Justin Roberts, ex annunciatore della compagnia di Stamford, ha raccontato dei dettagli sui cattivi modi di The Game con i suoi colleghi, additandoli addirittura come dei veri e proprio atti di bullismo.
Roberts ha raccontato di un’inquietante episodio che vide come protagonista proprio Triple H in occasione di WrestleMania 28, quella del suo match contro Undertaker. In pratica la notte in cui smise di essere un lottatore a tempo pieno diventando un dirigente.
Secondo Justin Roberts, nello spogliatoio dell’evento Triple H pronunciò parole particolarmente pesanti nei confronti di tutti i suoi colleghi, i lottatori allora sotto contratto con la WWE. Il Triplo disse che nessuno tra gli atleti della WWE era nemmeno lontanamente al suo livello. “Sì, in pratica quello che disse era che tutti loro facevano schifo e che per colpa loro era obbligato a combattere lui contro Undertaker. Le sue parole in pratica demolirono l’intero spogliatoio”.
Insomma, le stelle di prima grandezza presenti nel momento in cui Triple H aveva insultato non erano poche. Ma a Justin Roberts è stato chiesto in particolare come l’avesse presa CM Punk, essendo di fatto confermate tutte le sue preoccupazioni e le accuse già fatte in precedenza sul clima che dominava in WWE: “Punk la prese male, ma nessuno tra i presenti nello spogliatoio in quel momento la prese bene. Oltretutto nessuno poté replicare, perché a tutti gli effetti Triple H era il loro boss”.
Nato nel 1995, sono un grande fan della WWE dai tempi di Smackdown con Ciccio Valenti. Dopo la morte di Eddie Guerrero, mi sono allontanato dal mondo del pro-wrestling, per poi ritornare sui miei passi nel 2012. Ho ampliato i miei orizzonti, avvicinandomi al mondo della NJPW e del Bullet Club.