martedì 19 Novembre 2024
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L’Intervista: Parla Simone Altrocchi
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Bentornati ancora una volta all’ennesimo appuntamento con questa rubrica, che avrà come ospite un grandissimo amante della nostra disciplina preferita. Stiamo infatti parlando dello Youtuber e speaker radiofonico, Simone Altrocchi, che si è offerto per rispondere alle nostre domande:

1) Come è nata la tua passione per il wrestling?

Ero davvero, davvero piccolo, il 2000, per la precisione: Italia 1 trasmetteva la WCW con il commento di Dan Peterson. Vista l’età non comprendevo appieno ciò che stavo guardando, ma ne ero affascinato. Poi i diritti passarono a Stream e smisi di guardare, fino al 2002, quando su Italia 1 debuttò Velocity, ancora una volta con la voce di quello strambo telecronista americano. Inizialmente non sapevo fosse uno show di Wrestling: era un sabato mattina, e ricordo che i miei genitori accesero la TV e io mi misi sul divano: essendo appassionato di automobili e Formula 1 (e ancora tutt’oggi lo sono), rimasi affascinato dalla sigla, che mostrava un pilota di Dragster alla guida del suo bolide. Poi i fuochi d’artificio e l’annuncio del primo match: da allora, non ho mai smesso di guardare questo unico sport-spettacolo.

2) Come hai deciso di diventare uno YouTuber che si occupare del wrestling?

Ho lavorato in radio per tanto tempo, dall’età di 14 anni: a volte per niente, raramente per qualcosa, ma sempre con tanta passione. Un giorno, casualmente, mi venne l’idea di commentare un match valido per il titolo WWE tra Sheamus e Roman Reigns, per poi metterlo su YouTube: fece 20.000 visualizzazioni in due giorni. Poi mi venne la fenomenale e folle idea di commentare ogni settimana su YouTube, gli highlights di Raw e Smackdown, di comprarmi una videocamera e iniziare a portare format miei sul Wrestling: continuai così per 6 mesi, e lasciai pure la radio, dove al tempo avevo un programma in una radio locale dove dovevo mettere musica da ballo, quando in realtà volevo mettere i Metallica. Poi, appunto dopo 6 mesi e aver raccolto qualche milione di visualizzazioni, la WWE e Sky Italia decisero (giustamente) di togliere tutti i video delle mie Telecronache dal mio canale, lasciando però i miei format e video sul Wrestling. Da Stamford mi dissero, che “ero in conflitto con le trasmissioni TV”. Avevano assolutamente ragione, ed ero davvero triste in merito, pur sapendo sin dall’inizio la questione: anche se, la NBA, per esempio, è molto più permissiva e lascia agli YouTuber la possibilità di usare highlights e filmati delle partite.
Da una parte però ero stupefatto nel pensare che un ragazzo di 20 anni, con 8 mega di upload e un microfono, era entrato in conflitto con delle trasmissioni televisive nazionali. Ripensandoci oggi, mi viene da sorridere.
Comunque continuai a portare format e rubriche nuove, rispettando le direttive di Stamford, ed ora eccomi qui: sono davvero onorato di avere il piccolo grande seguito che ho, e ho scoperto che c’è ancora tanta gente che ama questa disciplina in Italia, qualcosa di fantastico!

3) Chi sono i tuoi atleti preferiti? E quale Match ti ha emozionato di più?

Di preferiti ne ho tanti, prevalentemente coloro che hanno grandi capacità al microfono: Austin, The Rock, CM Punk, Chris Jericho, Eddie Guerrero. Allo stesso modo tanti match mi hanno emozionato, ma uno in particolare mi è rimasto nel cuore, perché simbolo della mia infanzia: il match tra Eddie Guerrero e Brock Lesnar di No Way Out 2004. Ricordo come aspettai più di un anno per vederlo, perché non avevo internet e nemmeno un abbonamento Sky: dovetti aspettare le uscite settimanali della Gazzetta Dello Sport, una collezione in DVD uscita un anno dopo. Pensate a come ci rimasi quando scoprii che nel DVD allegato Lesnar – Guerrero era stato tagliato perché troppo lungo.

 

4) Se avessi la possibilità, quale grande Match del passato vorresti commentare live?

Oltre ovviamente al sopracitato Guerrero – Lesnar, mi piacerebbe tornare nell’Era Attitude, nel 1998, quando in Italia il Wrestling non veniva trasmesso, salvo in rari casi e situazioni. Uno dei match passati ai quali vorrei dare voce, anche perché nessuno in Italia l’ha mai fatto, credo, è l’Hell in A Cell tra Mankind e The Undertaker di King Of The Ring 1998.
Probabilmente alla fine le corde vocali sarebbero state totalmente distrutte, ma ne sarebbe valsa la pena.
Inoltre, il Triple Threat Match tra Triple H, Eddie Guerrero e Chris Benoit di Wrestlemania XX, un altro di quei match che, nonostante quello che è poi successo al vincitore, è la perfetta descrizione della mia infanzia.

5) Qual è il tuo dream Match?

Ce ne sono tanti, possibili e impossibili: tra i possibili, ovviamente allo 0,001%, c’è CM Punk contro Stone Cold Steve Austin. Nel 2011 si rumoreggiava fosse addirittura in programma, dopo anche un’intervista tra i due per promuovere il videogioco WWE 12: era palesemente la stessa operazione fatta più recentemente per Goldberg vs. Lesnar. Poi non se ne fece più niente, ma fosse accaduto, sarebbe stato un qualcosa di epico.
Inoltre, Eddie Guerrero vs. Aj Styles, Edge vs. Aj Styles, CM Punk contro AJ Styles.. insomma, tutte le leggende del Mondo contro AJ Styles.

6) Se potessi inventare una nuova tipologia di Match, quale sarebbe?

Questa è tosta, perché non voglio diventare il Vince Russo della situazione e sfoderare perle come il Triple Cage Match, il Viagra on a Pole e David Arquette campione del Mondo.
Però, in questi casi, penso che la semplicità sia la cosa migliore: immagino di fondere due tipologie di match in una: ricordo come, a King Of The Ring 1998, dopo l’Hell in A Cell tra Undertaker e Mankind, il Main Event era un Kane vs. Stone Cold in un First Blood Match. A metà incontro, la Cella Infernale venne calata, trasformando l’incontro in un First Blood Hell in A Cell.
Ora, immaginate un Last Man Standing dentro l’Hell in a Cell, o un Ironman Match dove valgono solo le sottomissioni, oppure un 2 out of 3 falls all’interno di una gabbia, dove la prima caduta deve essere ottenuta per schienamento o sottomissione, e la seconda tramite uscita dalla Steel Cage.
Cose del genere insomma, sperando che Vince Russo non stia leggendo questo articolo.

Un saluto a tutti voi di Spazio Wrestling e Viva il Wrestling!

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