Prima di diventare lo show che oggi quasi tutti amano, NXT venne concepito come una sorta di reality show, in cui un gruppo di wrestler affrontava prove per non venire eliminati sotto la supervisione di alcune superstar affermate che impersonavano la figura dei tutor.
Dopo diversi anni e diverse edizioni, i fan hanno iniziato a perdere interesse nei confronti di questo format e lo show giallo è diventato il territorio di sviluppo che tutti conosciamo. Andiamo a scoprire che fine hanno fatto i vincitori ripercorrendo stagione per stagione.
Wade Barrett (1° stagione): Considerando quanto il programma fosse stato spinto dalla compagnia, il vincitore della prima stagione doveva essere necessariamente un potenziale main eventer, poiché in palio c’era addirittura un’opportunità per il WWE Championship. Assistito da Chris Jericho, l’inglese vinse la prima stagione anche se l’essere in competizione con una leggenda della scena indie come Daniel Bryan scatenò malumori all’interno del WWE Universe. Ciò nonostante le sue doti sul ring e i suoi promo attirarono l’interesse dei fan, dando il via a una carriera che sembrava potesse lanciarlo dritto nell’olimpo dei più grandi. La storyline del Nexus è ricordata positivamente da parecchi, con il King come leader della stable che distrusse ripetutamente l’intero main roster. Siccome il gruppo di heel e le loro azioni monopolizzarono l’attenzione, la title shot venne messa da parte per permettere al team creativo di concentrarsi sulla storyline, tutto andò bene finché venne coinvolto John Cena. A Summerslam 2010 infatti, il Bostoniano e il suo team sconfisse i rookie di NXT e la carriera tanto promettente di Barrett iniziò a crollare vertiginosamente. Combatté in una six pack challenge per il titolo massimo ma fallì la conquista e il successivo feud perso con il leader della Cenation sotterrò definitivamente l’inglese. Con la gimmick da Bad News sfiorò nuovamente il main event ma gli infortuni e lo scarso interesse dei dirigenti nei suoi confronti non lo rilanciarono mai più verso le stelle. Attualmente prende parte sporadicamente a show di circuiti indipendenti, ma la carriera full time sul ring sembra un ricordo, rimpiazzata da un tentativo di approdo nel mondo del cinema.
Kaval (2° stagione): Dopo il fallimento di Wade Barrett i fan iniziarono a perdere interesse nei confronti del Reality già dalla seconda stagione. Nonostante i partecipanti comprendevano anche delle star importanti, proprio come il vincitore conosciuto come Low Ki nelle indie, l’interesse per questo prodotto era già scemato e anche l’hype attorno al vincitore era a livelli relativamente bassi. Kaval, lottatore importante per il suo passato in ROH, TNA e in Giappone, si costruì un nome sconfiggendo addirittura Chris Jericho e Daniel Bryan. Ad NXT interpretò la gimmick di un conoscitore di svariate arti marziali. Sotto la guida delle LayCool, Layla e Michelle McCool, conquistò il trofeo, ma la sua carriera nel main roster non è mai decollata, infatti iniziò con una serie di sconfitte dopo il suo draft a Smackdown. Molti si chiesero come mai fu scelto proprio lui come vincitore, poiché il suo percorso fu irrisorio, anche perché al contrario di Barrett non ottenne una shot per il WWE Championship ma bensì un incontro titolato contro Dolph Ziggler per il titolo intercontinentale da cui uscì ovviamente sconfitto. Sparì ben presto dalle scene, tornando in Giappone e in TNA come Low Ki, dove ottenne ben più successo.
Kaitlyn (3° stagione): Per mischiare un po’ le carte e cercare di far guadagnare un po’ di visibilità alla competizione, la terza edizione fu tutta al femminile. Il tutto però crollò subito, infatti lo show si ridusse ad un Michael Cole che puntualmente si prendeva gioco delle divas. La vincitrice fu Kaitlyn, una culturista che ottenne un contratto dalla federazione per il suo fisico scultoreo. Sconfisse nomi di prestigio, come AJ Lee e Naomi, grazie proprio alla sua potenza e alle discrete capacità sul ring. Debuttò in seguito a SmackDown formando le Chickbusters insieme proprio ad AJ Lee, ma non erano di certo gli anni d’oro della Women’s revolution, infatti, dopo lo split delle due, nonostante un discreto feud l’attenzione dei fan era attirata da ben altro. Riuscì comunque a valorizzare il titolo femminile più di quanto le altre divas dell’epoca riuscirono a fare, grazie anche a delle discrete mic skill e alle sue convincenti prestazioni sul ring contro gente come Tamina, Layla e Natalya. Sparì dalle scene ritirandosi dal wrestling e tornando alla sua grande passione, il culturismo, oltre che alla creazione di una linea di vestiti per il fitness e all’apertura di un locale di frullati in Florida.
Johnny Curtis (4° stagione): L’ultimo vincitore è anche l’unico sopravvissuto nel main roster, oggi infatti lo conosciamo con il nome di Fandango. Ai tempi di NXT era sicuramente il preferito dai fan, grazie alla sua gimmick del ragazzo determinato a tutto pur di vincere. Approdò nello show giallo da semisconosciuto, ma riuscì a costruirsi in maniera ottima ottenendo una vittoria meritata e attirando finalmente l’attenzione dei tifosi verso un potenziale grande nome per gli eventi principali della compagnia di Stamford. Tuttavia, la WWE decise di affidargli delle storyline ridicole facendogli interpretare un personaggio bizzarro e probabilmente tutto ciò bruciò una sua potenziale carriera nei posti che contano della card. Con l’avvento di NXT Redemption Season,  Curtis tornò sotto gli occhi dei fan, ma il programma si rivelò un fiasco, ricco di segmenti privi di senso che non lo portarono da nessuna parte. Indossando nuovamente i panni di un character comedy, sorprendentemente, anche complice la sua musica d’ingresso, Fandango divenne uno dei favoriti del pubblico rifiutandosi però di combattere poiché gli annunciatori non riuscivano a pronunciare correttamente il suo nome. Ebbe un feud con Chris Jericho, ottenendo un incredibile vittoria a Wrestlemania 29. Il suo personaggio crebbe ulteriormente e tra i fan spopolò la moda del “Fandangoing”, ovvero cantare e ballare la sua theme song nelle arene. Nella settimana successiva la sua canzone scalò le classifiche musicali mondiali, diventando l’11esima canzone più scaricata dell’epoca nel Regno Unito. “ChaChaLaLa” venne riprodotta in numerosi stadi calcistici di tutto il mondo, ma la WWE come spesso accade, rovinò il tutto cercando di spegnere l’entusiasmo nei suoi confronti mantenendolo heel e non capitalizzando le numerosi attenzioni ricevute da Curtis. A causa di questa cattiva gestione tornò per parecchio tempo nei bassifondi sia di SmackDown che di Raw, ma con la creazione dei Breezango il pubblico è tornato a ricordarsi della grande star che effettivamente è e con i suoi Fashion File sta diventando insieme a Tyler Breeze una delle cose più interessanti del roster blu. Probabilmente i due otterranno un giro titolato assieme che potrebbe portare ad un successivo split e ad un feud, chissà però se la Federazione si accorgerà una volta per tutte del potenziale di Fandango e gli farà ottenere dei riconoscimenti che il vincitore della 4° stagione di NXT effettivamente merita.
Sono Angelo Sorbello, vivo a Genova, sono laureato, ho lavorato per diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale e il Secolo XIX. Ho diverse passioni, tra cui il wrestling in particolare la WWE.