L’impressione di queste ore è che la WWE potrebbe non aver avuto un ruolo decisivo nell’ingaggio da parte di Fox Sports di CM Punk come opinionista del programma televisivo Backstage.
Abbiamo già riportato come Renee Young abbia definito “codardi” il management WWE, reo di non aver taggato CM Punk nel comunicato ufficiale in cui veniva riportata la collaborazione di Punk con WWE Backstage.
Probabilmente la WWE non ha taggato il profilo di CM Punk in quanto lo stesso non è sotto contratto diretto con la compagnia, e quindi non si riteneva opportuno pubblicizzare il profilo di una personalità indipendente, estranea al WWE Universe.
Il commento di Renee, ma soprattutto la scelta di non organizzare un ritorno in pompa magna di CM Punk, dandogli visibilità a Smackdown, magari annunciando in quella sede la sua partecipazione a Backstage, getta ulteriore benzina sul fuoco sul presunto odio reciproco tra CM Punk e l’attuale dirigenza WWE, in particolare Triple H. Un altro elemento curioso è che in molti hanno notato come Punk abbia ignorato Booker T, mentre è apparso piuttosto sorridente con Renee Young.
Le prossime mosse della WWE saranno decisive per comprendere meglio la situazione, ma dal punto di vista aziendale, se la federazione fosse stata coinvolta e fosse stata “parte dei giochi”, sarebbe stato assurdo sprecare un’occasione del genere in un programma televisivo di così minimo rilievo. A SmackDown, che non brilla certo per ascolti da capogiro, il ritorno di CM Punk avrebbe generato l’ovazione più grande nella storia, regalando allo show blu e ai telespettatori un momento storico difficilmente ripetibile.
Direttore Editoriale di Spazio Wrestling e Tuttowrestling. Da anni nel mondo del wrestling web, con diversi ruoli ricoperti. Nella vita di tutti i giorni, sono responsabile dell’ufficio stampa di OPN ITALIA LAVORO e praticante giornalista presso l’emittente televisiva TELEMIA.