lunedì 4 Novembre 2024
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WWE: I 5 momenti più scioccanti nella carriera di Vince McMahon
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In questo stesso giorno, il 24 agosto, nacque nel lontano 1945 un bambino. Nessuno a quel tempo avrebbe mai sospettato che questi sarebbe cresciuto fino a diventare un importante e miliardario uomo d’affari, presidente di una delle compagnie di intrattenimento più popolari del pianeta.
Proprio così, oggi è il 73° compleanno di Vince McMahon. Il chairman della WWE ha fatto molto in questi 73 anni, sia dentro che fuori dagli schermi.
Per omaggiare il buon Vinnie Mac, il sito Sportskeeda.com riporta 5 dei momenti più scioccanti che lo hanno visto protagonista.

#1 Il campione della propria federazione

L’anno 1999 è stato un anno decisivo per Triple H. Dopo aver abbandonato la D-Generation X, si cominciò a definirsi “The Game”, arrivando così a realizzare il suo sogno di vincere il WWF Championship nella notte dopo SummerSlam.
Ma nonostante ciò, il regno di The Game non durò a lungo. Dopo aver rimproverato verbalmente colei che sarebbe poi diventata la sua futura suocera Linda McMahon in diretta su Monday Night RAW, Vince (che non si mostrava sugli schermi televisivi da settimane) tornò per difendere l’onore della moglie.
La notte successiva a SmackDown, Triple H fu costretto a mettere il titolo in palio, riuscendo però a scegliere il suo avversario. Vedendo in lui un obiettivo facile, HHH decise di sfidare il boss, ma non fu preparato all’ira funesta di quest’ultimo, poiché Vince McMahon (seppur con un piccolo aiuto del suo acerrimo rivale Stone Cold Steve Austin) sconfisse The King of Kings e si laureò campione del mondo.
Il verdetto di quell’incontro divise la platea, con alcuni fan che adorarono la scelta e altri che invece la odiarono, ma al netto di ciò fu davvero un momento scioccante.

#2 McMahon 3:16

WrestleMania X-Seven è stato un evento davvero eccezionale: da molti considerato il più grande PPV di sempre, lo show ha rappresentato il culmine di anni di popolarità della cosiddetta Attitude Era.
All’inizio di quella grande notte, Vince affrontò il proprio figlio Shane (in un altro momento scioccante a tutti gli effetti), non dimostrandosi all’altezza del proprio figliol prodigo.
Quando gli fu chiesto però un commento sul main event (ossia The Rock vs Austin), Vince promise di avere in serbo qualcosa di scioccante, e finì col rispettare le attese.
Con entrambi i contendenti a terra, McMahon ha infatti fatto il suo ingresso sul ring, e in una mossa che nessuno allora avrebbe potuto prevedere, aiutò la sua più grande nemesi a conquistare il WWF Championship, nella terra natia di Austin, lo Stato del Texas.
Jim Ross si espresse in un commento emblematico in quel momento:

“Stone Cold sta stringendo la mano a Satana!”

#3 McMahon si strappa i quadricipiti

“Scioccante” non significa sempre storico. “Scioccante” può anche significare divertente. Come ad esempio ciò che successe in occasione della Royal Rumble del 2005.
Dopo che la rissa reale decretò un pareggio tra i finalisti, in quanto Batista e John Cena si eliminarono nello stesso momento, i fan e gli arbitri si divisero subito: quelli di SmackDown decisero di assegnare la vittoria a John Cena, mentre la controparte di RAW decretò come vincitore Batista.
S’inserì così nella contesa Vince McMahon, che però, dopo aver fatto il suo ingresso sul ring, s’intromise tra le fazioni per stabilire una decisione di fronte all’intera arena!
Almeno, quello era il piano.
Entrando sul ring però, McMahon finì per strapparsi entrambi i suoi quadricipiti facendosi così trovare del tutto impreparato a causa dell’inconveniente, e così, da grande professionista qual è, McMahon improvvisò ordinando il riavvio della disputa.
Quella notte sarà anche stata storica per Batista, ma l’immagine indimenticabile di quello spettacolo sarà sempre quella di McMahon, seduto al centro del ring, con la faccia rossa, che cerca goffamente di far vedere a tutti chi è il capo.

#4 Il “Kiss my a**” club

Una delle cose che il signor McMahon ama far sapere alle persone, è quanto ama essere il capo. E in diverse occasioni lo ha dimostrato, per esempio istituendo il suo esclusivo club.
A partire dalla notte dopo le Survivor Series del 2001, McMahon si sentì un uomo molto felice. La notte prima infatti, il suo team rappresentante l’allora WWF aveva finalmente sconfitto l’Alliance, una squadra formata da ex wrestler di WCW e ECW, permettendogli così di assumere ancora una volta il pieno controllo della sua federazione.
Prima di disertare in favore dell’Alliance, William Regal era stato il commissioner della WWF. Così, nella disperata ricerca di un nuovo impiego, Regal si trovò costretto a chiedere al suo capo che, dimostrando come sempre il suo spirito umanitario, gli offrì un lavoro, a condizione però che Regal baciasse il didietro del boss, allora di 58 anni.
Regal sarebbe così divenuto il primo membro di un club che avrebbe poi incluso nomi come Jim Ross, Shawn Michaels e persino il figlio stesso di Vince, Shane McMahon!

#5 Lo screwjob di Montreal

Quale altro poteva essere il momento più scioccante?
Nel 1997, Bret Hart lasciò la WWF e si unì a quella “terra promessa” che allora rappresentava la WCW, accettando però di rinunciare al titolo solo la notte dopo le Survivor Series, poiché Bret rifiutò di perdere la cintura in favore del rivale di una vita (sul ring e non solo) Shawn Michaels.
Tenendo il campione all’oscuro di tutto, venne quindi elaborato da McMahon e soci un piano: dopo che Shawn avrebbe intrappolato Bret nella Sharpshooter, allora definita “la mossa del cecchino”, Vince suonò la campanella a bordo ring e assegnò il titolo a Shawn, dichiarandolo campione.
Quella notte cambiò per sempre il wrestling, essendo il momento in cui il fino a quella sera blando commentatore Vince McMahon si fece conoscere per lo spietato boss che in realtà nel dietro le quinte era.
Bret Hart e Vince McMahon alla fine dovettero aspettare dodici anni per riconciliarsi, e quando ciò avvenne era il 4 Gennaio del 2010.

Fonte: SPORTSKEEDA

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