domenica 22 Dicembre 2024
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WWE: Alexa Bliss intervistata in merito ad “Unleash Your Warrior”
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Uno dei più grandi eventi di questa settimana, a RAW e Smackdown, non ha nulla a che vedere con entrate ad effetto e sbalorditive mosse finali.

Durante entrambi i programmi, Dana Warrior, la vedova del leggendario “The Ultimate Warrior”, wrestler entrato a far parte della Hall of Fame, ha annunciato l’inizio della campagna “Unleash Your Warrior” per la prevenzione del cancro al seno, patrocinata dalla WWE in collaborazione con Susan G. Jomen, accanto alla divisione donne della WWE.
In accordo con Dana Earrior, l’idea dietro alla campagna è quella di incoraggiare le persone a combattere il cancro al seno seguendo il mantra di Ultimate Warrior, ovvero “Be strong, act bold, and always believe”.

Durante ognuno dei programmi, Dana Warrior ha presentato con orgoglio tre donne che hanno sconfitto il cancro al seno (Dianne Primavera. Julie Zaveral e Sherry Goldstein a RAW, Lauren Schwartz, Rochelle McKenzie, and Michelle Segura a Smackdown), consegnando loro tre cinture ad honorem del titolo di WWE Women’s Championship, in onore del loro “Warrior spirit”.

Per il mese di Ottobre, gli eventi WWE avranno Susan G. Komen come parthership del marchio e la corda di mezzo sul ring sarà di colore rosa in onore della prevenzione contro il cancro al seno. In aggiunta, la WWE sta vendendo la t-shirt con il motto “Unleash Your Warrior” sia on line che durante gli spettacoli. I ricavi ovviamente saranno tutti devoluti alla fondazione Komen per la ricerca sul cancro metastatico del seno.
Muscle & Fitness Hers ha avuto modo di intervistare Alexa Bliss, attuale WWE RAW Women’s Champion in merito al suo coinvolgimento nella campagna

“Qual’è stata la tua iniziale reazione in merito alla campagna “Unleash your Warrior” di Susan G. Komen?”

Ho pensato che fosse qualcosa di straordinario, Sai, essere accostati ad una cosa simile… Ne stavo parlando con Dana Warrior. Lei ci ha parlato della maglietta “Unleash Your Warrior” e di come i proventi verranno inviati alla ricerca sul cancro di Susan G. Komen e penso che sia davvero un’idea grandiosa.

So che la campagna è stata promossa da Dana Warrior. Come è stato lavorare con lei a questa iniziativa? Pensi che la filosofia di Ultimate Warrior possa essere un modo per sensibilizzare le coscienze?

Assolutamente. Sai, Dana Warrior è una donna molto forte e una gran motivatrice. E’ sempre stata incredibile ogni volta che ha parlato alla gente, specialmente in merito alla visione della vita di suo marito, che diceva sempre “Credi in ciò che puoi fare e riuscirai a fare qualcosa”. Penso che accostare un pensiero simile alla lotta contro il cancro sia incredibile.

Come stai contribuendo tu in prima persona? Stai incontrando alcune di queste donne che hanno sconfitto il cancro come coloro che sono state presentate a RAW la notte scorsa?

Si, da qualche settimana. Ho incontrato sei donne che hanno sconfitto il cancro. Sai come funziona no? Ci siamo incontrate nel backstage, abbiamo parlato e abbiamo condiviso storie, ci siamo fatte le foto, foto anche divertenti. La notte scorse le abbiamo presentate e abbiamo dato loro cinture personalizzate. E’ stato incredibile e loro sono state davvero felici di riceverle. E’ stato davvero divertente, eccitante e positivo avere queste donne vicino. La loro positività è contagiosa ed è stato bellissimo ascoltare le loro storie e trattarle come le Superstar che sono.

Il tuo personaggio in WWE è mal visto per essere diventato cattivo. Ti piacciono opportunità come queste, che possano darti modo di aiutare il prossimo al di là del personaggio che interpreti? Le persone sono stupite quando incontrano qualcuno che è conosciuto per essere una “Drama Queen” in televisione, nelle vesti di qualcuno che aiuta il prossimo?

Si, io adoro fare qualsiasi cosa al di là del mio personaggio. In televisione io interpreto un personaggio cattivo, ma al di fuori della WWE io sono qualcos’altro. E’ molto divertente anche perchè la WWE in questo modo lascia molto spazio ai fan. Facciamo tantissima beneficienza e far parte di queste iniziative, sapendo di essere considerata una cattiva in televisione, è molto appagante. E’ bellissimo fare tutto questo e aiutare così tante persone, anche perchè è uno dei principi della WWE: non importa che tu sia buono o cattivo, alla fine tutti aiutano chi ne ha bisogno.

Penso che un sacco di persone non abbia ben chiaro quanto faccia la maggior parte della community della WWE. E’ qualcosa che ti aspettavi all’interno del business degli sport di intrattenimento, o è una grandissima sorpresa il rendersi conto di quanto tu stia facendo oltre alla mera performance davanti al pubblico?

In realtà sono rimasta molto sorpresa perchè da fuori davvero non si capisce quanto la WWE faccia per la community.

E’ vero.

Abbiamo “Connor’s Cure”. Lavoriamo con Susan G. Kommen e chiaramente un sacco di volte la WWE non si mette a dichiarare tutto ciò che fa per il prossimo. La WWE fa un sacco di cose senza che la gente lo sappia. E’ davvero incredibile vedere quanto quest’azienda dia indietro alla comunità, aiutata anche dai fan che contribuiscono a quanto viene fatto. Siamo fortunati a far parte di tutto questo.

Il tumore al seno è qualcosa che ti tocca personalmente. Hai avuto familiari o amici colpiti da questa malattia?

Si, la mia bisnonna è morta di tumore al seno. Non l’ho conosciuta personalmente ma penso che questa malattia colpisca tutti in qualche modo. Quando andavo alle superiori c’era una ragazza al secondo anno che si ammalò di tumore al seno.

Oh, accidenti…

Me la ricordo quando ha affrontato tutto questo, e ce l’ha fatta. Sta bene adesso. Il fatto è che ti capita di vedere un estremo e un altro. La mia bisnonna era anziana, quella ragazza aveva quattordici o quindi ci anni quando ha dovuto affrontare la malattia. E’ in quel momento che ti rendi conto che cose come il tumore al seno sono reali, non è una questione di età e chiunque può ammalarsi. Ecco perchè è così importante per Susan G. Komen sensibilizzare le persone per trovare una cura per queste malattie, perchè allo stato attuale di cure non ce ne sono ed è per questo che stiamo provando con così tanta perseveranza a sensibilizzare il prossimo su questo argomento.

Bene. Ci sono un sacco di persone che sono convinte che il tumore al seno sia qualcosa che colpisca in età avanzata. Altre invece si ammalano di tumore al seno in età giovanile. Sembra che questo tipo di campagna oltre che a sensibilizzare le persone su certe cose, sia utile anche a dare alla gente più informazioni.

Assolutamente. E ci sono cose che ho imparato attualmente, da quando abbiamo iniziato a lavorare con Susan G. Komen. Sono rimasta shockata quando ho saputo che oggi, 154.000 persone combattono contro questa malattia negli Stati Uniti.

 

fonte: muscleandfitness.com

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