Dopo le ultime settimane, i piani generali della WWE, sono stati letteralmente stravolti, in particolare, quelli riguardanti Roman Reigns, il quale, inizialmente avrebbe dovuto sfidare Brock Lesnar proprio a Wrestlemania 34. Inoltre anche John Cena, in questo suo ennesimo ritorno, sarebbe dovuto andare contro Jinder Mahal per il titolo WWE. Opzione che tuttavia si è spenta a favore di Randy Orton.
Quindi, i due atleti, ad oggi, non sembrano godere di piani a lungo termine. Ma proprio in queste ora, circolare una voce che, se confermata, avrebbe dell’incredibile. Infatti, la dirigenza WWE vorrebbe proporre nello show più importante di wrestling, un dream match tra Roman Reigns e John Cena, in uno scontro in cui non saranno delineate le fazioni di face e heel.
Non sappiamo quando verrà proposto questo feud, ma questa voce ha già fatto scaldare al massimo il WWE Universe.
Mineyama era una piccola cittadina della prefettura di Kyoto, successivamente inglobata in un complesso cittadino più grande, viste le sue esigue dimensioni.
Eppure, una città così piccola e sconosciuta ai più, ha dato i natali a un vero e proprio re.
Il viaggio di questo sovrano inizia il 24 febbraio del 1980, giorno della sua nascita: dalla sua cittadina è riuscito a spiccare il volo, conquistare interamente il suo paese sconfiggendo avversari terribili e scavalcando numerosi ostacoli. Dopo essersi elevato fino a raggiungere le vette più alte, ha deciso di abbandonare la sua confortevole casa, accarezzato dalla tentazione di una nuova avventura, nuove terre da conquistare.
Aveva deciso che il suo prossimo regno sarebbe stata l’America.
Stiamo, ovviamente, parlando del protagonista delle prossime pagine del The Mirror che state per leggere e, lo avrete già capito, lui è Shinsuke Nakamura, The King of Strong Style!
Guardiamo dunque nello specchio della memoria e, con il solito sottofondo musicale, scopriamo le origini dell’uomo che sta scuotendo i fan della WWE!
Fin da quando ha compiuto le sue prime apparizioni in WWE e calcato per le prime volte i ring della federazione, i fan lo hanno acclamato incondizionatamente, facendolo divenire uno dei wrestler più amati e tifati. La sua classe e il suo carisma trascinante nel quadrato sono innegabili.
Ma quale è la storia di questo fenomeno giapponese? Dove è cresciuto, sportivamente parlando?
Per dare una risposta a queste domande dobbiamo arrivare a un lontano 29 Agosto del 2002, in Giappone, nella New Japan Pro Wrestling.
Fin dai suoi match iniziali, la federazione nipponica capì di avere fra le mani un talento inestimabile, un wrestler di prima categoria. Ad impressionare i vertici furono il carisma di cui Nakamura era dotato, veicolato anche dal suo strano atteggiamento e dalle sue movenze particolari, oltre che il suo stile di lotta: strong style, uno stile ruvido, senza esclusione di colpi, basato sulla riproposizione di mosse più aderenti alla realtà, materia centrale del Puroresu. Questo stile in Giappone era molto apprezzato, e Shinsuke riusciva a proporlo ai suoi massimi livelli.
Per la sua rapida ascesa, Nakamura si guadagnò il soprannome di “Super Rookie“, la super matricola.
Inoltre divenne noto anche come parte dei “nuovi tre moschettieri”, formati da Nakamura stesso, Hiroshi Tanahashi e Katsuyori Shibata, ovvero un gruppo ideale di tre giovani wrestler ai quali veniva prospettato un futuro roseo.
La bacheca dei trofei del super rookie non rimase a lungo impolverata e vuota, giacchè iniziò a riempirla quando era trascorso poco più di un anno dal suo debutto.
Era il 9 Dicembre del 2003 quando Nakamura affrontò Hiroyoshi Tenzan, uscendo vincitore dalla contesa e strappandogli il titolo, divenendo all’età di 23 anni, il più giovane IWGP Heavyweight Champion della storia. Questa grandissima partenza non fu certo un fuoco di paglia, poichè il giovane Shinsuke riuscì in un’altra impresa: vincendo un match titolato contro Yoshihiro Takayama, strappò al suddetto il suo NWF Heavyweight Championship, unificando le due cinture sotto un unico, immenso lottatore. Il vizio del re dello Strong Style di unificare titoli non mancò nemmeno in futuro, come vedremo tra poco.
La sfortuna è però sempre in agguato: dopo due mesi di regno titolato, Nakamura dovette rinunciare al titolo, causa infortunio.
Degna di nota è la sua intensa rivalità contro Hiroshi Tanahashi: le carriere dei due spesso si trovarono a correre sugli stessi binari, confliggendo più volte nei primi anni in NJPW: fu questo il caso, ad esempio, del titolo vinto da Nakamura ai danni di Hiroshi, certo IWGP U-30 Openweight Championship. Una pace fu raggiunta fra i due forse solo ai tempi del loro primo e unico titolo tag team: gli acerrimi rivali, messa da parte momentaneamente l’ascia di guerra, riuscirono a conquistare l’IWGP Tag Team Championship.
Per rivedere Nakamura con il titolo massimo alla vita, i suoi tifosi dovettero aspettare ben 5 anni. Era infatti il 2008 quando riconquistò la cintura che aveva dovuto lasciare a causa di quel maledetto problema fisico. Proprio in quell’anno, però, sarebbe stato ancora tempo per lui di una nuova unificazione. Kurt Angle in quel periodo era il detentore del’ IWGP Third Belt Championship, titolo sul quale Nakamura aveva messo gli occhi. Riuscì a sconfiggere l’eroe olimpico e ad unificare due titoli ancora una volta.
La terza e ultima vittoria dell’ IWGP Heavyweight Championship per lui arrivò invece l’anno successivo, 2009, quando lo stesso Shinsuke aveva formato una stable dal nome “Chaos”.
Tra gli atleti che salirono sul ring con lui negli anni giapponesi, Kurt Angle a parte, ne ricordiamo certamente tre con maggior familiarità: Brock Lesnar, Prince Devitt (per i più distratti, vecchio nome di Finn Bàlor) e, soprattutto, Aj Styles. Non è un caso che si ponga l’accento proprio sul nome di quest ultimo, dato che con Nakamura si rese protagonista di un match indimenticabile.
Siamo nel 2012 quando Shinsuke esce fuori dall’orbita del titolo maggiore, lasciando spazio al rientrante Kazuchika Okada, accogliendolo inoltre nella sua stable.
Il perchè è presto spiegato: la federazione aveva intenzione di rendere il nuovo IWGP Intercontinental Championship un titolo prestigioso quasi quanto quello dei pesi massimi e per fare ciò aveva bisogno che un atleta di punta si interessasse alla cintura. E quale miglior profilo poteva essere scelto se non quello del re dello Strong Style?
La missione che gli era stata assegnata fu portata a termine due anni dopo, nel 2014, conseguentemente ad un match fenomenale che andò in scena come main event dell’ottava edizione di WrestleKingdom, l’evento più importante della NJPW, dove Nakamura difese il titolo contro Tanahashi.
Ma il vero match memorabile per il titolo intercontinentale fu certamente quello con il sopra citato Aj Styles, svoltosi sempre a Wrestle Kingdom, ma nella decima edizione. Anche in quell’occasione Nakamura riuscì a mantenere il titolo a cui tanto era affezionato. Alla fine, infatti, Nakamura fu detentore del record di conquiste del titolo, ben cinque nel corso degli anni.
Dopo questa sua grande affermazione, iniziarono a circolare delle voci sulla possibile rottura tra Nakamura e la NJPW. Le stesse voci vennero confermate dall’atleta, che disse di essere in procinto di lasciare la federazione. Shinsuke comunque tenne fede ai suoi ultimi impegni con la NJPW, prima della scadenza del suo contratto. Il 12 gennaio del 2016 la stessa federazione ufficializza l’addio di lì a poco della sua grande star e il successivo 25 gennaio Nakamura riconsegna il titolo intercontinentale, chiudendo, da imbattuto, il suo quinto regno con quel titolo.
L’ultimo match di Shinsuke in Giappone è datato 30 gennaio 2016.
Un vero re non può certo fermarsi ed è anzi sempre bramoso di nuove conquiste.
Così Nakamura, in un’intervista a Tokyo Sports annunciò che la sua nuova strada sarebbe stata negli Stati Uniti, con la federazione più famosa al mondo: la WWE.
Già il 27 gennaio, addirittura prima del suo ultimo match con la NJPW, i piani per Nakamura vennero annunciati dalla stessa WWE, che in un articolo sul suo sito scrisse che il nipponico sarebbe stato destinato a NXT e che avrebbe fatto il suo debutto contro Samy Zayn il 1 aprile a NXT Takeover: Dallas. A questi annunci seguirono l’arrivo del wrestler al performance center, le visite mediche e una conferenza stampa a Tokyo in cui veniva ufficializzata la sua firma.
L’attesa per il debutto di Nakamura fu altissima, soprattutto dopo la sua comparsa in un promo a schermo in una puntata di NXT, prima volta in cui venne svelato al pubblico, almeno negli show televisivi, l’avversario di un Zayn ormai alla fine della sua esperienza nel roster giallo.
Arriva finalmente il fatidico giorno e il palazzetto è in palpitante attesa. Quando risuonano le note della meravigliosa theme song di Shinsuke, il pubblico è già caldo e pronto ad esplodere. La deflagrazione ci sarà nel momento in cui sullo stage appare il re: le sue movenze mai viste, il carisma che emana dalla sua persona, con l’accompagnamento musicale sublime, fanno sì che il pubblico si dimostri subito entusiasta per questo nuovo arrivo.
Fin da quel primo match fu chiaro a tutti che Nakamura fosse materiale da main event e da titolo NXT e il tempo confermò tutto questo.
Nel successivo ppv, NXT Takeover: The End, Shinsuke affronta, uscendone anche questa volta vincitore a testa alta, Austin Aries. Nella successiva puntata settimanale di NXT, il re dello Strong Style interrompe un promo di Finn Bàlor, elogiandolo per tutte le sue conquiste e proponendogli un nuovo avversario da sfidare: se stesso. Il pubblico acclama la proposta e il match è sancito da un’amichevole stretta di mano tra i due. Il 13 luglio è la data prestabilita per il grande incontro e ancora una volta il nipponico non manca l’appuntamento: batte Finn e si prospetta giustamente come prossimo sfidante al titolo.
Si apre così la sua lunga e aspra rivalità con Samoa Joe, allora detentore del titolo NXT. Il primo capitolo della guerra fra i due viene scritto a NXT Takeover: Brooklyn II e tale capitolo reca la firma di Nakamura, che vince il match e si laurea per la prima volta NXT Champion.
Perderà la cintura contro lo stesso samoano poco dopo, a NXT Takeover: Toronto. Ma non si da per vinto e, dalle sue ceneri, anzi, dalla sua patria, rinasce. Infatti la WWE sfrutta l’occasione di un evento del roster giallo ad Osaka, il 3 Dicembre 2016, per far riconquistare il titolo perso a Shinsuke, che esce dal ring vincente e tra l’acclamazione del pubblico.
Ma l’ultimo capitolo della rivalità con Samoa Joe doveva ancora essere completato.
La fine giunse in occasione di un live event a Melbourne ed ebbe il sapore dell’acciaio: Nakamura vs. Samoa Joe 4 si svolse all’interno di una gabbia, essendo stato scelto come stipulazione uno Stell Cage Match. Dopo un incontro all’ultimo respiro, fu Shinsuke a trionfare e a chiudere il capitolo Samoa Joe.
Si stavano però avvicinando gli ultimi mesi del wrestler nello show di NXT.
E l’ultima parentesi di questa sua avventura fu aperta da Bobby Roode. Il canadese, attuale campione NXT, strappò il titolo al nipponico in occasione di NXT Takeover: San Antonio, il 28 gennaio del 2017, ribadendo la sua leadership il 1 aprile a NXT Takeover: Orlando, evento svoltosi nella stessa settimana di Wrestlemania 33.
Dopo essere uscito sconfitto da entrambi i match e aver perso così il suo titolo, sembrava ormai chiaro a tutti che la permanenza di Shinsuke Nakamura a NXT fosse giunta al termine ed era ora per lui di cambiare aria.
Fu così che il 4 aprile Nakamura diviene un membro del roster di SmackDown, facendo il suo ingresso al termine di un segmento con protagonisti The Miz e Maryse.
Siamo così come sempre arrivati ai giorni nostri, con la prima rivalità di Nakamura nel main roster contro Ziggler, che ha sconfitto al suo esordio in-ring durante il ppv Backlash.
La scorsa settimana ha partecipato al Money in the Bank ladder match, uscendone però sconfitto e quindi privo di valigetta. Nonostante questo sembra che la WWE punti su Nakamura almeno per il futuro, essendo il wrestler molto over tra il pubblico.
A mio modesto parere Shinsuke è una lottatore fenomenale, con uno stile personalissimo e meritevole di nota, capace come pochi, ultimamente, di attirare immediatamente le simpatie degli spettatori della federazione, che lo sostengono in ogni occasione. Le sue abilità al microfono possono e devono assolutamente migliorare, nonostante anche solo il suo ingresso, con la musica eccezionale che lo accompagna, è capace di creare un’atmosfera unica, in cui le parole sembrano quasi superflue.
Io, come molti altri, sono convinto che così come è stato in Giappone, anche qui, in WWE, il re farà la sua ascesa al trono, sterminando i suoi avversari e sostenendo la legge dello Strong Style.
Piccola curiosità in conclusione del nostro appuntamento: Shinsuke Nakamura ha anche disputato cinque match di MMA con un record di 3-1-1.
Anche per questa settimana è tutto e le storie di The Mirror giungono al termine. Il mio invito è, come sempre, quello di continuare a seguire i nostri piccoli tuffi nel passato delle carriere dei grandi wrestler di ieri e di oggi, con il prossimo appuntamento, fissato tra due settimane. Chi sarà il nuovo protagonista? Scopritelo sulle pagine di SpazioWrestling o lasciate un commento con scritto il nome di un lottatore di cui vorreste conoscere la storia!
A presto!
The Pancakes and Powerslams Podcast ha di recente intervistato il wrestler di Impact Sonjay Dutt, vi riportiamo qui di sotto gli interventi più interessanti. (Trascrizione a cura di Wrestlezone.com, traduzione di SpazioWrestling).
Dutt parla del ritorno a Impact Wrestling: “Sono stato sotto contratto per un totale di sei anni. Poi me ne sono andato e poi sono ritornato. Poi sono ritornato e me ne sono andato di nuovo. E ancora una volta sono ritornato. E in parte la colpa è mia. Non volevo firmare un contratto. In questo momento tutto sembra essere come dovrebbe essere, e nel bel mezzo di tutti questi inizi e questi stop con la compagnia, non ho mai perso di vista cosa volevo veramente. Essere wrestler è l’unico lavoro che ho mai avuto e continuo a vivere di questo senza essere vincolato da un contratto con qualcuno. Ho anche avuto alcune offerte dalla ROH, alcune dalla WWE. Questo dimostra che se davvero vuoi qualcosa, ci metti tutto te stesso per riuscirci.”
Sulla vittoria del titolo X Division di Low-Ki: “Quello è stato un progetto. C’è una ragione per tutto, e credo che tutti noi sappiamo che se vogliamo raccontare una storia, dobbiamo mettere in gioco i giusti personaggi. Sicuramente non è stata una coincidenza.”
Perché i fan dovrebbero riprendere a guardare Impact: “Negli ultimi anni ci sono stati dei problemi di gestione, mettiamola così, ma quel momento per la compagnia è finito. Questo è un nuovo inizio, questo nuovo programma è molto chiaro in confronto al vecchio. Ci focalizziamo sul pro-wrestling a 360° gradi. Forse prima no. Probabilmente hanno assunto degli esperti per alcuni aspetti, ma quando si tratta di arrivare al punto, al cuore, della questione, qui si parla di pro-wrestling. E il pro-wrestling devi conoscerlo. Non si tratta di fare film o di canzoni, non ha niente a che vedere con quello. Si tratta di entrare nel ring e sapere com’è un buon prodotto. Penso che lo show abbia fatto vedere negli ultimi tre mesi che le cose sono cambiate. Ci sono facce nuove, storie nuove, il modo di raccontarle è nuovo. Alla fine riguarda tutto le personalità e le storie.
Nel secondo episodio di The Triple Threat Podcast “The Franchise” Shane Douglas ha detto la sua riguardo il match previsto a Great Balls of Fire tra Brock Lesnar e Samoa Joe. In più si è espresso sulla ridicolezza del nome scelto dalla WWE.
Riguardo al nome del PPV: “Aspettate un attimo (ride). Non potete farmi una domanda del genere e dirmi ‘ah, comunque il PPV si chiama Great Balls of Fire (questo nome è un riferimento all’omonima canzone di Jerry Lee Lewis, presente come sottofondo nei promo del PPV). E’ il nome più merdoso che (Vince) abbia mai scelto per un pay-per-view. Fa schifo. Great Balls of Fire, e dopo che altro sceglierà? ‘Smoke Gets In Your Eyer’, ‘My Prayer’ (canzoni degli anni ’50/’60), ce ne sono ancora tante degli anni ’50. Perché non ‘Heartbreak Hotel’? (celeberrimo singolo di Elvis Presley) Sarebbe perfetto per il prossimo mese. Cavolo, Vince non ci sta più con la testa.”
Su Samoa Joe come main eventer nel PPV: “Sono sempre stato un fan sfegatato di Samoa Joe. Sembra che si stia rimettendo in forma ed è abbastanza credibile come avversario per Brock. Non so se i fan della WWE lo apprezzano già. Magari non quanto lo apprezzo io che conosco Samoa Joe, o voi che conoscete Samoa Joe, ma se così fosse allora potrebbero programmare dei continui match tra i due per i prossimi due o tre anni. Questo è da vedere. Non vedo Vince non farsi terra bruciata subito con un lottatore da un sacco di tempo e credo che con Samoa Joe non abbia ancora finita. Detto questo, conosco Samoa Joe dai tempi in cui lavoravamo in TNA e lo adoravo sul ring. Lo adoro ancora sul ring e mi piacerebbe vedere cosa vogliono lasciargli fare. La vera domanda è: come farà Brock Lesnar ad uscirne vittorioso? Per lui Samoa Joe è un degno avversario e, se fatto bene, possono farne uscire un sacco di soldi. Ma tutto dipende se faranno le cose nel modo giusto.
Se la WWE avrebbe dovuto aspettare Summerslam: “Avrebbero dovuto assolutamente gettare più benzina sul fuoco, il problema è che non hanno nient’altro da offrire. Cosa puoi mettere come incontro principale nel prossimo pay-per-view che si chiama Great Balls of Fire? Non riesco nemmeno a dire il nome senza ridere. Devono fare qualcosa, non succede spesso che una bella storyline inizi da un match, ma Joe potrebbe sicuramente riuscirci. Dipende se Brock sarà abbastanza desideroso di lavorare con lui. E poi il coinvolgimento di Paul Heryman sarà d’aiuto. Un ottimo portavoce, un’ottima mente, con cui si possono continuare ad innescare l’ottima storyline. Ribadisco che rimane comunque un’incognita. Spero che riescano nel loro intento. Joe e Brock potrebbero tirare su un palinsesto affascinante.”
PWInsider ha riportato che ChrisJericho, ora in tour con la sua band i Fozzy,è stato aggiunto alla lista delle superstar di Raw che prenderanno parte al prossimo tour internazionale della WWE. Lo show rosso farà tappa a Singapore il 28 giugno e a Tokyio il 30 giugno e il 1 luglio.
Ricordiamo che la sua ultima apparizione risale a maggio, quando è stato attaccato e messo fuori dai giochi da Kevin Owens.
Bruce Prichard (conosciuto anche come Brother Love e primo manager di The Undertaker) ha goduto di molta fama e successo in quanto membro della “cerchia ristretta” di Vince McMahon nella WWE. Durante il periodo trascorso con McMahon, Prichard faceva parte della divisione creativa, dei rapporti con i talenti e faceva regolari apparizioni. Il suo periodo in WWE gli ha fatto guadagnare molto, o almeno così dice lui mentre scava tra i ricordi durante i suoi podcast settimanali.
L’ex Brother Love ha anche recentemente parlato a Two Man Power Trip di diversi argomenti, compreso il suo ruolo a Impact Wrestling. Ma anche del suo rapporto con Vince McMahon e della fiducia che il Chairman gli ha dato per tutti quegli anni.
“Vi dirò quello che era solito dirmi, ovvero che ero la persona con cui era sempre più in disaccordo”, dice Prichard. “Il che è quasi divertente, perché le persone di solito pensano che se qualcuno rimane lì così a lungo allora è bravo a leccare culi. Io ho un punto di vista completamente diverso da quello di Vince riguardo agli affari e anche tante opinioni in comune, con gli anni abbiamo iniziato a pensarla allo stesso modo su alcune cose.”
“La maggior parte delle volte ero in disaccordo con lui. Glielo dicevo in faccia e spesso ce ne dicevamo di tutti i colori. Con gli anni ho imparato a destreggiarmi tra i vari argomenti ‘scottanti’. Pat Patterson mi diceva che avrei dovuto scegliere le parole che usavo un po’ meglio, ed è così che ho fatto mie le due parole più importanti del mio vocabolario, che sono: ‘e se…?’.”
“Perciò invece di dirgli che qualcosa mi faceva schifo o che la sua idea era tremenda anche solo a pensarla, provavo ad offrigli un’alternativa usando il ‘e se’. ‘E se lo facessimo in questo modo’ è molto più delicato di ‘questo fa schifo’. Non doveva mai immaginare qualche fosse il mio punto di vista su qualcosa, glielo dicevo senza peli sulla lingua, non gli ho mai indorato la pillola.”
Alicia Fox, sotto contratto con la WWE da tempo ormai e sotto le luci della ribalta su 205 Live assieme al peso leggero Noam Dar, non ha ancora mai avuto diritto al suo merchandise, nonostante, appunto, i tanti anni nella federazione.
E a quanto pare se ne è resa conto anche lei quando i fan le hanno chiesto dove poter comprare la sua maglietta e lei ha così risposto:
https://www.instagram.com/p/BVproR8n_R2/
“Ehi Universo WWE, mi dispiace non poter rispondere alla domanda ‘DOVE POSSIAMO COMPRARE UNA MAGLIETTA DI ALICIA FOX?!’ Stavo pensando che ANCHE IO VORREI UNA MAGLIA DI ALICIA FOX”
Forse gli addetti al merchandise della WWE leggeranno il suo post e la accontenteranno.
Venerdì sera Cody Rhodes ha raggiunto un traguardo importante sconfiggendo Christopher Daniels e vincendo il ROH World Championship. La ruota della fortuna ha girato dalla parte di Cody dal momento in cui la sua strada si è divisa da quella della WWE e la sua striscia positiva non sembra volersi fermare per il momento.
Quando ha lasciato la WWE in molti pensavano che era stata una scelta azzardata, ma Cody ha scommesso su se stesso ed è stato ripagato come si deve. Non solo è il nuovo campione mondiale ROH, ma è anche l’unico wrestler ad aver partecipato a WrestleMania, Bound For Glory, ROH Final Battle e NJPW Wrestle Kingdom nell’arco di un anno.
Questo è il primo titolo mondiale per Cody e molti sentivano che questa vittoria era nell’aria. Altre stelle del wrestling non hanno potuto che spendere parole di elogio per Cody e la sua vittoria, e qui di seguito potete leggere alcuni commenti:
“Sono molto contento per lui. Christopher Daniel è uno dei miei preferiti e Cody Rhodes è il futuro. So per certo che Dusty ne sarebbe stato molto fiero.”
Oggi compie gli anni, precisamente 28, Jessica “Jessie” McKay, conosciuta col ring name di “Everybody’s Favourite Girlfriend” Jessie McKay.
È un pilastro della PWWA Australia, dove è una ex 2 volte PWWA Champion, avendolo vinto per la seconda volta in un Fatal 4 Way contro Kellie Skater, Shazza McKenzie e Sway il 4 settembre 2009, ed è apparsa per diverse promotions indipendenti negli Stati Uniti, inclusa la SHIMMER Women Athletes, Ring of Honor, Combat Zone Wrestling e Chikara.
Attualmente, è sotto contratto con la World Wrestling Entertainment (WWE).
Bentornati con l’ennesimo numero di Inside Storyline, io sono Roberto Li Greci e finalmente possiamo analizzare due ottime puntate di Raw e Smackdown, che invertono decisamente il trand negativo delle ultime settimane. Ma partiamo immediatamente dallo show del lunedì notte:
L’annuncio che tutti attendevano è arrivato con Roman Reigns che si autoproclama, quasi da heel, prossimo primo sfidante al titolo Universale per quel di Summerslam. Partenza col botto. Tuttavia arriva Samoa Joe, che non è d’accordo con il Big Dog, ed i due vanno subito alle mani. Rissa che porta ad un fantastico match tra i due Samoani, che vede vincitore Joe poiché Reigns viene distratto dal ritorno, graditissimo, di Braun Strowman, il quale poi attacca il Mastino e sancisce un match con l’Ambulanza per quel di Great Balls of Fire. Tutto bellissimo, gestione quasi da 8.
Interessante sviluppo anche per l’alloro Intercontinentale, con Maryse che abbandona ancora una volta The Miz, che però stavolta trova aiuto in Bo Dallas e Curtis Axel che attaccano Dean Ambrose. Con Elias Samson che entra in faida con Finn Balor, ora il Lunatic Fringe deve guardarsi da ben tre avversari. Sufficienza generale. Sul fronte tag team, ci ritroviamo le vittorie del Team Extreme sul Club e dei campioni di coppia Cesaro e Sheamus su Titus O’Neil e Apollo Crews. Niente ancora deciso per il prossimo PPV, ma la qualità dei match ci fa rimanere fiduciosi.
Sufficiente, ma confusionaria la situazione del titolo femminile di Raw, con la rientrante Bayley che partecipa alla rissa tra tutte le altre divas del roster rosso, ovvero Sasha Banks, Nia Jax, Mickie James, Dana Brooke, Emma e la campionessa Alexa Bliss. Una Battle Royal per decretare la prima sfidante sarebbe l’ideale, quindi una buona sufficienza da cui ripartire. Titus O’Neil invece pompa al massimo Akira Tozawa, il quale batte TJP e sogna di poter sfidare Neville. L’Inglese si mostra riluttante e rientra tra l’indifferenza generale. Brutta pecca questa storyline, con il campione che ci ha regalato momenti migliori.
Seth Rollins invece attacca a sorpresa Bray Wyatt durante la sua entrata, dopo un doppio promo molto ben eseguito. Ma il colpo di scena più grande lo regala Big Cass, il quale ammette di essere stato lui ad aver attaccato Enzo Amore effettuando così un turn-heel molto impattante emotivamente. Punto in più per la presenza, seppur fugace, dei Revival sul ring con Kurt Angle. Tutto molto positivo per una puntata di Raw mai noiosa, sempre con nuove dinamiche e che getta delle interessantissime basi per Great Balls of Fire. Voto generale che oscilla tra 7 e 8. Anche Smackdown si mantiene su buoni livelli, e partiamo subito con l’analisi:
Decisione storica di Daniel Bryan che sottrae la valigetta a Carmella ed annuncia che per la prossima puntata dello show blu, assisteremo ad un altro Money In The Bank Ladder Match tra le stesse divas dell’omonimo PPV. Hype a mille per una puntata di Smackdown che sarà sensazionale.
Grosso feud in vista per il titolo degli Stati Uniti, con Kevin Owens che nega ad AJ Styles di accettare la sua Open Challange, con delle scuse banali ma simpatiche; il tutto porta alla comparsa sul ring di Chad Gable, che ci regala un match fantastico, uscendone però sconfitto. Il Prizefighter infatti vince in maniera sporca, ma tutto lascia presagire a delle interazioni con il Fenomenale. Inizio di Storyline molto positivo.
Situazione di stallo per la sezione tag team, con Big E che sconfigge Jimmy Uso, in una faida tra coppie che comunque lascia ben sperare. Dubbi invece per la conferma di Lana come sfidante al titolo di Naomi, con la bella bionda che ci appare ancora legnosa nei movimenti, ma, se conosciamo bene la WWE, le sue possibilità di vittoria del titolo femminile sono molto alte. Tuttavia rimane una situazione di stallo per via della questione intorno la valigetta.
Randy Orton sembra ancora voglioso di rivalsa contro Jinder Mahal, e l’unica soluzione per porre fine al loro feud, sembra quella di applicare una stipulazione speciale a Battleground, probabilmente un Punjabi Prison. Storyline che spiazza un po’ tutti, poiché era lecito pensare ad uno scontro tra il Maharaja e John Cena, nel più classico degli scontri tra l’eroe Americano e l’invasore straniero che tanto piace agli spettatori a stelle e strisce. Tuttavia siamo curiosi ora di sapere quale gestione avrà ora il leader della Cenation. Inoltre rimane l’incognita Baron Corbin che con la sua valigetta architetta l’incasso.
Nota negativa, l’esclusione dai giri titolati di Shinsuke Nakamura e Dolph Ziggler, ma siamo molto impazienti per la prossima puntata dello show blu, che avrà l’arduo compito di navigare sull’onda positiva di quest’ultima puntata. Io sono Roberto Li Greci, e vi do appuntamento alla settimana prossima.
Dopo il clamoroso turn-heel di Big Cass ai danni del suo oramai ex tag team partner, il WWE Universe si domanda quale saranno i piani per Big Cass.
Secondo Dave Meltzer, infatti, a Great Balls of Fire si dovrebbe vedere la fine della faida tra Amore e Cass. La WWE non ha infatti nessun piano a lungo termine per tenere impegnati Enzo e Cass insieme negli show settimanali.
Una volta estinto il feud in casa, inoltre, Big Cass è già previsto in un feud col gigantesco Big Show, il quale è stato anch’esso protagonista suo malgrado della storyline che vedeva Enzo essere aggredito settimana dopo settimana a Raw.
Lo scontro finale con Show dovrebbe avvenire nel Big Four estivo della WWE, ovvero Summerslam e dovrebe aiutare Cass a crescere in singolo per arrvare sempre più vicino alla parte alta della card WWE, come da desiderio del patron della federazione Vince McMahon.
Come visto durante l’ultimo PPV esclusivo del roster di Smackdown, Money in the Bank, ha fatto il suo debutto per la prima volta in WWE la coppia formata da Maria Kanellis e dal marito Mike Bennett.
Per la Kanellis ovviamente è un ritorno alle origini, in quanto la sua carriera nel mondo del wrestling è partita proprio da Stamford.
Per suo marito, l’ex campione mondiale di coppia della ROH Mike Bennett, è la prima esperienza alla corte dei McMahon, i quali a quanto pare non puntano su di lui più di tanto però.
Durante MITB infatti, i due sono stati presentati come “Mike e Maria Kanellis” e non come “Mike e Maria Bennett”, nomi con i quali erano conosciuti nel mondo indies.
La spiegazione di tale situazione è che la dirigenza WWE avrebbe assunto i due atleti per l’apporto della rossa, la quale ha voluto a tutti i costi portare anche il marito in WWE, altrimenti non avrebbe mai firmato.
Inoltre la Kanellis non lotterà in nessun match per la federazione, perché avrebbe firmato un contratto da valletta e non da wrestler, così da potersi dedicare esclusivamente ai promo al microfono, agli angle di backstage e all’essere manager del marito a bordo-ring. Mentre il debutto in-ring del marito Mike, comunque, non è previsto prima del prossimo ppv esclusivo di Smackdown, ovvero Battleground, nel prossimo Luglio.
L’ex Frontier Martial-Arts Wrestling e Big Japan Pro Wrestling Mr. Pogo si è spento a 66 anni, in seguito ad un infezione cerebrale dopo aver ricevuto un operazione chirurgica in Giappone.
Inizialmente combatteva in Giappone, a inizio anni ’70, poi ha lavorato in Canada e Stati Uniti prima di tornare nel suo paese natale. I Deathmatches diventarono la sua specialità e molti fan lo ricorderanno con la falce nella mano, mentre affrontava Atushia Onita in un feud. Mr Pogo ha anche affrontato alcuni dei migliori al mondo come Ric Flair, Harley Race e Terry Funk. Nel 1996 si è rotto il collo durante un match contro Terry Funk, dopo di che ha tentato di tornare ma si è dovuto ritirare definitivamente.
Stando a Cageside Seats pare che in questa edizione del celebre videogame di wrestling firmato 2K, ci sia la possibilità di usare Kurt Angle, una sorpresa che sicuramente molti fan della disciplina apprezzeranno.
Molto probabilmente l’Olympic Hero sarà disponibile tramite pre-ordinazione del gioco stesso come è successo gli scorsi anni con Goldberg, Ultimate Warrior e Sting.
Durante l’ultima edizione del suo podcast, l’ex wwe Ryback ha rivelato che voleva avere un feud con Triple H, e che la WWE stava preparando un angle tra i due.
Ha parlato del feud mai avuto con Dolph Ziggler:
“Dolph vuole disperatamente che parli di lui nel mio podcast, vuole presentarsi qui e avere un angle con me. Ci abbiamo sempre scherzato su. Gli procurai una cintura con scritto “Little Guy”. Pensavamo che saremmo stati un ottimo team. Il “Little Guy” e il “Big Guy”, anche se alla fine non è un piccolo uomo. Lui è fenomenale. Pensavamo sempre che avremmo potuto avere un futuro come team, magari anche senza regno titolato, in cui magari ero io a tradirlo ad un certo punto. Creavamo continuamente degli stupidi scenari, Lui mi piace così tanto. Sarà felice che abbia detto queste cose nel mio podcast. Quindi, se qualcuno proverà a dire ca**ate, gli basterà consultare gli archivi e capire che non lo odiavo.”
Sull’angle mai avuto con Triple H:
“Avevo un patto con Triple H. Non l’ho mai detto? C’era un periodo in cui sembrava che volessero creare qualcosa tra noi due, esattamente dopo un tour in Inghilterra in cui affrontai Kane. Mi sono rotto le dita per combattere contro Kane. Stavamo combattendo, quando le nostre mani si sono colpite e le mie dita si sono piegate. Forse era un Main Event di Smackdown. Dopo, ebbero l’idea di creare qualcosa tra me e Hunter, e per qualche settimana proposero diversi possibili scenari, ma poi non se ne fece nulla. Poi lui mi venne vicino e mi disse “Non dovevamo lavorare insieme, voglio che tu lo sappia”, e io gli dissi semplicemente “Ah, okay”. Non sono nel team creativo, non so perchè, ho semplicemente fatto quello che mi hanno detto. Stranamente vogliono sempre spiegare le cose, ma non lo fanno mai.”
Debutta oggi su Netflix, “Glow” una nuova serie incentrata sul mondo del wrestling. La serie racconta le vite personali e professionali di un gruppo di donne che si esibiscono per un’organizzazione di wrestling a Los Angeles. Ecco il trailer ufficiale:
L’anno scorso Cody Rhodes ha deciso di chiudere i rapporti con la WWE, per la quale lavorava da circa dieci anni, per girare il mondo. Cody ha lavorato duramente per dimostrare quanto vale, e tutto ciò lo ha portato a competere per il ROH Word Championship questo weekend.
Nonostante stia facendo un lavoro egregio in questa compagnia, molti fans vorrebbero rivederlo in WWE. Cody ha recentemente parlato con Chanel Guide Magazine e ha affermato che nonostante ami la WWE, non ci sono ragioni che lo convincerebbero a tornare.
“Non voglio sembrare negativo ma in questo momento faccio parte della storia di questa nuova era e del nuovo boom. Cosa che in WWE non mi è successa. Quindi attualmente non c’è alcun incentivo per me di tornare a WWE. Sto facendo più soldi di prima, sto partecipando a match incredibile, e anche se amo la WWE, non ha senso tornare. Ci sono diverse cose che vorrei fare, come il Dusty tag team tournament, ma non credo di esser pronto per andarmene da qua.”
L’ex Women’s Champion Charlotte, intervistata da ESPN, ha parlato del successo ottenuto da Jinder Mahal:
“Conoscendo Jinder dal backstage, non poteva essere più eccitante per me vederlo avere tutto questo successo. Sembra una star, lavora tantissimo. Ovviamente Randy sarà ricordato come uno dei migliori nella storia. Per questo, credo che debba essere eccitante sapere che c’è tutto questo interesse attorno ai loro match. C’era anche il fatto che ci fossero molte leggende lì, e che Jinder fosse al centro dell’attenzione insieme a Randy, ed era incredibile. Randy è stato in questa posizione molte volte, per lui è un’altra passeggiata, mentre per Jinder e la prima, e sono semplicemente emozionata per lui.”