Il mondo era in piena pandemia. Si sapeva ancora pochissimo sul COVID-19. Le vite dei cittadini di tutto il mondo vennero messe in stand-by e le abitudini furono dimenticate per moltissimi mesi. L’unica costante che andò contro questo status quo imposto dall’emergenza fu la WWE che si fece in quattro per permettere al WWE Universe di rimanere connesso ai suoi eroi anche quando questo sembrava essere impossibile. La storia che vi stiamo per raccontare è ambientata proprio in quei giorni bui d’isolamento. E avremo una narratrice d’eccezione: Nia Jax.
La politica provò a impedire la registrazione di un PLE WWE durante la pandemia
Intervistata durante una sessione virtuale di autografi organizzata dalla East Coast Autograph Auctions, l’ex campionessa racconta che il Governatore del Connecticut provò ad impedire alla WWE di registrare dal quartier generale della compagnia l’edizione di quell’anno del PLE Money in the Bank.
“Questo storia riguarda l’edizione di Money in the Bank che si svolta durante il COVID. OH! È stato divertente: quello è stato il Money in the Bank più teatrale che abbiamo mai avuto. È stato troppo divertente: siamo stati quasi chiusi dal Governatore del Connecticut. Stavano bussando alla porta, la polizia stava bussando alla porta e in qualche modo, siamo riusciti ancora a girarlo e a finirlo!”.
FONTE: RINGSIDENEWS.COM
Nerd da prima che la parola diventasse di moda. Appassionato di fumetti, cinema e ovviamente WRESTLING!