Ormai ci avviciniamo sempre di più all’evento monobrand Extreme Rules, il quale prevede molti match interessanti e da non trascurare.
Abbiamo lo Steel Cage match valevole per i titoli di coppia, la sfida tra Alexa Bliss e Bayley a colpi di kendo stick e infine l’incontro che causa più hype; il Fatal 5 Way che decreterà lo sfidante dell’attuale Universal Champion Brock Lesnar.
Ora, di certo tutti i contendenti hanno una possibilità di vittoria (chi più chi meno) e sappiamo di certo che non mancheranno colpi di scena degni di nota.
Noi oggi elencheremo 5 possibili sorprese che ci può riservare il tanto atteso Fatal 5 Way tra Reigns, Balor, Rollins, Wyatt, e Samoa Joe.
5) Aggressione spietata di Roman Reigns
È doveroso ricordare che si tratta di un incontro senza squalifiche e quant’altro, e ciò porterà sicuramente qualcuno a utilizzare gli oggetti tanto amati dallo Universe. Risulterebbe sorprendente vedere un Roman Reigns “scatenato” e iracondo sfruttare sedie, kendo stick e altro verso gli altri avversari, e soprattutto verso Seth Rollins. Ciò lo indurrebbe nuovamente a modificare il suo status tuttora incerto. Voi lo definireste face, heel o tweener?
4) Intromissione di Triple H
Come sappiamo se HHH vuole interferire, lo fa senza troppi problemi. Hunter potrebbe quindi decidere di aiutare qualcuno o addirittura colpirlo alle spalle, chi lo sa.
Quasi tutti i presupposti vogliono che, se dovesse verificarsi ciò, The Game aiuterebbe il suo pupillo Samoa Joe ma se così non dovesse essere, sarà tutto da vedere. Forse tutto ciò potrebbe risultare una “minestra riscaldata” di quello che abbiamo visto recentemente ma si sa, c’è sempre un piano B.
3) Reunion dei Bullet Club
E se invece Karl Anderson e Luke Gallows aiutassero il “compagno” Finn Balor garantedogli un posto tra gli heel dello show? Per molti appassionati del wrestling sarebbe una grande sorpresa vedere finalmente una reunion con gli attributi. E siamo convinti che se le cose dovessero andare così, di certo Brock Lesnar troverà pane per i suoi denti in quel di GBOF.
2) La vendetta di Braun Strowman
La WWE ha chiarito che Strowman starà fuori dal ring per 6 mesi, ma sappiamo che i tempi di recupero in realtà sono molto più brevi (5-6 settimane circa). L’ex membro della Wyatt Family non può di certo combattere ma sicuramente può intervenire e dare difficoltà al suo “chiodo fisso”, ovvero il Big Dog. Se così dovesse andare, ciò non farebbe altro che posticipare il match tra Reigns e Lesnar, sostituendo quest’ultimo con il mostruoso Braun Strowman, a Great Balls of Fire.
1) The Beast is back!
Proprio Lesnar potrebbe interrompere il Fatal 5 Way in modo da “facilitare” la scelta del suo contendente. E tutto potrebbe a pensare che il campione universale scelga di aiutare Balor. Esatto, Finn Balor ha già mandato un messaggio a The Beast nella scorsa puntata di Raw e Brock Lesnar stesso potrebbe rispondere già ad Extreme Rules, portandolo però alla vittoria. Può Lesnar voler affrontare The Demon King? Solo il tempo ce lo dirà.
A Music Blog,Yea? ha recentemente intervistato The Young Bucks. Di seguito sono riportati alcuni punti salienti.
Matt parla del loro programma giornaliero: “È un costante stato di jet lag, stanchezza e caffeina. Questa è la nostra vita “.
La risposta di Nick: “È comunque piacevole, perché sappiamo che abbiamo solo una certa finestra per farlo e stiamo cercando di godere di ogni minuto. Perché non faremo questo per quindici anni. ”
Matt risponde: “No! Non lo farò per otto anni. ”
Matt Jackson su come è nata l’idea dell’Elite: “Sì, era come dire ‘sì, siamo i lottatori d’élite del mondo,’ giusto? Un giorno, al volo – era stato scritturato che Kenny [Omega] andasse contro AJ [Styles], ma non era stato scritto che noi dovessimo salire sul ring – solo noi tre – e poi lui avrebbe dovuto sconfiggere AJ e avremmo poi scattato una foto. Questo è stato qualcosa che abbiamo fatto solo per conto nostro, però poi la gente mi stava già mandando foto su Twitter. Allora misi: ‘L’Elite del Bullet Club’ come didascalia e subito le persone dicevano ‘Woah, che cosa è?’ E noi subito: ‘Abbiamo bisogno di una maglia! Abbiamo bisogno di una maglia!’.”
Matt discute sul fatto di rimanere sulla scena indipendente: “È a causa di loro [i fan] che possiamo ancora essere indipendenti, non siamo dovuto andare in nessuna grande federazione o firmare con la WWE perché non dobbiamo. Non dobbiamo assolutamente. In realtà, probabilmente, facciamo più soldi con quello che stiamo facendo adesso, in modo indipendente, come artisti. È una strada meno viaggiata, o una strada mai realizzata [prima]. Abbiamo spianato questa cosa. Non molte persone hanno avuto modo di farlo, siamo come i primi ragazzi a fare questo, ci sono anche ragazzi come Colt Cabana, che devo dare merito, perché il ragazzo è un genio. È come l’antenato di tutta questa faccenda. ”
New Japan Pro Wrestling ha rilasciato l’incontro classico tra AJ Styles e Shinsuke Nakamura del 2016 a Wrestle Kingdom 10 mostrato gratuitamente su YouTube / NJPW World. Questo è stato il primo incontro in singolo tra AJ e Shinsuke, e sarebbe poi finito per essere il loro unico incontro insieme nella New Japan. Entrambi gli uomini hanno riferito di aver consegnato la loro notifica che se ne sarebbero andati via dalla New Japan prima di questo evento, infatti AJ apparve in WWE alla Royal Rumble quel mese e Shinsuke debuttò in NXT contro Sami Zayn durante il weekend di Wrestlemania. La loro recente collaborazione in un tag team match a Smackdown è stata la prima volta che entrambi i wrestler sono stati visti insieme in una trasmissione dal 4 gennaio 2016. E’ stato generalmente considerato come il migliore match della card e molti hanno annunciato questo incontro come il migliore dell’anno nel 2016, quindi se non avete ancora avuto la possibilità di vederlo o non avete mai visto Shinsuke Nakamura al di fuori della sua WWE, allora questa è la vostra possibilità.
Will Ospreay è stato intervistato da USA Today nella sezione “For the Win” su un certo numero di temi di wrestling. Ecco alcuni dei punti salienti:
Il suo match contro Ricochet nel Best of the Super Juniors 2016 della NJPW:
“Sono sorpreso che ha sollevato tanto polverone, ma penso che la gente volesse avere quella conversazione su quello che è il wrestling professionale oggi. Mi sembra che ci sono molte persone che hanno accettato che il wrestling è cambiato e che deve evolvere. Un sacco di persone come Van Vader e Jim Cornette, che hanno, invece, dei problemi con tale evoluzione, non amano ciò che faccio e non lo considerano wrestling professionale e le loro opinioni sono ben accette”.
Per quanto riguarda il suo stile:
“In una certa misura, non credo che quello che faccio sia solo wrestling professionale, io lo adoro quello che faccio, lo considero una forma d’arte, considero la grazia e l’atletismo di tutto quello che faccio come arte. Il wrestling è un arte. Non guardo mai un match di wrestling e dico questo non è wrestling, non guardo la parte tecnica e dico che non sia wrestling. Certo, in una vera lotta, non si pensa alle acrobazie e all’atletismo, ma nel wrestling questo è diverso. E’ simile ai film. Io non vado a vedere i film e non mi piace perché alcuni aspetti non sono reali. Io entro dentro il ring e mi dico di essere lo Spider-Man del pro-wrestling. Io cerco di fare tutto quello che posso per manovrare me stesso in una situazione e usare l’ambiente per cambiare il gioco “.
I veterani del wrestling e i commenti di Rip Rogers:
“Questi veterani mi odiano, non so perché, ma sono d’accordo con Rip Rogers al 100%. Il wrestling è diventato sempre la solita cosa ripetuta all’infinito. Ma guarda me e Jay White (a War of the Worlds) e guarda la reazione della folla: è quello che vogliono e ciò che vogliono. Se questo fa guadagnare dei soldi alla Ring of Honor, se fa guadagnare dei soldi a me e alla mia famiglia e se sta divertendo migliaia di migliaia di tifosi, non capisco cosa ci sia di sbagliato, ho tanto rispetto per Rip Rogers, ho rispetto per tutti coloro che vogliono criticare il mio lavoro, con cortesia, ma non sono una persona timida e non mi tiro mai indietro.”
Chris Jericho è forse tra i più grandi wrestler della WWE, e nell’ultima annata è diventato Grand Slam Champion grazie alla conquista della cintura di campione degli Stati Uniti. Quindi ha completato l’inevitabile turn face andando contro l’ex amico KO, inizialmente battendolo e poi soccombendo. Nel mentre è partito in tournée con i Fozzy, la band di heavy metal di cui è leader e cantante. Il tutto nell’attesa di fare ritorno sul ring. Oppure no?
Le ultime parole pronunciate da Y2J in un’intervista ad ‘AP News’ rischiano infatti di terrorizzare i suoi tantissimi fan. “Alla WWE basta il nome, io non sono eterno. La gente mi apprezza. Ma adesso sono qui con la mia band. La gente viene per vederci suonare. Potrebbe quindi passare molto tempo prima che io torni in WWE”.
E poi Jericho ha detto: “Sì, il tempo che manca prima del mio ritorno al wrestling potrebbe essere molto. Anzi, potrei anche non tornare mai più. Se tornassi o se non tornassi più andrebbe bene comunque. Se non mi dessero la possibilità di lottare mai più su un ring non mi darebbe fastidio”.
CM Punk tornerà mai in WWE? Una domanda a cui non potrebbe che rispondere negativamente la maggior parte di coloro che hanno seguito negli ultimi tre anni le vicissitudini tra lo Straight Edge e WWE. Eppure nelle ultime ore è successo qualcosa di strano. Appena un paio di mesi fa la WWE aveva addirittura evitato di scrivere il suo nome, al momento di raccontare tutti i match che Undertaker ha disputato a WrestleMania nella sua carriera. Ebbene, ora addirittura la WWE ha riproposto sul proprio canale YouTube le fasi finali di un incontro valido per il titolo di campione WWE, con CM Punk presente. Si tratta di quello di Elimination Chamber 2013, in cui The Rock conservò la cintura strappata al rivale in quel della Royal Rumble.
Cosa ha voluto comunicare ai suoi fan la WWE tornando a mostrare in azione CM Punk? Se consideriamo che la WWE abbia iniziato a mostrare immagini e filmati di Kurt Angle qualche mese prima del suo ritorno, si potrebbe dire che la WWE potrebbe aver ricomposto i rapporti con CM Punk e stia iniziando a “riabituare” il pubblico alla presenza dello Straight Edge.
Road Warrior è stato intervistato, e tra i momenti più salienti, abbiamo raccolto un piccolo estratto nel quale parlava dei fratelli Dudley:
“Voglio essere chiaro: non ho nulla contro D-Von o Bubba, D-Von è una grande persona, mi piace.
Erano bravi nei primi anni della ECW. Però, puoi dire che sono i più grandi perché hanno vinto il titolo WWE molte volte, e il titolo TNA; io ho vinto, invece 14 titoli differenti.
Australia, Messico, sei diverse compagnie giapponesi, AWA, NWA, WCW, WWF, WWE…12 titoli.
Inoltre Portland, poi Mexico City, ho indossato quattordici cinture differenti. Solo con Hawk ho vinto almeno 10-12 titoli. L’unico team ad avere portato le cinture internazionali fuori dal Giappone, e ad averle difese in AWA e NWA, rendendole famose. Loro non hanno fatto questo. Nulla contro i Dudleys, ma bisogna essere onesti verso i fan.
Quand’è il momento bisogna essere sinceri e onesti. Ascolta, Hulk Hogan è la più grande cosa che sia mai successa nel business, e io sono il primo a dirlo. Quando qualcosa è vero devi ammetterlo. Il miglior intrattenitore di questo business è The Rock. Miglior intrattenitore di tutti i tempi e ha fissato uno standard che nessuno supererà mai.
Quest’anno ha fatto 170 milioni di dollari di profitto. Nessun altro wrestler avrà mai un successo simile coi film e sarei il primo a dirlo. Quindi i Dudley, prima di aprire la bocca e dire certe stronzate farebbero bene a chiedersi “Abbiamo fatto davvero qualcosa di migliore dei Road Warriors?”
La risposta è semplice: no.
Sono dei grandi? Certo, ma non sono i Road Warriors. Non passeranno alla storia come delle leggende.
Justin Roberts, intervistato da Ring Rust Radio, ha fatto alcune dichiarazioni interessanti:
A proposito del suo nuovo libro, ha detto: “Pensai che sarebbe stata una bella storia già anni fa, quand’ero ancora con la compagnia. Ero stato un grande fan della WWE e del wrestlng in generale per tanti anni, poi ero arrivato a lavorare per la WWE, con molti dei ragazzi che ero cresciuto guardando e pensai che sarebbe stata una bella storia.
Cominciai a lavorare al libro quand’ero in WWE, e ne avevo già scritto una buona parte, una volta uscito potei rivisitarlo e parlare più liberamente di tutto quello che volevo”.
Roberts si è poi soffermato su qualche dettaglio del backstage: “Quando erano sul ring non erano più i miei amici, com’erano nel backstage, erano i loro personaggi e stavano eseguendo una performance. Mi allontanavo sempre, se si avvicinavano a me durante una rissa. Sembrava reale perché lo sentivo in questo modo.
Non li guardavo combattere vicino a me pensando “Oh, va tutto bene, sono i miei amici e stanno facendo il loro lavoro”. Pensavo “Oh no, si stanno picchiando, ed è meglio che mi scansi.” Altrimenti, rischiavo di finire in mezzo all’azione. Non sapevo quando si sarebbero avvicinati a me. Ogni tanto venivamo avvisati che avrebbero lanciato qualcosa o qualcuno contro la barriera, cosi io e il timekeeper potevamo spostarci in tempo”.
Sulle accuse di bullismo che hanno recentemente colpito la WWE:
“Molti me l’hanno chiesto, ma io non conosco Mauro. Proprio per nulla, non abbiamo mai parlato. Non conosco la sua situazione. Le cose di cui parlo nel libro sono avvenute nel 2003. Dopo l’incidente con Joey Styles, che lo ha affrontato e preso a pugni, è praticamente scomparso. Quand’è tornato, era una persona completamente differente. Certi cose non succedevano più, e il backstage era un ambiente completamente differente.
Quando tornò era un mondo differente, con altre persone e un’altra mentalità. Chi era in WWE nei primi anni 2000 sa cosa successe, non so cosa sia successo con Mauro. Non posso dire nulla su cosa e successo, ma non credo che JBL debba essere licenziato. Non è un problema di JBL, è una mentalità diffusa in tutta la compagnia. A loro piace tormentare le persone, ma non so nulla della situazione di Mauro, solo le accuse che tutti possiamo leggere.
Sulla sua carriera, invece ha così parlato: “Sono felice di tutto quello che ho fatto e ho fatto tutto quello che sognavo di fare e anche cose che non avrei mai immaginato di poter fare.Ho sempre cercato di esprimere le mie idee, e di portare il mio punto di vista su come migliorare il prodotto. Se c’era qualcosa nello script che non aveva senso, dal punto di vista di un fan, lo dicevo. Ho sempre provato, e sono stato zittito molte volte. Ho cercato di fare del mio meglio, ma non mi è stato permesso di fare molte delle cose che pensavo fossero migliori per gli annunciatori. Non ho alcun rimorso perché ci ho provato.Se venivo zittito, venivo zittito, ma almeno ci ho provato.”
Infine Roberts ha detto la sua su NXT.e Triple H
“Ci sono molti wrestler, non di NXT, che non vengono trattati molto bene e a cui non viene permesso di raggiungere il massimo del loro potenziale. I suoi ragazzi sembrano sempre bravi, mentre chi non gli piace tendono a fare brutte figure, c’è sempre qualcosa o qualcuno che lavora contro di loro. Nei miei rapporti con lui, quando gli chiesi il posto di produttore degli eventi dal vivo, ero qualcuno che vedeva ogni house show, ogni show televisivo e ogni PPV dall’inizio alla fine e da bordo ring; volevo migliorare alcune cose e aiutare la compagnia. Non mi considerò e mi disse che non avevo abbastanza esperienza, e poi fece arrivare persone che non sapevano nulla del business e che non provenivano dal mondo del wrestling; non sapevano come mettere insieme uno show o la psicologia dietro ad esso. Durante uno show, devi far divertire i fans. Mi disse che non avevo abbastanza esperienza, poi fece venite persone con nessuna esperienza, una cosa senza senso. In Australia era il top heel, ma iniziava gli show dando il benvenuto a tutti, come un baby face.
La gente lo fischiava perché era un heel in Tv, ma allo stesso tempo voleva essere un face e ben voluto da tutti. Cose senza senso che dovrebbero darti un idea”.
Secondo il WWE Universe, questi sarebbero i Wrestler che dovrebbero vincere il titolo NXT nel giro di pochissimo tempo, poiché sono considerati tra i più meritevoli dell’intero roster giallo:
– Drew McIntyre: dopo il fallimento del suo primo stint in questo secondo devono assolutamente rilanciarlo come un top wrestler visto che ha dimostrato di poterlo essere. Il titolo NXT è d’obbligo;
– Roderick Strong: Wrestler che potrebbe strappare il titolo a Bobby Roode a Brooklyn;
– Aleister Black: ottimo wrestler e personaggio dal sicuro avvenire;
– Hideo Itami: Dopo la sconfitta di Takeover:Chicago, giusto riposo dal giro titolato;
– Kassius Ohno: anche per lui il primo stint non andò bene, speriamo che in questo secondo possa riscattarsi;
– Eric Young: Wrestler con una lunga carriera, talentuoso e con una buona gimmick;
– Pete Dunne: Ora è campione UK e per un po’ giustamente lo rimarrà , ma in futuro uno così bravo non può limitarsi a rimanere nella divisione britannica, ma dovrà scalare sempre di più la vetta;
– Tommaso Ciampa e Johnny Gargano: ex compagni tag team, che potrebbero essere lanciati in una grandissima carriera in singolo;
– Andrade “Cien” Almas: è un ottimo heel, anche se più dietro nelle gerarchie rispetto i suoi avversari;
– Killian Dain: Per molti suonerà strano questo nome, ma il gigante della Sanity ha un glorioso passato al di fuori della WWE con il ring name di Big Damo dove ha dimostrato di esser un signore big man, magari un giorno con Young campione, Killian potrebbe uscire dalla Sanity ed intraprendere una faida con l’ex leader.
In una giornata particolarmente triste per l’addio al calcio di una leggenda vivente come Francesco Totti, sono arrivati migliaia di messaggi di tributo al Capitano, da gente di qualsiasi sport. Tra questi, anche il messaggio di Cesaro all’amico Totti, onorandolo per la sua carriera e augurandogli buona fortuna per tutto.
Gran gesto dello Svizzero. Ecco riportata la foto usata da Cesaro:
Secondo le ultime notizie, l’ex campione dei pesi leggeri Tajiri, non avrebbe ancora ufficialmente lasciato la federazione poiché il suo contratto con WWE non è ancora scaduto. Difficile vederlo ancora all’azione, ma i suoi fans quindi hanno trovato un’appiglio a cui appendersi per rivederlo coinvolto in qualche match.
Impact Wrestling ha avuto un piccolo disguido tecnico durante l’ultima messa in onda nel Regno Unito.
Venerdì 26 maggio, infatti, invece di mandare in onda il nuovo episodio ha riproposto quello della settimana scorsa.
E’ stato confermato dall’emittente Spike TV che il 2 giugno andrà in onda una doppia programmazione, con inizio alle ore 21, dove prima verrà recuperato l’episodio non trasmesso, seguito da quello di settimana prossima nel suo normale orario.
Sono state condotte indagini per capire cosa sia andato storto e per assicurarsi di non incontrare lo stesso problema in futuro.
Allen Neal Jones ebbe la sua prima casa a Jacksonville, dove nasce nelle vicinanze della base militare di Camp Lejeune, il 2 Giugno del 1977. Ben presto la storia lo portò ad essere cittadino del mondo, trovando una casa diversa in ogni luogo visitato. Certo la sua versatilità alla fine non lo ha lasciato senza ricompense: 45 titoli vinti nella sua carriera da wrestler nelle diverse federazioni che hanno avuto l’onore di fargli da palco.
Primo wrestler al mondo ad aver detenuto i titoli massimi di NWA, TNA,IWGP e WWE, considerato come uno dei migliori lottatori di sempre; Mr. TNA, The New Nature Boy, The Phenomenal One, sono solo alcuni dei nomi con il quale è conosciuto.
State leggendo The Mirror, chi scrive è il Dag, e il protagonista di oggi è niente meno che AJ Styles.
Alzate il volume della musica e aprite bene gli occhi e la mente: stiamo per immergerci nella storia di un vero “fenomeno”.
La strada verso il successo è spesso in salita, sporca e accidentata e solo i più testardi possono viaggiarci restandone indenni. Styles è sicuramente una di queste anime caparbie, ma i sacrifici non sono mancati nemmeno per lui, soprattutto alle origini della storia che stiamo narrando. Infatti per poter inseguire la sua passione, il wrestling, Styles dovette cimentarsi con molti lavori part-time per potersi permettere un adeguato corso e gli allenamenti. No pain, no gain, dicono gli americani.
Nonostante gli stenti iniziali, Styles inizia la sua carriera nel 1998, debuttando nella NWA Wildside. Al suo match di debutto perde contro Michael Brooks: all’epoca Styles combatteva sotto il ring name di Mr. Olympia e il suo volto era coperto da una maschera. Già solo un anno dopo, nel 1999, vincerà il Television Championship della federazione, suo primo titolo. Da questo momento cambia il suo nome, divenendo AJ Styles, l’uomo che tutti conosciamo.
Nel 2001, dopo un provino con la WCW, la stessa federazione lo mette sotto contratto, fiutando il talento che il ragazzo possedeva. Il giovane AJ verrà affiancato ad Air Paris in un tag team, per competere in un torneo che si sarebbe disputato nello show secondario, Thunder, e che avrebbe portato all’incoronazione dei WCW Cruiserweight Tag Team Champions. Non si può dire che abbiano rubato lo show in quell’evento, dato che i due uscirono proprio al primo turno, contro coloro che alla fine si sarebbero portati a casa i titoli.
La storia tra WCW e Styles fu però di breve durata: quando la WWF comprò la federazione, non propose nessun contratto al lottatore, sbattendogli la porta in faccia. Un anno dopo, nel 2002, dopo che il Phenomenal One aveva fatto il suo ritorno alla NWA, si riaffaccia alla finestra la WWF, questa volta non a mani vuote: viene messa sul piatto un’offerta per un contratto di sviluppo con la federazione. Styles ringrazia e passa avanti, rifiutando di fatto il contratto, per motivi familiari.
Siamo nel 2002 e qui si apre un nuovo capitolo della nostra fenomenale storia.
AJ Styles firma con la ROH, debuttando nel terzo show della federazione. Ma una gallina dalle uova d’oro come lui non può certo passare inosservata: il pubblico lo apprezza molto e ben presto ha già conseguito lo status fisso di Main eventer, mancando però ben due chance titolate per il ROH World Championship.
Dopo una prima esperienza in tag con Paul London, Styles inizia a fare coppia con Amazing Red, questa volta con successo. I due arrivano a conquistare i ROH World Tag Team Championship, difendendoli poi diverse volte con successo, fino all’infortunio al ginocchio del suo compagno di coppia, che costringe anche AJ a rendere i titoli vacanti.
In un match contro Bryan Danielson, ovvero il futuro Daniel Bryan, Styles si assicura il posto di Number one contender per il titolo. Il campione è niente meno che Samoa Joe, lottatore in cui AJ trova un muro durissimo da oltrepassare, tanto che non riesce a sfondarlo, perdendo ancora una volta l’opportunità di avere alla vita il titolo mondiale.
Parteciperà poi con successo al torneo indetto per coronare il primo ROH Pure Champion, battendo in finale CM Punk e laureandosi campione. Il suo regno sarà di breve durata e dopo aver difeso il titolo ancora una volta dagli assalti di Punk, lo rende vacante, lasciando la ROH.
Bisogna tenere conto, nella nostra narrazione, che Styles milita in ROH in un periodo che va dal 2002 al 2006, ma questo non è il suo unico impegno, dato che dal 2002 al 2013 è anche sotto contratto con la TNA. Questa però è un’altra storia, in cui ci addentreremo più tardi.
Arriviamo al 2004, anno in cui Styles fa il suo ritorno alla ROH per combattere contro Rave, lottatore che lo stesso AJ aveva inizialmente preso sotto la sua ala. Fino al 2006 ha diverse faide e match, incontrando campioni come Roderick Strong, Austin Aries, Evan Bourne e Christopher Daniels. In quello stesso anno, tuttavia, la TNA vieta ai propri lottatori di esibirsi in altre federazioni e così Styles e la Ring of Honor giungono ai saluti, almeno per il momento.
Facciamo dunque un poderoso passo indietro, ritornando al fatidico anno del 2002. Styles firma un contratto anche con la NWA:TNA, nome precedente della Total Nonstop Action Wrestling. Non deve stupire che in contemporanea lottasse anche per la ROH, dato che inizialmente il suo contratto lo vedeva libero di fare apparizioni in altre federazioni. A poche settimane dal debutto conquista il suo primo titolo, il TNA X DivisionChampionship, al quale presto si andrà ad aggiungere anche l’NWA World Tag Team Championship, vinto insieme a Jerry Lynn.Entrambi i titoli saranno poi persi da Styles a solo una settimana dalla conquista dell’ultimo.
Un primo storico traguardo viene tagliato da AJ nel 2003. Dopo aver riconquistato per la seconda volta il titolo della X Division, quello fu l’anno in cui Styles inizia a competere per il titolo mondiale. Raggiunge il suo scopo nella giornata dell’ 11 Giugno, vincendo l‘NWA World Heavyweight Championship e laureandosi primo TNA Triple Crown Champion della storia.
Nel 2004, dopo una faida con Abyss, iniziata dopo essere stato forzato a fare coppia con lui, vincendo tra l’altro anche i titoli tag team, Styles fa ritorno alla X Division. Naturalmente diviene immediatamente primo contendente al titolo e lo vince per la terza volta. In questo periodo, in un turbinio di alleanze e rivalità, lavora con Bryan, Samoa Joe e Christopher Daniels.
Proprio con quest ultimo forma un tag team, dopo che Daniels lo soccorre da un attacco per mano di Samoa Joe. I due insieme vincono i titoli di coppia, mostrandosi molto affiatati sul ring. La loro allenza si chiuderà bruscamente qualche settimana dopo, quando Daniels vince un Triple Threat per l’ X Division Championship che includeva la partecipazione anche del Phenomenal One. Il finale controverso conduce i due ex compagni a una discussione e alla rottura definitiva. Curiosità: a ricoprire il ruolo di paciere tra i due è Rhyno, che fallirà nella sua missione e verrà anche sconfitto in seguito dallo stesso Styles.
Nei suoi anni in TNA AJ ha avuto anche una faida con Kurt Angle: secondo kayfabe Styles sarebbe stato il motivo del divorzio tra Angle e sua moglie Karen, che dopo aver lasciato l’ex marito si risposa con Styles. Addirittura, dopo uno dei tanti match tra i due, il Phenomenal One vince la medaglia olimpica di Kurt: sarà poi costretto da Jeff Jarrett a restituirla al campione olimpico alla fine della rivalità, che vedrà comunque uscire AJ vincitore a testa alta.
Nel 2008 AJ fonda una nuova stable, la Frontline, composta da giovani della federazione: tra i ranghi del gruppo si annoverano nomi come Samoa Joe, Jay Lethal ed Eric Young. La Frontline altro non era se non la risposta giovane a un altro gruppo di formazione precedente, che vedeva uniti i veterani della federazione, ovvero Sting, Kevin Nash, Booker T e il solito Kurt Angle: la stable prendeva il nome di Main Event Mafia.
Questa lotta di fazioni porterà Styles alla conquista del TNA Legends Championship detenuto da Booker T.
Il 2009 riserva a Styles una grandissima soddisfazione: la vittoria del TNA World Heavyweight Championship. Dopo aver schienato Angle, nella Impact Zone ha inizio la festa. AJ stesso è sorpreso dalla sua conquista, sgrana gli occhi e stringe a se la cintura. Il pubblico è in tripudio, dal cielo piovono coriandoli, le persone accorrono sul ring per festeggiare il loro nuovo campione, che è sommerso da applausi, abbracci e congratulazioni.
Prima della vittoria del titolo Styles aveva espresso dei dubbi riguardo la sua possibilità di continuare a lottare nel pro wrestling, dubbi messi a tacere poi da Sting, che lo convince a rimanere. Styles mantiene il suo titolo in diverse occasioni contro Sting, Samoa Joe, Jeff Hardy, grazie anche all’alleanza con Ric Flair, dal quale prende il soprannome di “The New Nature Boy”. A portargli via il titolo sarà solo Rob Van Dam, nel 2010.
Dal 2010 al 2012 Styles è coinvolto in una stable fondata da Ric Flair, conosciuta come Fortune. Al suo fianco nel gruppo ci sono, tra gli altri, James Storm e Bobby Roode.
Dopo tante altre rivalità e sfide, giungiamo infine al 2013, altro anno che chiude un capitolo nella storia di Allen Jones. Prima di tutto è l’anno della seconda vittoria del titolo mondiale TNA per Styles, conseguita contro Bully Ray. A seguito di quel grande successo, Dixie Carter, presidente della TNA, gli offre un contratto d’oro. Styles però rifiuta l’occasione e annuncia che andrà a combattere nelle federazioni indipendenti. Il 17 Dicembre 2013 AJ è ormai divenuto un free agent, seppure il match di addio alla TNA ha luogo solo il 2 Gennaio del 2014, registrato un mese prima, contro Magnus con in palio il titolo mondiale.
Così Styles fa il suo ritorno nella ex federazione, la ROH, dove il 4 Gennaio affronta Roderick Strong, infortunandolo a fine match.
Il nuovo capitolo nel grande libro della vita di AJ si apre il 6 Aprile del 2014, quando fa la sua prima apparizione nella New Japan Pro Wrestling, attaccando il campione Kazuchika Okada. Lo statunitense si rivela come nuovo membro del Bullet Club, prima di conquistare l‘IWGP World Heavyweight Championship detenuto dallo stesso Okada, nel giorno stesso del suo esordio, stabilendo un record assoluto.
Dopo aver perso il titolo, AJ ha un match contro Yoshitatsu, il quale si rompe il collo dopo aver subito la Styles Clash. Di fatto questa manovra è molto rischiosa e la posizione del collo di chi la subisce deve sempre essere nella giusta posizione, per evitare brutti infortuni.
Nella sua esperienza con le federazioni indipendenti, Styles ha visitato anche palazzetti del nostro paese. In uno show della EPW nel 2016, AJ ha combattuto contro Daniels a Frosinone, provincia laziale.
Ci avviciniamo a quello che, per ora, è l’ultimo capitolo del racconto che stiamo affrontando: il nome di questo capitolo è breve, chiaro e incisivo. WWE.
Il 20 Gennaio del 2016, dopo moltissime speculazioni, viene rivelato che Styles ha firmato un contratto con la federazione più popolare al mondo, per la felicità di molti suoi fan.
Nella Royal Rumble dello stesso anno, 4 giorni dopo la conferma del’avvenuta firma del contratto, il Phenomenal One scuote il palazzetto con il suo ingresso, ormai non così a sorpresa.
Styles entra con il numero 3 e resta nel match per ventotto minuti prima di essere eliminato da Kevin Owens.
Nel match di debutto a Raw, la sera successiva, batte Chris Jericho, aprendo con lui la sua prima faida in WWE: infatti Jericho chiede la rivincita a Fastlane, perdendo però ancora una volta. Tra i due nasce anche una momentanea amicizia, formando un tag team dal nome Y2AJ. L’alleanza durerà poco e le belligeranze riprenderanno e si concluderanno in quel di Wrestlemania 32, dove finalmente Y2J riesce ad ottenere la vittoria sul rivale.
AJ ha anche un paio di occasioni per ambire al titolo massimo allora detenuto da Roman Reigns, ma le fallisce entrambe.
Inizia così la faida più bella da lui avuta fino ad ora nella federazione: AJ Styles vs John Cena.
Tutto ha inizio con Styles che attacca a sorpresa il rientrante John Cena, evento che conduce a un match tra i due a Money in the Bank, in cui il Phenomenal One riesce a catturare la vittoria grazie alle intromissioni del “Club“, ovvero Karl Anderson e Luke Gallows. A separare il gruppo ci pensa il Draft, che assegna Styles a SmackDown e i compagni di tag a Raw.
La rivalità con Cena non è certo finita: le strade dei due si incontrano nuovamente a SummerSlam, ppv in cui danno il meglio di se, spingendosi al limite delle proprie capacità e regalando a noi appassionati un match a 5 stelle e più. Alla fine a uscirne a testa alta è sempre il solito AJ, questa volta in modo pulito. Cena appare sconsolato dopo la contesa e lascia la sua fascia con lo storico motto “never give up” abbandonata sul ring, come a voler dire che il momento di arrendersi, di gettare la spugna è forse arrivato anche per lui. Styles farà sua quella fascia, esibendola quasi come trofeo di battaglia, e da quel momento inizierà a farsi annunciare come “The Face That Runs the Place”.
Nel pieno delle sue forze, diviene contendente numero uno al WWE World Championship di Dean Ambrose, che conquista l’11 Settembre a Backlash, vincendo per la prima volta un titolo nella federazione.
Riesce a difendere il titolo diverse volte dalle insidie del Lunatic Fringe e degli altri lottatori del roster, cedendo solo dinanzi al suo rivale, che fa il suo ritorno dopo 140 giorni di assenza dal ring: John Cena.
Il 29 Gennaio, alla Royal Rumble, e quindi ad un anno dal suo debutto, Styles perde il titolo a favore del leader della Cenation.
Siamo giunti alla storia recente, con Styles che combatte contro Shane McMahon a Wrestlemania 33, vincendo, e che insidia un appena fresco di arrivo a SmackDown, Kevin Owens, per il titolo USA.
Il resto sono tutti capitoli da scrivere prima che questo meraviglioso libro si chiuda.
L’apporto che AJ Styles ha dato alla WWE è stato certamente di grande impatto. E non poteva essere altrimenti vista l’esperienza, la tenacità, il talento e il carisma che lo contraddistinguono. Ad oggi è uno dei lottatori più amati dal pubblico, che lo acclama sia da heel che da face, ruoli che sa ricoprire entrambi con maestria.
I capitoli che ha ancora da scrivere questo uomo saranno certamente degni di essere letti, poichè lo attendono ancora tante sfide e conquiste, e alla fine, a lavoro concluso, potete stare certi che il suo diventerà un best seller.
Cari amici, anche per oggi il tempo a nostra disposizione è terminato. Rinnovo il mio invito per voi per un nuovo appuntamento con The Mirror tra due settimane, sempre tra le pagine di SpazioWrestling.it, per scoprire la storia di un nuovo, fantastico wrestler.
L’ex WWE Tag Team Champion Rene Dupree ha criticato Randy Orton per aver offeso il Wrestling delle Indy, postando questo post sulla sua pagina Facebook:
“Randy, tutto ti è stato donato nella vita. Dal tuo nome alla tua finisher. Le persone potranno dire la stessa cosa di me ma quando tu eri solo un ragazzo grasso, io ho vinto i campionati Canadesi di bodybuilding e mi sono qualificato ai Mondiali, e mentre tu non avevi fatto neanche un match io ne avevo già più di 500. Non resisteresti a un solo tour giapponese, mentre io ne ho fatti 49. Pensa che se Triple H non fosse stato un mark di tuo padre saresti stato licenziato molti anni fa. Non sei neanche lontanamente vicino all’atleta che era tuo padre. Stai denigrando i ragazzi delle Indy, ma fai una cosa: fatti crescere le palle e prova a tutti che sei speciale, perché scusa se te lo dico, ma ciò che fai è davvero noioso. #VERITÀ”
Negli ultimi mesi ci sono stati rumors secondo i quali l’ex wrestler della TNA Gunner potrebbe firmare un contratto con la WWE in caso di superamento delle visite mediche di controllo.
Nella notte di giovedì lo stesso Gunner ha postato il seguente tweet sul suo profilo ufficiale:
Durante il live event di Roma del 3 maggio 2017 Luca Franchini e Michele Posa hanno intervistato alcune superstar WWE tra cui Seth Rollins, Sasha Banks, Enzo Amore, Austin Aries, The Miz, Maryse e Big Cass. Qui sotto vi proponiamo le 4 interviste effettuate durante il tour italiano.
Fonte: Pagina ufficiale di YouTube di Michele Posa
Tutti i fan di vecchia data ricorderanno questo nome. Per i più novellini, ricordiamo che Bischoff è stato General Manager di RAW per diversi anni, precedentemente aveva anche lavorato per la WCW e dopo il rilascio dalla WWE ha lavorato per la TNA.
Tutto lo staff di SpazioWrestling gli augura un buon 62° compleanno.