Prima di essere stato attaccato da Finn Balor a Raw, Bray Wyatt ha così parlato durante la messa in onda dello show rosso:
“Non c’è nessuna via d’uscita, non per voi, non per i vostri figli e sicuramente nemmeno per Finn Bálor. Non vi è mortale che possa fuggire dall’oscurità. Guardatevi, siete tutti tenuti a freno dai gusci della vostra umanità, fate di tutto per convivere con questo dolore. Guardatevi, siete così pietosi, vi nascondete dietro i vostri peccati e cercate di essere quello che non potrete mai essere ma non potete nascondervi da me perché io vi vedo. Io sono Bray Wyatt e sono ovunque. Quando l’uomo onesto proverà a giustificare i suoi furti, io ci sarò. E sarò presente anche quando vi unirete e orgogliosamente vi ergerete in nome del Bálor Club. E’ come se foste ciechi e abbiate bisogno di essere guidati a credere che possiate vivere vigliaccamente attraverso Finn Bálor. Siete stati infettati dalla malattia della speranza, credete che un giorno la vostra vita possa diventare speciale. Vedete quest’uomo ordinario, Finn Bálor, e lo vedete eseguire manovre così straordinarie, lo vedete cadere e riuscite a sentire il suo dolore e gioite quando lo vedete risorgere dalle sue ceneri… ma non io. Io vedo Finn Bálor per ciò che è realmente, il putrido guscio di uno che non è mai riuscito a diventare un uomo. Finn Bálor esiste in un tempo prestabilito come tutti voi, nei sogni del domani e nelle promesse di ieri ma continuate a parlare con questa arroganza senza voce. Se io dovessi cadere, mi rialzo, nulla può fermarmi, io posso farcela. Quindi, ditemi, come ci si sente? Come vi siete sentiti quando settimana scorsa ho preso il vostro piccolo e prezioso eroe e l’ho accartocciato assieme a tutte le sue promesse? Vi ha fatto male? Vi ha fatto vedere il mondo per ciò che è realmente? Avete realizzato che quando la vita vi colpisce, quando Bray Wyatt vi colpisce, non ci si riesce ad alzare? Non c’è ritorno e ancor più sicuro, non c’è via d’uscita.”
Nato nel 1995, sono un grande fan della WWE dai tempi di Smackdown con Ciccio Valenti. Dopo la morte di Eddie Guerrero, mi sono allontanato dal mondo del pro-wrestling, per poi ritornare sui miei passi nel 2012. Ho ampliato i miei orizzonti, avvicinandomi al mondo della NJPW e del Bullet Club.