Durante una recente apparizione su “Vibe and Wrestling” Randy Orton ha parlato di wrestling e di quello che più apprezza dello stile “vecchia scuola” della suddetta disciplina.
“Penso che le nuove leve abbiano più la mentalità da scena indipendente. Ci sono molte persone che arrivano da compagnie indipendenti e vengono chiamate a NXT e in WWE, molti che sanno raccontare buone storie. Forse però vengono conteggiati troppo in fretta, un po’ troppo… in un modo quasi pericoloso. Se le persone capissero i rischi che corrono questi ragazzi, innumerevoli volte, e tutte le volte che rischiano il collo solo per una notte all’anno per attirare la loro attenzione, penso che capirebbero meglio. E’ sicuramente uno stile entusiasmante, ma penso che la nuova scuola, la velocità a cui si muovono, i colpi che prendono, i finti finali, l’azione senza tregua… penso che a lungo andare danneggi la storia che vogliono raccontare.”
Parlando di SummerSlam, invece, e del suo match contro Drew McIntyre, si è aperto riguardo la costruzione del match:
“In questo senso, anche Drew è vecchia scuola. Lo fa da tanto tempo, come me. Perciò a SummerSlam abbiamo cercato di raccontare una storia, ma non una storia di 4 o 10 minuti. Un racconto di 25, 30, 35 minuti. E penso che sia lì che nasce la magia, quando sei a tuo agio e riesci a costruire, costruire e ancora costruire, fino al punto in cui il match che hai costruito tiene incollati gli spettatori allo schermo. Questo è l’obiettivo di tutti noi, ma non succede in qualsiasi match.”
FONTE: SPORTKEEDA.COM
Appassionata di wrestling dal lontano 2002 e, in generale, della scrittura e dell’informazione in generale di questo sport-spettacolo. Amante anche del calcio, videogiochi e la lettura. Seguo Spazio Wrestling (con cui ho avuto il piacere e l’onore di collaborare anche in passato) dalla sua fondazione.