WWE: 5 momenti che hanno minato la credibilità della Women’s Revolution

Nell’era della Women’s Revolution è normale vedere nei main event degli show televisivi e dei pay per view incontri fra Superstars femminili. Nonostante ciò la divisione femminile non sta godendo di una buona gestione della WWE mettendo in luce negli ultimi mesi l’incapacità della compagnia di gestire i loro talenti.

Sportskeeda vi propone 5 momenti che hanno minato la credibilità della Women’s Revolution

#5 Dana Brooke

Dana Brooke è passata dall’essere la lacchè di Charlotte alla segretaria in abiti succinti del Titus Worlwide in un ruolo non dissimile da quello che interpretava nei primi anni 2000 Stacy Keibler. Se è vero che la Brooke aveva bisogno di reinventarsi dopo essere stata divisa dalla Regina della WWE è anche vero che una gimmick così piena di stereotipi sessisti cozza molto con la nuova politica della compagnia di Stamford.

#4 Menzionare il suicidio del fratello di Charlotte Flair

Durante la rivalità fra Charlotte Flair e Paige quest’ultima ha citato il suicidio commesso dal fratello di Charlotte durante la firma del contratto per il loro match . L’idea della WWE era di rendere Paige un personaggio detestabile in maniera tale che venisse tifata la figlia del Nature Boy. L’obiettivo della compagnia è stato sicuramente raggiunto ma in un modo decisamente controverso e sopra le righe sopratutto per la PG Era utilizzando un’argomento decisamente delicato e completamente estraneo alla faida fra le due Superstars.

#3 Primo Money in the Bank femminile

Il primo Money in the Bank femminile è stato un completo disastro. Nono solo la vincitrice, Carmella, non era assolutamente pronta ad ascendere al top della divisione femminile di Smackdown ma il finale del match è stato una vera umiliazione per il wrestling femminile. James Ellsworth infatti ha staccato la valigetta per la sua assistita; non c’è bisogno di spiegare quanto sia sbagliato questo finale dove un uomo si inserisce in un match femminile che è anche il primo del suo genere. L’incontro è stato anche deludente e il finale controverso ha portato ad un rematch che si disputò a Smackdown dove Carmella di confermò vincitrice in una contesa altrettanto dimenticabile.

#2 Donne escluse da The Greatest Royal Rumble

L’evento che si è tenuto ad aprile in Arabia Saudita ha visto l’esclusione dalla card della divisione femminile, un esclusione dovuta alla politica dello stato islamico nei confronti delle donne. Secondo molti fan la WWE avrebbe dovuto rinunciare a dar vita a questo evento che non permetteva a tutto il roster di esibirsi. Ancora più discutibile la decisione della compagnia di annunciare Evolution, il primo pay per view tutto al femminile, dopo i rumors che si sono diffusi sul web riguardanti possibile nuovo evento in Arabia Saudita.

#1 L’apparizione di Ronda Rousey alla Royal Rumble

Ronda Rousey è apparsa dopo la prima Women’s Royal Rumble interrompendo Asuka che dopo aver vinto la rissa reale stava per scegliere la campionessa che avrebbe sfidato a Wrestlemania. L’apparizione della Rousey ha tolto le attenzioni del pubblico sulla vincitrice della prima Rumble femminile, un evento storico, concentrandole su una Superstars appena arrivata in WWE  e che non ha preso parte alla contesa.

Fonte: SPORTSKEEDA.COM

Simone Franceschetti