giovedì, Marzo 28, 2024
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WWE: 5 Wrestler che dovrebbero essere nella Hall Of Fame (FOTO)

La WWE Hall of Fame è ricca di un gran numero di ex campioni non solo della WWE, ma di promozioni di tutto il mondo. Fin dal principio ci sono stati molti wrestler indotti nell’arca della gloria che i fan non pensavano avessero mai avuto più a che fare con la WWE.

Che sia Bruno Sammartino, Bret Hart o The Ultimate Warrior, è diventato più importante per tutti lasciarsi il passato alle spalle e guardare le cose da un altro punto di vista, rendendo immortali le carriere di tanti grandi talenti.

L’unica critica fatta alla Hall of Fame è che non sono stati indotti uomini e donne che hanno fatto faville al di fuori della WWE. Dovrebbe essere un punto cruciale il riconoscere i meriti ai vari fondatori e creatori, riconoscere il valore di queste grandi carriere e persone.

Chi dovrebbe entrare nella Hall of Fame e chi la WWE introdurrà prima o poi? Ecco cinque inaspettati Hall of Famer che potremmo vedere in futuro.

5. DAVEY BOY SMITH

In quanto ex campione di coppia, ex campione Intercontinentale ed ex campione Hardcore, Davey Boy Smith è uno di quelli che merita di più di essere indotto nella Hall of Fame. Arrivò in WWE assieme a suo cugino Tommy Billington, dando vita ai The British Bulldogs.

Dopo aver lasciato la compagnia e poi essere tornato, ha conquistato diversi titoli, e per questo rimane un mistero la sua assenza nella Hall of Fame.

La sua assenza, quando invece membri della sua famiglia come Bret Hart ci sono, non è passata inosservata. Addirittura è stata iniziata una petizione qualche anno fa, e che è ancora in circolazione, per avere Smith nella Hall of Fame. E il numero di firme aumenta ogni giorno che passa.

L’eredità di Smith al giorno d’oggi vive attraverso suo figlio, Harry Smith, che lotta in Giappone.

4. OWEN HART

Era il King of the Harts e il Black Hart ma, purtroppo, il fratello più piccolo di Bret Hart non è stato ancora indotto nella Hall of Fame.

I fan forse non lo sanno, ma la vedova Martha Hart non vuole che suo marito venga indotto e infatti non ha dato l’approvazione per la vendita e produzione di qualsiasi tipo di merchandise, soprattutto DVD, inerenti a Owen. La biografia scritta su Owen non è stata nemmeno approvata da lei e non ha ricevuto nemmeno il suo sostegno.

La sua tragica morte ha cambiato totalmente l’approccio della WWE agli stunt come quello che ha posto fine alla sua vita, visto che sono stati tutti eliminati. L’assenza di Owen nella Hall of Fame è una vergogna, anche se comunque il volere di sua moglie deve essere rispettato.

I fan possono comunque sperare che con il dovuto supporto e il crescente riconoscimento mostrato alla carriera di Owen, Martha possa cambiare idea e approvare a sua induzione.

3. IVAN KOLOFF

L’induzione di “The Russian Bear” Ivan Koloff è solo questione di tempo. Recentemente passato a miglior vita, con grande dispiacere dei fan, è sconcertante che non sia stato ancora indotto.

Per chi non lo sapesse, Koloff è stato colui che ha posto fine allo storico regno di otto anni campione WWE di Bruno Sammartino. Seppur Koloff abbia poi perso il titolo dopo poco tempo contro Pedro Morales, aver messo fine a questo regno è stato il suo traguardo più grande.

E’ un peccato che la sua induzione avverrà dopo la sua morte, sarebbe dovuta avvenire molto prima. Durante la sua carriera, durata oltre quaranta anni, Ivan Koloff ha conquistato diversi titoli nel Nord America, incluso l’NWA Mid-Atlantic Heavyweight in quattro differenti occasioni.

Verso la fine della sua carriera è stato manager del team conosciuto come The Russians, formato da Nikita Koloff e Krusher Krushev.

2. JIM CROCKETT JR.

Prima della grande e rapida espansione del wrestling negli anni ’80 negli stati nel nord, Crockett sfornava un gran numero di talenti negli stati del sud.

Crockett rilevò la promozione di suo padre, Jim Sr, e dal 1973 al 1988 la Jim Crockett Promotions fu affiliata con la National Wrestling Alliance, operando nelle regioni della parte atlantica degli Stati Uniti. Crockett è stato anche per tre volte presidente della NWA.

Vantò un roster di grandi talent, come Sting, Ric Flair, Dusty Rhodes, Lex Luger, Nikita Koloff e Magnum TA. Fu conosciuto per aver fondato la compagnia che venne a lungo considerata come la degna rivale della WWF.

La promozione venne poi venduta a Ted Turner e poi rinominata WCW, mentre lui rimase presidente della NWA. L’induzione di Crockett nella Hall of Fame WWE potrebbe avvenire prima o poi, poiché il suo ruolo nell’iniziale evoluzione della WCW è innegabile.

1. STEINER BROTHERS

Rick e Scott Steiner furono uno dei migliori tag team in WWE, in WCW e nel mondo. Il loro look si è evoluto negli anni, partendo con quello da lottatori del college fino a quello un po’ più punk. Scott poi diventò il Big Bad Booty Daddy, Big Poppa Pump.

Durante gli anni passati insieme gli Steiner conquistarono i titoli di coppia sia in WCW che in WWE. Dopo essersi divisi ottennero anche successi individuali, con Rick che diventò campione televisivo e Scott che conquistò il titolo televisivo, quello degli Stati Uniti e quello mondiale.

Mentre la carriera di Rick arrivò ad una fine e lui iniziò a porsi nuovi obiettivi, quella di Scott è rimasta illustre, apparendo in interviste e in diversi programmi legati al wrestling.

La possibilità di una loro induzione ora come ora sembra bassa, non è detto che non accadrà. Spesso il tempo guarisce le ferite, e con un po’ di pazienza potrebbero ritornare a lavorare in qualche modo con la WWE.

FONTE: SPORTSKEEDA

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