ai pinguini. Cioè Seth Rollins batte the Beast Brock Lesnar a WM e poi a Summerslam, abbatte Braun Strowman il mostro tra gli umani e poi finisce cosi contro The Fiend? No contest nel main event dentro la gabbia? Ho visto davvero Seth Rollins rifilare botte da orbi a non finire a  quell’ippopotamo che ha 3 mosse 3 in repertorio senza riuscire a buttarlo giu’ e finire senza vincitori e vinti? Per vedere the Fiend resuscitare e poi avere la meglio su Rollins con quel finale schifosamente splatter dopo il gong della campana? Mancanza di coraggio nel prendere una vera decisione e mancanza di rispetto nei confronti del pubblico pagante.

COMMENTO FINALE: (Nicola)

Deluso? Si, e non poco. In un periodo così importante, la WWE non può assolutamente permettersi di sbagliare nulla. Ad Hell In A Cell, però, è accaduto l’esatto contrario. Il PPV, dal punto di vista del lottato è stato abbastanza sufficiente, con i match di Roman e Becky che hanno deliziato i palati, per il resto niente di che, ma comunque godibile. Le scelte del Team Booking, però, andrebbero riviste: aldilà del Main Event, perché distruggere il momentum di Bayley (che da heel comincia a prendermi) e non dare il titolo a Sasha? Adesso chi ci mandi contro Becky? Bah, che si diano una svegliata immediata, perché la concorrente AEW va dritta e spedita.

VOTO: 5.5

COMMENTO FINALE: (Marco)

Un PPV molto deludente. Stupendo il match femminile dentro la gabbia, bello duro e tosto il Tornado Tag Team match. Bello anche l’incontro tra Charlotte e Bayley, se non fosse che si era reduci da 4 incontri consecutivi al limite del soporifero messi come riempitivo,  per godersi in pieno la loro bella sfida dovevamo prima farci una flebo di caffè molto forte. Tanta, troppa noia e un Main Event che i writers dovrebbero cambiare pusher, visto l’effetto allucinogeno che hanno avuto mentre pensavano al match. Pensare è un offesa alla parola pensiero in questo caso. Leggo su pagine USA che molti utenti stanno pubblicando foto che li mostrano a cancellare la sottoscrizione al network WWE. Tristezza sconforto e delusione totale. Partenza a razzo e dopo tanta noia finale. Quello che più mi urta è che gli atleti, i quali rischiano ogni volta che vanno sul ring, si beccano i fischi per le decisioni scellerate prese dentro gli uffici da persone che sono al telefono con gli sceicchi arabi e i produttori di FOX, dimenticandosi del pubblico pagante.

VOTO: 4

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