venerdì, Aprile 26, 2024
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A SPASSO NEL TEMPO 6: Roman Reigns, Junkyard Dog, Show must go on!

Nelle ultime settimane il mondo del professional wrestling mondiale ha subito lo shock della perdita, momentanea, si spera, dell’allora WWE Universal Champion, Roman Reigns.

Possiamo star qui a discutere ore ed ore, in base a gusti personali ed opinabili, sulle qualità di Roman, sul fatto che possa piacere o meno,ma davanti al dramma del comeback della leucemia, ci siamo tutti stretti attorno a lui, come una grande unica famiglia.

La sua, inutile parlarne, Afa, Sika, Haku, The Rock, Yokozuna, Usos, Rikishi, la Samoan Dynasty che continua a sfornare talenti, subisce ripetutamente duri colpi e perdite, ma va avanti, show must go on.

Gli stop nel wrestling sono frequenti: dove non arriva il male, inteso come malattie, succedono altri imprevisti.

È il caso del nostro protagonista odierno, non “The Big Dog”, ma un altro tipo di cane, non meno importante.

Sylvester Ritter, All American in North Carolina, prometteva una lucente carriera nel football americano, finché infortuni alle ginocchia ed alla schiena non gliela preclusero.

Non si perse d’animo e cominciò ad allenarsi per diventare un professional wrestler.

Nel 1977 debuttò in Tennesse per un promoter poco “conosciuto”, tale Jerry Jarrett, padre di Jeff. Conoscete?

Dopo un breve tour europeo approdò in Canada nella Stu Hart Stampede Wrestling, dove sotto il nome di ” Big Daddy” Ritter vinse il North American Heavyweight Title, feudando con i top del territorio, tra cui un giovane Jake Roberts, ancora privo del nomignolo “The Snake”.

Il grande successo per lui, però, arrivo’ una volta tornato negli States, nella Mid South Wrestling, sotto il nome di Junkyard Dog.

Ben presto diventò la stella della promotion e del territorio grazie al suo stile duro ed al suo coraggio senza pari che lo porto’ a battagliare con nomi del calibro di “Hacksaw” Jim Duggan, Butch Reed, Tully Blanchard, One Man Gang, ma la rivalità più intensa fu sicuramente con i Faboulous Freebirds. A quel tempo Dog deteneva il titolo dei pesi massimi sia del Mississipi che della Louisiana, ma non aveva fatto i conti con la bastardaggine di Terry “Bam Bam Gordy” e Michael P.S. Hayes. Così sporchi e scorretti da gettargli della polvere abrasiva negli occhi e causargli una momentanea cecità.

Uno come Junkyard Dog non si sarebbe fermato davanti a nulla.

Decise quindi di sfidare i suoi nemici a suon di Blind Dog Collar Match, il più celebre in una steel Cage vs Hayes, per la NWA.

I Fabulous Freebirds

Dopo essersi fatto valere in tutto il Mid South, finalmente approdò in WWF, nel 1984. Sulle note di Another One Bites To Dust, corpulento ma veloce, duro, indomabile, dimostrò subito di non essere chiacchiere e distintivo, entrando nel cuore dei fan, secondo solo al suo amico Hulk Hogan.

La sua THUMP Powerslam, manovra risolutiva, era così potente che i suoi avversari rimbalzavano sul quadrato dopo averla subita, ma la sua durezza terminava non appena finiva il match. Ogni volta, dopo una sua vittoria, era solito infatti scegliere un piccolo fan e farlo danzare con lui sul ring.

Sebbene non conquistò mai un titolo nella federazione, fu un grande contendente sia per l’alloro mondiale che per quello intercontinentale. Il suo feud più importante sicuramente con un altro grandissimo, ” King” Harley Race. La parole fine venne scritta dal Re quando sconfisse Dog A Wrestlemania III. Il nostro cane però, imprevedibile com’era, nel post match colpì Race con una sedia per impadronirsi ed andarsene agghindato con mantello, ma non corona, guardate qui:

 

Dopo Summerslam 1988 lasciò la federazione per approdare in NWA e confrontare Ric Flair per il titolo massimo e nel 1990  approdo’ poi  in WCW.  Fa gruppo con Sting, Lex Luger, Steiner Brothers, rivaleggiando con i Four Horsemen, in tutta la nazione. Il suo percorso si sposto’ poi nelle indy americane, spaziando nei vari territori. Nel 1998 la ECW gli riconobbe l’onoreficenza di hardcore legend, ma poche settimane dopo purtroppo ci lasciò in un incidente stradale, mentre tornava a casa dopo aver assistito alla festa del diploma della figlia.  Aveva 45 anni.

Junkyard Dog è stato un grandissimo del wrestling, riconosciuto da tutti come una persona eccellente e un grande professionista. Nel 2004 la WWE l’ha inserito nella Hall of fame ed è stata proprio sua figlia, LaToya Ritter, a ricevere il premio.

Qui un tributo del 2015:

Oggi Reigns è l’emblema della sfortuna, prima Dog e tanti altri: “Macho Man” Randy Savage, Eddie Guerrero, Mike Awesome, Test, Roddy Piper, Umaga, Ultimate Warrior, ben più sfortunati.

Malattie, drammi, morti, ma il wrestling non si ferma mai.

Show must go on, cantavano i Queen e aggiungo io forza Roman, guarisci presto!

Appuntamento a dicembre.

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