mercoledì 25 Dicembre 2024
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WWE: John Cena parla di Battleground
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Il leader della Cenation, John Cena ha così parlato a Smackdown:

“Sì, sì, lo sentite, lo percepite, continuate. Il WWE Universe è eccitato perché a Battleground vedrete cose fantastiche, il titolo degli Stati Uniti in palio, i titoli di coppia in palio, la rivoluzione femminile, l’Artista Shinsuke Nakamura, in più, siete eccitati perché vedrete qualcosa che non vedete da 10 anni, il Punjabi Prison Match. Ma di domenica, cosa vi ricorderete? Domenica, direttamente dalla città in cui nacque questa nazione, Philadelphia, vi ricorderete di questo, il Flag Match. In un angolo la bandiera della Bulgaria, nell’angolo opposto la bandiera degli Stati Uniti d’America. Per vincere bisogna prendere la propria bandiera e piantarla sullo stage ma tutti voi sapete che è molto più di questo. Non mi piace Rusev, per lui ogni occasione è buona per dar contro la nazione che tanto amo, la nazione che ci permette di stare qui stasera, la nazione che ci permette di vivere, di stare assieme, di tifare, di fischiare, di fare casino e divertirci a Smackdown Live. Ma il motivo per il quale vi ricorderete del Flag Match è perché vi ricorderete una di queste due cose, la bandiera americana sventolata con orgoglio o la bandiera bulgara sventolata con orgoglio. Lo so, non sono sempre stato il vostro preferito, ci sono diverse persone alle quali non piaccio e va bene, va bene, ma penso che stasera possiamo essere tutti d’accordo dicendo che tutti noi amiamo quella bandiera a stelle e strisce. La domanda che mi sono fatto per settimane è questa: quella bandiera verrà fatta sventolare o verrà fatta abbattere? Posso capire come vi farebbe stare e mi fa paura, per questo, stasera, sono qui per dirvi che sono pronto. So che non è il Match a cui siete abituati, so che può succedere di tutto, ma sono pronto. So come stareste se non riuscissi a vincere ma se c’è qualcuno in grado di vincere questo incontro, sono io. Ve lo prometto, sono pronto, e sono certo che chiunque altro al mio posto direbbe lo stesso, perché gli Stati Uniti d’America è una nazione di combattenti, non abbiamo paura di combattere in ciò in cui crediamo e non ci arrenderemo mai. Cantate con orgoglio il nome della nostra nazione perché credete in quello che credo anch’io, l’America ha combattuto per la sua indipendenza, ha combattuto per mantenerla e, alla fine, la sua bandiera è stata issata. Da un giorno ricordato con tristezza, quando Pearl Harbor fu attaccata e rasa al suolo, all’operazione Overlord quando mandammo più di 250 coraggiosi soldati per lo sbarco in Normandia, alla fine la bandiera fu sempre issata. Dalla recessione alla depressione, le marce, le proteste, la guerra fredda, alla fine la bandiera fu sempre issata. Quando le torri caddero, alla fine la bandiera fu sempre issata. Questa domenica, vi ricorderete quello che ricordiamo sempre, questa bandiera a stelle e strisce vincere. Questa domenica, questa bandiera verrà issata.”

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