Quando si parla di promo, la si deve considerare un’arte.
La capacità di creare un’emozione nello spettatore, solo con parole e gesti, non è da tutti.
O si possiedono doti innate o si studia tanto, si pratica, pur avendo, all’inizio, scarsi risultati.
Ok il match, ma se la preparazione dello stesso, il contorno, è scialbo, non possiamo mai parlare di capolavoro. Anzi spesso attendiamo tanto quel determinato incontro,per quanto avvenuto prima, nella faida.
Se non apprezzate il fattore promo, per mia modesta opinione, non godete completamente del nostro sport spettacolo. Senza gli stessi, stiamo parlando di qualcosa di molto simile ad uno sport da combattimento. Il promo è per me qualcosa di sacro, mistico, che non deve mai mancare, altrimenti almeno metà della magia se ne va.
Nella storia del wrestling “il saper parlare” ha quasi sempre fatto la differenza. Non l’essere dotti, ma affrontare la telecamera con sfrontatezza ed avere la cosiddetta faccia di bronzo, per far incazzare, sorridere, gasare lo spettatore. Il talking è fondamentale per far incollare milioni di telespettatori allo schermo, così come il lottato.
In questo numero voglio parlarvi di uno dei lottatori più iconici della fine degli anni 80 ed inizio anni 90.
Il personaggio in questione ha fatto del “parlare” un vero e proprio culto, una delle sue qualità migliori, indubbiamente. C’è da dire però, che avrebbe potuto avere una carriera molto più lunga, se le solite dipendenze non l’avessero inficiata.
Sto parlando di Jake”The Snake”Roberts
Un vero e proprio maestro dei promo:
Un’ispirazione per tanti, osservate un attimo il personaggio di Bray Wyatt.
Vi svelo un aneddoto curioso: in un’intervista di qualche anno fa, Roberts, rivelò che in realtà aveva una paura tremenda dei serpenti, una vera fobia, ma una volta arrivato in WWF gli venne l’idea di utilizzare questo terrore a suo vantaggio.Il progetto piacque al management e lui cominciò a lavorarci, rimediando numerosi morsi, ma alla fine riuscendo a tenerli sotto controllo.
Uno dei più temibili che utilizzò fu un cobra reale, come possiamo evincere dal seguente video:
Data la pericolosità dell’esemplare decise di passare ad un più docile pitone, che divenne il rettile preferito di Jake, ossia Damien:
Ovvio che dietro questo personaggio, pittoresco ma allo stesso tempo molto tetro, dovesse esserci un folle vero.
La vita di Jake, infatti, è stata costellata di episodi al di fuori del normale.
Solo per fare un piccolo esempio, prima di passare a parlarvi anche della sua carriera, anni fa doveva prendere un volo da Minneapolis ed uno dei suoi bagagli venne sistemato nella stiva. Si trattava di un baule ed un addetto alla sicurezza dell’aeroporto, per curiosità, decise di aprirlo. Quando lo fece si trovò di fronte una sacca di tessuto, con qualcosa che si agitava all’interno. Il poveretto, impaurito, fece la scelta sbagliata, slegando l’involucro…un serpente gli si parò davanti!
Ben presto il viscido animale terrorizzò tutto il personale aerportuale, finendo sulla pista.
Jake, che nel frattempo cercava un bagno, con il rischio clamoroso di perdere il volo, avendo i minuti contati, venne fermato dalla polizia.
Gli agenti gli indicarono il serpente, che ormai girava indisturbato tra i vari aerei pronti per il decollo o in arrivo, lui lo riconobbe, ma disse:”Non è affar mio se qualcuno della sicurezza lo ha liberato, ora dovete pensarci voi a recuperarlo”.
Dopo una immensa confusione, venne mandato un ragazzo appena assunto a svolgere l’infausto compito. Qui potete ammirare la versione cartoomizzata della storia:
Ma vogliamo parlare della sua carriera? Certo!
Jake Roberts nasce a Gainesville, Texas il 30 Maggio 1955.
Atleta di seconda generazione, si fa strada nel Mid South, nonostante suo padre, Grizzly Smith, cerchi in ogni modo di farlo desistere.
Il vero primo successo della sua carriera è la vittoria dello NWA Television Championship, numero uno nella storia a potersi fregiare di tale alloro.
Nel 1986 arriva alla WWF, con la fama di grande stratega del ring . Si fa subito notare per la grossa sacca che si porta dietro, con all’interno il famigerato rettile. Il divertimento di Roberts sta tutto nell’ impalare i suoi avversare con la sua patentata DDT (mossa da lui inventata, ma che deriva da un incidente avvenuto sul ring) per poi adagiargli il serpente addosso fino a provocargli la schiuma dalla bocca. Memorabili i suoi feud con Ricky Steamboat, Honky Tonk Man, Andre The Giant, cui per poco non provoca un arresto cardiaco, causa la sua paura per i serpenti e Rick Rude, reo di aver tentato di baciare Cheryl Roberts, moglie di Jake.
Nel 1991, battaglia con Ultimate Warrior e Randy Savage(vedi video con protagonista il cobra). L’anno dopo è in WCW, ma la grande stella di Roberts inizia ad essere offuscata dai problemi extra ring. Torna nel 1996 in WWF e la sua sconfitta nel King of the ring Tournament, contro Steve Austin, da’ inizio all’Attitude Era.
E’ l’ultimo grande momento della sua carriera lottata.
L’abuso di Alcohol e droghe ha decisamente segnato la sua esperienza nel business, ma la figura di Jake”The Snake” Roberts è e resterà negli annali della disciplina, come testimoniato anche dalla introduzione nella WWE Hall of Fame, classe 2014.
Se Jake è vivo oggi, molto lo deve al suo amico Diamond Dallas Page, che con il suo DDP Yoga l’ha letteralmente salvato da una fine forse precoce.
Proprio quando tutto pare destinato a scorrere tranquillo per Roberts, che intanto torna al successo con il docufilm di cui è protagonista principale, dal titolo “The Resurrection of Jake The Snake” del 2015 e negli anni successivi a farsi vedere nel circuito indipendente, alcune vecchie abitudini del suo personaggio tornano a galla.
No, niente abusi, ma la lingua tagliente!
Aprile 2018, Wrestlecon, USA, Harry Smith, figlio di “The British Bulldog” Dave Boy Smith, si avvicina al tavolo dove è seduto Roberts e gli getta del caffè bollente in faccia. Così riportarono i primi siti, ma in realtà era stata la leggenda a provocare Smith, parlando malissimo del padre defunto, in alcuni podcast. Non contento, Jake gli aveva detto di fottersi quando Harry gli aveva proposto di risolvere le cose alla vecchia maniera, ossia con una rissa in strada.
So guys, “Never trust a Snake!”
Ci vediamo a settembre.
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