Ben ritrovati amici e amiche di Spazio Wrestling, io sono Marco Macrì e oggi vi farò compagnia col WE THE PEOPLE, rubrica che cerca di rispondere ai temi più caldi in casa WWE. E oggi non poteva non essere il Superstars Shake-up il tema caldo della settimana. La domanda che tutti noi fan ci poniamo è semplice, chi ha guadagnato di più dallo Shake-up 2018 Raw oppure Smackdown?. Cercheranno di rispondere Gianni pro Raw mentre Marco sarà schierato dalla parte di Smackdown, quindi passiamo subito ai “fatti”:
GIANNI PRO RAW
Partiamo dal presupposto che entrambi i main roster WWE si sono notevolmente rafforzati da questo Shake-up, soprattutto grazie agli innesti da NXT, ormai molto più di un territorio di sviluppo.
Dallo show giallo Raw ha ottenuto innanzitutto No Way Jose, personaggio ancora tutto da costruire, ma che potrebbe ritagliarsi uno spazio importante soprattutto nel pubblico più giovane. L’innesto più interessante è però quello dell’ex NXT Champion Drew McIntyre, tornato con l’obiettivo di migliorare quanto fatto nel suo primo trascorso in WWE, e che ha subito instaurato un certo feeling con Dolph Ziggler, in quella che potrebbe diventare una stable molto interessante.
E a proposito di team, il roster di Raw è uscito dallo Shake-Up totalmente rivoluzionato, con Sheamus e Cesaro “emigrati” a SmackDown LIVE, e con l’arrivo dei Authors Of Pain, che rappresentano in futuro della categoria, insieme ai Revival e all’inedito duo composto da Matt Hardy e Bray Wyatt.
Ciò che però mi fa pensare ad un Raw molto rafforzato, sono le introduzioni di figure come Bobby Roode e Baron Corbin, bloccati a SmackDown per via magari della grande ombra di un personaggio come AJ Styles, che ha in un certo senso bloccato l’ascesa dell’ex campione degli Stati Uniti e dell’ex Money In The Bank, indubbiamente tra i più talentuosi, e che ora potrebbero trovare più spazio. Certo, la corsa al titolo universale non sarà facile, neanche per il regno successivo a quello di Brock Lesnar, ma la loro presenza mi fa sognare match dalle grandi aspettative contro i vari Dean Ambrose, Finn Balor, Roman Reigns e molti altri, rendendo più amplia la scelta, fino ad ora limitata quasi solamente a Samoa Joe o Braun Strowman, mentre il clamoroso ritorno di Bobby Lashley ha lasciato i fan a bocca aperta.
Un discorso diverso va fatto invece per Jinder Mahal. L’indiano è passato nel 2017 da essere un jobber a Raw a diventare campione WWE a SmackDown, ma una volta tornato nello show rosso ha subito perso la cintura US. Spero davvero che il (misero) lavoro di costruzione del personaggio non vada gettato completamente alle ortiche.
Attualmente la storyline principale, o comunque una delle principali, è quella relativa al licenziamento da SmackDown di Sami Zayn e Kevin Owens, passati ovviamente dall’altra parte del Main Roster. Ok, è una situazione in evoluzione, ma dagli scenari molto interessanti.
Passando alla divisione femminile, Absolution e Riott Squad si sono sostanzialmente invertite i ruoli, ma dopo l’addio di Paige è ovvio che Ruby e compagne nutrano maggior interesse e possibilità di imporsi da top heel, sopperendo alla partenza di Asuka.
In conclusione, i roster si sono rafforzati entrambi, soprattutto nella sezione tag, equivalendosi sostanzialmente anche nella divisione femminile, ma se devo dare una preferenza, la do sicuramente a Raw.
Immaginiamo una potenziale top card di un PPV medio. A SmackDown abbiamo AJ Styles, Daniel Bryan, Randy Orton, Shinsuke Nakamura e Samoa Joe che potrebbero giocarsi posti importanti al ridosso del main event, ma poi? Charlotte e Asuka non potranno farsi la guerra in eterno, e appare evidente la supremazia delle due su tutte le altre atlete del roster, mentre per quanto riguarda Raw abbiamo una serie di combinazioni quasi infinite, grazie ad un talento medio molto più elevato, che coinvolge Sami Zayn, Kevin Owens, Dean Ambrose, Seth Rollins, Bobby Lashley, Finn Balor, Roman Reigns, Braun Strowman, e la lista va avanti!
Certo, SmackDown può finalmente risollevarsi dopo alcuni mesi un po’ sottotono, ma prevedo che dopo un periodo di massimo qualitativo, lo show blu entrerà nuovamente nella parte calante del ciclo, al contrario della sua controparte.
MARCO PRO SMACKDOWN
Non ho dubbi al riguardo, SmackDown Live si è avvantaggiato rispetto a Raw con lo Shake-up. Nel wrestling la matematica vale meno di nulla e, coi se e coi ma non si va da nessuna parte. La storia di Jinder Mahal dimostra, che l’ultimo dei low-carder se messo in condizioni a malapena accettabili ( la gimmick dello straniero che odia gli USA e’ ormai trita e ritrita) e’ in grado di trascinare le arene, in questo caso fino al punto di essere votato come personaggio più odiato del 2017, arrivando a vincere il titolo massimo e a tenerlo per oltre 6 mesi.
Quindi io parto dal presupposto che chiunque e’ in grado di sfondare e “spaccare” se messo in condizioni di partenza minimamente accettabili. Però, allo stesso tempo non prevedendo il futuro ragiono su quello che hanno fatto le Superstars fino ad oggi. Se arriverà un nuovo/a Mahal sarò ben felice di dire che essermi sbagliato oggi e ben felice di divertirmi come faccio col Modern Maharaja.
Dividerò le Superstars in tre categorie : maschili, femminili e tag team.
Nella categoria tag team il divario e’ abissale. Smackdown ha un vantaggio incolmabile e per notarlo basterebbe dire che schiera The Bar, The Usos e New Day, ovvero i tre tag team più forti e vincenti da un po’ di anni a questa parte. Se sommassimo i titoli vinti da queste tre squadre superereremmo tutto il roster tag team messo insieme.
Gli attuali campioni tag team di SD, The Bludgeon Brothers li ricordo qualche anno fa in un match titolato contro gli Usos. Persero, ma già allora dimostrarono quanto sono bravi e forti. Gli infortuni e le storyline li hanno tenuti ai margini, ma Arper e Rowan possono tenere il ring a lungo sempre che gli avversari non scappino prima. I SAnitY sono neopromossi nel main roster ma sono capitanati e guidati da Eric Young, un veterano di indubbie qualità che con la sua esperienza può guidare il team in ogni direzione. Forti, brutti e dannatamente bravi, con dei personaggi tosti. Gallows e Anderson invece e’ in caduta libera da un anno ormai.
A Raw Ci sarebbero i Revival, fermati da due gravi infortuni per quasi un anno, uno dei migliori tag team in assoluto per bravura e personaggi, massacrati da storyline poco importanti e relegati a comprimari. I Breezango, sinsono rivelati un ottimo modo per distruggere due wrestler di bravura eccelsa come Fandango e Tyler Breeze e renderli credibili sarà dura come per i nuovi arrivati da SD, The Ascension. Detengono il quarto regno da campioni in assoluto a NXT dove spaccavano di brutto. Massacrati da un booking “infame” e quasi nel dimenticatoio . Per Rhyno e Heath Slater stessa sorte o quasi, da primo tag team campione a SD a comprimari. I contendenti ai titoli di Raw in quel di Jedda, Matt Hardy e Bray Wyatt sono due personaggi forti, probabilmente vinceranno anche il titolo, ma non li vedo a lungo termine. Hardy ha 45 anni ed è fisicamente provato da mille battaglie. Massimo rispetto per Matt senza ombra di dubbio, ma è visibile ad ogni sua apparizione quanto sia segnato solo a vederlo camminare.
Kevin Owens e Sami Zayn potrebbero asfaltare tutta la divisione tag team a Raw, mi piacerebbe molto, ma ancora non si è capito se continueranno ad essere due lottatori che inseguono il titolo singolo aiutandosi al bisogno e tradendosi quando serve, rubando, imbrogliando come loro sanno fare, oppure se potrebbero lottare in team. Colmerebbero una parte del gap che Raw ha nei confronti di Smackdown con la categoria tag team.
Dolph Ziggler e Drew McIntire? Il discorso è lo stesso, non si capisce se saranno una vera squadra o due alleati in caso di necessità. L’agilità di Ziggler e la forza di McIntyre potrebbero farne un gran team e la voglia di riscossa di Drew insieme all’epica che Ziggler sa mettere “on ring” come pochissimi altri, potrebbero dare grandi soddisfazioni.
The AOP, freschi arrivati da NXT, sono grossi come piace a McMahon, brutti, cattivi, forti e anche bravi. Sono molto giovani e vedendoli live si nota qualche momento di inesperienza dove non sanno bene dove andare e cosa fare.
Nella migliore delle ipotesi Raw potrebbe colmare in parte lo svantaggio ma non del tutto.
Divisione femminile, molto più equilibrata tra i due roster, forse l’unica dove Raw possa superare di poco SD. A Raw la presenza annunciata in modo permanente di Ronda Rousey ha un peso importante, ancora di più ora che è affiancata da Natalya, una delle veterane del circuito che aiuterà Ronda con la sua esperienza a crescere in tutto quello che non è prettamente fisico, cioè promo , scelte di tempo, ecc. Smackdown pareggia subito il colpo con l’arrivo di Asuka, creando il binomio Asuka-Charlotte Flair, le vere vincitrici insieme a Ronda a Wrestlemania34.
Raw ha relegato a comprimarie Sasha Banks e Bailey da mesi ormai come SD ha fatto con Becky Lynch e in parte con Naomi. Come campionessa Nia Jax è molto brava, anche meglio di Carmella, che però è molto più personaggio. La Riott Squad soprattutto grazie a Ruby Riott, è sicuramente superiore all’ Absolutions. The Iconics, duo proveniente da NXT sono talmente odiose come personaggi da pareggiare il conto con Alexa Bliss e Mickie James. Qui siamo ad un pareggio ma se sommassi la presenza di Paige come GM di Smackdown potrei ripensarci.
Per la divisione maschile, ripartiamo dal discorso fatto coi tag team, dai dubbi riguardanti l’impiego di Owens, Zayn, Ziggler e McIntyre. Esattamente come in tag team, in singolo possono fare una differenza notevole. L’arrivo di Mahal garantisce tonnellate di fischi, arrabbiature di ogni genere da parte del pubblico che non vede il momento di vederlo preso a legnate. Bobby Roode sarebbe un heel fantastico dato che fa dei promo spettacolari. Ma ora è un face e non fa la differenza. Bobby Lashley ancora non si capisce che strada prenderà e Baron Corbin ancora non fa la differenza che ci si aspetta da lui. Seth Rollins sta vivendo il suo momento migliore dal rientro dopo l’infortunio, così come il bravissimo Finn Balor. Braun Strowman è forse il più over in assoluto col pubblico, ma il problema a Raw è la mancanza di chance titolate, con la cintura in ostaggio di Lesnar che in un anno ha presenziato circa 120 minuti in televisione. E in seguito sembra che la cintura tornerà intorno alla vita di Roman Reigns. Mezzo roster maschile a girare a vuoto perché la cintura è intoccabile.
A SD Daniel Bryan è tornato a lottare e vale almeno cinque punti di vantaggio. Samoa Joe al rientro da un infortunio è una certezza sia sul ring sia coi promo, di cui alcuni meriterebbero un oscar. Forte e agile nello stesso tempo, un mostro di tecnica, può fare la differenza, come potrebbe farla Rusev. Il pubblico lo acclama, è un cavallo di razza programmato per fare il somaro. Jeff Hardy anche lui al rientro è garanzia di divertimento e spettacolo puro. Nonostante sia,come il fratello Matt, provato fisicamente sa ancora far saltare il pubblico dalle sedie.
Il nuovo arrivato Andrade “Cien” Almas con la manager Zelina Vega a NXT ha fatto una progressione di incontri stellari. A dir poco è bravissimo, mentre per quel poco che lo abbiamo visto in singolare Big Cass non ha dimostrato molto. Randy Orton è un senatore, mentre Nakamura osannato da molti forse ora in versione heel potrà dare quel qualcosa in più che è mancato finora. Un altro grande arrivo è The Miz . Sul ring non è certo il migliore ma al microfono non teme confronti con nessuno, e quando ha avversari tecnici come Ziggler,Rollins, Balor o il suo già annunciato avversario Daniel Bryan che trainano la parte tecnica sul ring, il suo ruolo calza alla perfezione e comunque per quanto conservativo sul ring in fase offensiva, le botte quando è ora se le prende sempre tutte. Il pubblico non vede l’ora di vederlo preso a calci da Bryan YES YES YES!
A SD c’è un vero campione di straordinaria bravura, AJ Styles, e diversi uomini della divisione tag team hanno lottato in singolo. Cesaro,Seamus, Big E, Kofi Kingston e anche Eric Young e Killian Dain dei SAnitY hanno avuto ottime prestazioni in singolo. Numericamente il roster di SD è inferiore ma il rientro di Bryan sul ring e i nuovi arrivi sopperiscono ampiamente alle partenze importanti portando anche un leggero vantaggio allo show blu.
La mia opinione è che questo rimescolamento dei roster sia stato studiato per tentare di creare qualcosa di buono a Raw ma senza mettere in dubbio la cintura del titolo Universale, quindi con personaggi più heel noti per lamentarsi ,arrabbiarsi, sentirsi truffati e derubati delle meritate possibilità’, mentre SD rimane la terra delle opportunità dove chiunque abbia le capacità puo’ andare a guadagnarsi un incontro titolato, e i nuovi arrivi calzano a pennello in questo scenario. Anche a Raw sono perfetti ma la differenza di opportunità e di scenari premia di più SD perché gli atleti sono tutti reduci da infortuni esclusi Miz e Almas, tutti appena rientrati, arrabbiati e affamati. La loro voglia di rifarsi farà la differenza.
SD ha guadagnato molto rispetto a Raw nella divisione Tag Team, in sostanziale pareggio la divisione femminile, e in leggero vantaggio nella divisione maschile su Raw per la tipologia dei nuovi arrivi. Non ci resta che goderci gli spettacoli, possibilmente in modo legale, magari in un gruppo di amici che acquistano insieme i programmi e approfittano per divertirsi insieme guardando il wrestling, e avanzano anche i soldi per le birre e i salatini.
Gianni e Marco hanno cercato di rispondere alla domanda che tutti noi ci stiamo ponendo, adesso nei commenti voglio sapere con chi siete d’accordo. Io vi auguro una buona domenica e vi aspetto la prossimo numero del WE THE PEOPLE, ciaooooooo.
Direttore Editoriale di Spazio Wrestling e Tuttowrestling. Da anni nel mondo del wrestling web, con diversi ruoli ricoperti. Nella vita di tutti i giorni, sono responsabile dell’ufficio stampa di OPN ITALIA LAVORO e praticante giornalista presso l’emittente televisiva TELEMIA.