L’attuale campione Intercontinentale Gunther è uno degli atleti più apprezzati di tutto il roster WWE. È uno dei pochi che riesce con le sue performance sul ring a mettere d’accordo critica e fan. In molti, dopo la sua magistrale partecipazione alla Royal Rumble avrebbero voluto che fosse proprio lui a sfidare Brock Lesnar a Wrestlemania 39. Come sappiamo, le cose hanno preso una piega differente e dopo aver rifiutato un feud con Bray Wyatt, “The Beast Incarnate” se la vedrà con Omos allo “Showcase of the Immortals“.
Per Gunther e il suo Imperium invece si sta sviluppando in quel di Smackdown una faida contro Drew McIntyre o Sheamus e i suoi Brawling Brutes che al momento è uno dei segmenti più interessanti dello show blu. Questa chimica naturale tra le due stable nasce dall’opposizione evidente tra il loro modo di porsi: anarchia contro autorità. Tuttavia questa tono marziale e totalitario della fazione del “Ring General” ha iniziato a suscitare qualche polemica prontamente rispedita al mittente dal diretto interessato.
Gunther non ci sta: l’Imperium non ha nulla a che fare col fascismo
Intervistato da Peter Rosemberg durate il suo The Ringer’s “Cheap Heat” podcast, Gunther ha categoricamente smentito che il suo Imperium possa essere in qualche modo basato o ispirato sui regimi totalitari che hanno dilaniato il mondo durante il secolo scorso.
“Ovviamente, come dici tu, questa è la storia dei due paesi. Ma per noi ora non è più così: veramente, è così lontano da ciò che è la verità. Spesso do anche la colpa alle persone che giudicano pensando alla prima cosa ovvia e cavalcando l’idea. L’Imperium non rappresenta nemmeno la cultura dei nostri paesi. L’Austria e la Germania hanno fatto enormi sforzi per essere severi con sé stessi quando si tratta della loro storia e tenersi sotto controllo”.
FONTE: RINGSIDENEWS.COM
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