La WWE è un’entità del pro wrestling a livello globale che esiste ed opera in tutte le forme e modi possibili. È davvero difficile vivere una normale giornata americana senza sentir parlare della WWE e senza percepire la sua influenza sulla società. Tuttavia, sembra che sia in atto una sorta di “Insurrezione” da parte delle federazioni indipendenti, che stanno oggettivamente attirando l’interesse del pubblico.
Premettiamo subito che queste parole non mirano a far indossare alla WWE la parte del “Cattivo” come l’Impero di Star Wars, ma è altrettanto vero che la WWE sia un’azienda enorme ed estremamente potente. L’azienda guidata da Vince McMahon possiede inoltre uno strumento che il malvagio Impero Sith non ha, ovvero un valore monetario estremo.
Quando pensiamo alla Morte Nera, non pensiamo di certo a qualcosa di “Economico” e a basso costo, l’Impero aveva quindi i soldi di cui aveva bisogno per poter cambiare strategia. Immaginiamo per un attimo che Star Wars possa essere invece un film in franchising sui talent scout dell’Impero, i quali escono trovando potenti Jedis e offrendo loro enormi contratti per renderli estremamente ricchi e famosi.
Vince McMahon grazie ai nuovi contratti televisivi stipulati, ha assicurato un flusso di denaro pari a 2 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, in modo che la WWE possa offrire grandi somme di denaro e acquistare chiunque possa anche solo pensare di diventare un reale problema per l’azienda. Se la WWE dovesse adottare una politica di questo tipo, non solo creerebbe un roster estremamente affollato, ma scriverebbe la parola “Fine” su qualsiasi federazione indipendente.
Le dichiarazioni rilasciate da Bryan Alvarez a Wrestling Observer Live, lasciano infatti ben poco spazio alle interpretazioni:
“Ora che la WWE ha stipulato questi accordi televisivi, potrebbe senza alcun problema offrire cinque milioni di dollari a Kenny Omega, otto milioni ai fratelli Bucks o anche dieci milioni a Cody Rhodes. Allo stato attuale delle cose, la WWE può ingaggiare chiunque desideri. Pensate davvero che per quanto possa essere divertente combattere in una federazione indipendente, un performer rifiuterebbe un ingaggio da dieci milioni?”
La scena del wrestling indipendente è fiorente e già con il massiccio successo di “All In” è facile vedere come alcuni dei migliori potrebbero ancora approdare a queste realtà. Il fatto è che non si sa mai quando la WWE potrebbe decidere di bussare alla porta ed essenzialmente ingaggiare un performer con cifre inarrivabili per chiunque. Secondo The Wrestling Observer, sembrerebbe che la WWE sia già in contatto con alcuni performer sotto contratto MLW.
I contratti degli Young Bucks sono stati già ritoccati dopo sei mesi a ROH, quindi è indubbio che i due fratelli al momento possano dirsi estremamente soddisfatti. La scelta appare molto semplice: prendere i soldi della WWE e sottostare alle regole e a tutto ciò che l’azienda ha in serbo per te, oppore rifiutare contratti faraonici per ritagliarsi qualcosa di speciale nel panorama del pro wrestling.
fonte: stillrealtous.com