Dopo il ritorno di Rusev, il Leader della Cenation, ha fatto questa proposta al Bulgaro:
“Rusev, ti sei perso? Non sai dove ti trovi? Non siamo nella tua confortevole Bulgaria, siamo negli Stati Uniti. Ha detto che l’America è una barzelletta, ha ragione? Potrebbe, ogni battuta ha la sua punchline, quindi perché non vieni qui che ti do un bel pugno in faccia? Questo farebbe ridere. Sì, mangiamo un sacco per festeggiare ma hai dimenticato dei fuochi d’artificio, Perdonate Rusev, è stato via per un po’ e questo significa che ha avuto tempo per riflettere e tutti noi sappiamo che non è una cosa che gli riesce proprio bene. Hai torto sull’America, noi non comandiamo nessuno, è che abbiamo combattuto per avere la libertà di parola e quando gente come te viene a dirci queste cose, non abbiamo paura di combattere per ciò in cui crediamo Quindi, nello spirito del compleanno dell’America, e siccome tu sei tanto attaccato alla tua bandiera bulgara, perché non la appendiamo insieme alla bandiera americana sopra due angoli del ring mentre Rusev e John Cena si sfidano nel classico Flag Match? E siccome vuoi aspettare Battleground per affrontarmi, vattene pure, codardo. Noi non facciamo così negli Stati Uniti ma non preoccuparti, nessuno se ne andrà a mani vuote. Mandiamolo a casa con una bella canzone… USA! USA! USA!”
Nato nel 1995, sono un grande fan della WWE dai tempi di Smackdown con Ciccio Valenti. Dopo la morte di Eddie Guerrero, mi sono allontanato dal mondo del pro-wrestling, per poi ritornare sui miei passi nel 2012. Ho ampliato i miei orizzonti, avvicinandomi al mondo della NJPW e del Bullet Club.