Rusev è stato ospite del podcast di Ryback, in cui si è detto aperto ad essere un performer versatile come Kurt Angle, ma che gli è sempre stato detto di comportarsi in un certo modo.
La dichiarazione più sorprendente è che Vince McMahon gli disse che i fan lo stavano prendendo in giro quando intonavano il coro “Rusev Day”:
“Perché non posso farlo? Perché non posso mostrare la mia personalità nello spogliatorio? Perché non posso entrare nel ring e fare quello che faccio? Mi dicevano “Non guardare le persone, non sorridere” e tanto altro. Davvero? Alle persone sembra piacere quello che faccio. Perché ottengo successo e mi dici di fare l’opposto? Non capivo. Parlai con Vince e mi disse che il coro “Rusev Day” era solo una presa in giro, non facevano sul serio”.
“Il Rusev Day andava bene. Non è possibile che negli uffici nessuno se ne fosse accorto, perché lo cantavamo prima, durante e dopo gli show. Ovunque. Mi sono sempre sentito abbattuto perché non sapevo per cosa facevo tutto questo. Mi esibivo e basta e poi finalmente qualcosa stava andando bene. Non ci credo che non se ne sono accorti. Mi dicevano che mi stavano prendendo in giro. Rispettavo e ascoltavo quello che diceva Vince, ma sapevo che non era vero”.
Rusev ha aggiunto che era frustrato per il suo inutilizzo, nonostante avesse successo tra i fan, e finì per urlare contro uno scrittore della WWE.
FONTE: SPORTKEEDA.COM
Appassionata di wrestling dal lontano 2002 e, in generale, della scrittura e dell’informazione in generale di questo sport-spettacolo. Amante anche del calcio, videogiochi e la lettura. Seguo Spazio Wrestling (con cui ho avuto il piacere e l’onore di collaborare anche in passato) dalla sua fondazione.