martedì, Maggio 14, 2024
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WWE: Roman Reigns era destinato a battere Brock Lesnar

In un’intervista sul podcast Tetragrammaton di Rick Rubin, Paul Heyman ha toccato vari argomenti, tra cui la capacità di negoziazione di Brock Lesnar, la mentalità di Vince McMahon per quanto riguarda la streak a WrestleMania di The Undertaker e i piani a lungo termine per Roman Reigns.

Paul Heyman ha sottolineato la natura istintiva di Lesnar e la sua capacità di sfruttare strategicamente la sua posizione, negoziare contratti e persino giocare contro società concorrenti. L’esperienza diretta di Heyman nell’assistere Brock Lesnar nel negoziare con l’astuto McMahon ha solo rafforzato la sua ammirazione per le abilità di The Beast.

Per quanto riguarda la leggendaria striscia di vittorie consecutive a WrestleMania di The Undertaker, Paul ha offerto una prospettiva intrigante sull’approccio di McMahon e ha rivelato che Vince non ha mai avuto intenzione di lasciare che Taker si ritirasse con la streak intatta. McMahon ha sempre cercato di massimizzare il valore dei suoi investimenti, portando Heyman a suggerire vari scenari in cui il ritiro del Deadman avrebbe potuto essere sfruttato per trame ed eventi futuri.

Il Tribal Chief era destinato a conquistare il conquistatore

Heyman ha anche fatto luce sulla pianificazione a lungo termine all’interno della WWE, in particolare per quanto riguarda il “Tribal Chief“. Anche durante la storica conquista della streak da parte di Lesnar a WrestleMania 30, Heyman ha confermato che Reigns era già stato identificato come il successore prescelto.

La compagnia aveva deciso che il leader della Bloodline doveva poi sconfiggere la “Bestia” e diventare la prossima grande Star, status precedentemente detenuto da John Cena:

“Ci hanno investito così tanto sulla streak, volevano ricavarne qualcosa. Vince non aveva mai visto il momento in cui aveva bisogno che venisse tolta e quello era qualcosa che sarebbe stato ritirato quando ne aveva bisogno. Avrebbe lasciato che The Undertaker si ritirasse a SummerSlam o Survivor Series, a metà anno, e si ritirasse al tramonto? No, la tenevano in pausa. Volevano fare un accordo per tenere Taker attivo, avere un bell’aspetto, avere comunque il vantaggio della proprietà intellettuale e tutto il resto, per poi farlo tornare in una grande edizione di WrestleMania, farlo uscire dal ritiro e difendere la streak, trovare la persona per batterlo. Non gli interessava se Undertaker avesse avuto 85 anni. Se è vivo, se il Deadman è vivo, per così dire, allora la streak è sfruttabile e se è sfruttabile, Vince McMahon vuole sfruttarla. Poi Brock diventa il distruttore della streak, diventa il Santo Graal, diventa la vittoria che nessun uomo può ottenere e diventa l’incarnazione della montagna impossibile da scalare in modo che quando qualcuno scala quella montagna, quando qualcuno batte Brock Lesnar, sono immediatamente fatti nello stesso suo modo, nel momento in cui la mano dell’arbitro segna il tre a WrestleMania 30, significa che Brock aveva conquistato la streak, avevamo in mente qualcuno che sarebbe diventato la prossima grande novità, la prossima grande star della compagnia, il ragazzo che avrebbe tirato il carro, il successore di John Cena, la persona che diventerà quella che ha battuto quello nel 21-1. Avevamo in mente qualcuno, anche allora. Sai chi era quella persona? Roman Reigns”.

FONTE: RINGSIDENEWS.COM

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